Cosa fare se vostro figlio si sveglia di notte

Cosa fare se vostro figlio si sveglia di notte
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 20 gennaio, 2023

“Mio figlio si sveglia di notte”, è una cosa che le madri dicono spesso. Difatti, occhiaia più occhiaia meno, il sonno del neonato condiziona tutta la famiglia. Il nuovo membro della casa porta con sé grandi cambiamenti, ma anche tante sfide per i genitori. Per questo, vedremo insieme una serie di “trucchi” da utilizzare se vostro figlio si sveglia di notte.

Tutti i neonati e i bambini piccoli si svegliano con una certa frequenza per soddisfare le loro necessità in piena notte. Per questo, bisogna che vi rendiate conto che è assolutamente normale. Il problema principale è che, dopo che si sono svegliati, ci vuole molto tempo per farli riaddormentare.

Capita che i bambini si alzino ogni volta che terminano un ciclo di sonno. Succede almeno tra le cinque e le sette volte a notte. Ciò che complica la situazione è che, spesso, faticano a riprendere sonno o non si riaddormentano affatto.

Quindi, cosa potete fare se vostro figlio si sveglia di notte? Prestate attenzione a ciò che segue. In questo articolo di Siamo Mamme, vi diamo qualche consiglio per risolvere questo problema tanto comune. Vedrete che è molto più semplice di quanto crediate.

Quelli che dicono che dormono insieme al neonato… probabilmente, non ne hanno uno in casa.

-Anonimo-

Trucchi da usare quando vostro figlio si sveglia di notte

Come far riaddormentare un neonato

Se vostro figlio si sveglia di notte, controllate il pannolino, la temperatura corporea, gli date il seno, cantate una ninna nanna, lo coccolate e fate tutto quello che potete per farlo riaddormentare. Tuttavia, non ci riuscite mai. Vi sentite frustrate, non capite dove sbagliate e arrivate perfino a considerarvi delle cattive madri.

Vi sbagliate di grosso. In generale, il fatto che si svegli e si rifiuti di riposare ha a che fare con il fatto che non riconosce l’ambiente in cui si è addormentato. Le circostanze sono cambiate in un batter d’occhio.

Ad esempio, se il piccolo si è addormentato mentre prendeva il latte, avrà bisogno di farlo anche quando si sveglia. Se la luce era accesa e la trova spenta, si spaventa. Pur essendo piccoli dettagli, fanno la differenza.

A parte questo, esistono altri trucchi per far riaddormentare il neonato, anche quando sembra impossibile. Tenete in considerazione che la condizione più favorevole al sonno è la sensazione di sicurezza.

Per questa ragione, durante il giorno è molto importante occuparsi di lui quando piange e farlo sentire amato attraverso carezze, coccole e baci. Allo stesso modo, quando è necessario sviluppare le abitudini del sonno, sono fondamentali racconti, canzoni e il contatto visivo con il piccolo.

Come introdurre una routine del sonno

I neonati fanno fatica a riaddormentarsi

Per caso, vostro figlio si sveglia di notte e non ha ancora acquisito delle abitudini regolari? Se non avete trovato il modo per farlo riaddormentare, questo è il momento giusto per tentare. Innanzitutto, vi diciamo che potete avvalervi di qualche oggetto di transizione o consolatorio, in modo da ottenere risultati ancora migliori. Un orsetto o una copertina che gli trasmetta sicurezza quando la mamma non è accanto a lui.

Il secondo suggerimento che vi diamo consiste nell’associare il sonno ad un momento piacevole. Devono farlo sia adulti che bambini. È parte della nostra vita quotidiana e delle nostre abitudini. Per riuscire in questa impresa, bisogna avvalersi di elementi esterni che il bambino associ all’ora del riposo.

Effettuate un vero e proprio rituale prima di andare a letto. Il più comune e anche il più efficace è costituito da: bagno, racconto e culla. Per quanto semplice possa sembrare, dona sicurezza al bambino. È la cosa più importante quando si tratta di conciliare il sonno. Inoltre, rafforza ancora di più il legame tra genitori e figli.

Nel caso in cui il piccolo tardi ad addormentarsi, restategli vicino e parlategli in tono calmo e rilassato, in modo che si tranquillizzi. È di vitale importanza che si calmi senza uscire dalla culla. Così, il messaggio che riceve è “posso stare con mamma, ma devo addormentarmi da solo”.

Non dimenticate mai che il pianto non ha sempre a che fare con bisogni affettivi ed emotivi. A volte, i bambini piangono perché si sentono male. Magari, al piccolo fa male qualcosa. Ad esempio, le coliche sono un disturbo comune. Per questo, seguite il vostro cuore e abbiate fiducia nel vostro intuito.

Per quanto i figli siano adorabili, non c’è mamma che non voglia metterli a dormire.

-Anonimo-


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