È possibile concepire durante l'allattamento?

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È possibile concepire durante l'allattamento?

Ultimo aggiornamento: 14 agosto, 2018

Sono molte le donne che hanno questo dubbio. La maggior parte pensa che non sia possibile concepire durante l’allattamento, a causa dell’assenza di mestruazioni durante questi mesi. Accade molto spesso, quindi, che, confidando in questo fatto, molte donne rimangano incinte senza averlo programmato.

La realtà è che, anche se si tratta di una possibilità remota, è possibile concepire durante l’allattamentoL’allattamento può rappresentare un metodo contraccettivo, ma le condizioni che lo rendono davvero efficace sono molte e si verificano difficilmente.

Nelle righe che seguono, esamineremo alcuni argomenti che ci consentiranno di comprendere meglio la fertilità delle donne durante questo periodo ed evitare così una gravidanza indesiderata.

Che cosa accade nel corpo di una donna durante l’allattamento?

Quando una donna è appena diventata madre, generalmente ha bisogno di un periodo compreso tra i 3 e gli 8 mesi per tornare ad avere le mestruazioni in maniera regolare. La causa che rende necessario questo tempo è principalmente dovuta all’allattamento. Questo aspetto è ancora più evidente quando il neonato si alimenta esclusivamente di latte materno.

Anche se è possibile concepire durante l'allattamento, si può usare quest'ultimo come metodo contraccettivo, rispettando alcune condizioni

In che modo, però, l’allattamento influisce sul ciclo mestruale della donna? Esiste un rapporto diretto tra la suzione da parte del bebè e l’assenza di ovulazione. Il motivo risiede nei cambiamenti ormonali prodotti da questa suzione, che evitano che si produca l’ovulazione.

Senza ovulazione, non ci sono mestruazioni né possibilità di gravidanza. Normalmente, poco a poco, il corpo della donna torna alla normalità, le mestruazioni si regolarizzano e, con loro, ricompare la possibilità di concepire. Tuttavia, nonostante questa certezza medica, il processo è complesso e diverso per ogni donna.

Alcune donne possono iniziare a ovulare prima di tornare ad avere il ciclo. Ciò significa che possono tornare a ovulare in qualunque momento ed esserne inconsapevoli. In questo caso, il rischio di concepire durante l’allattamento sarà molto alto.

È possibile concepire durante l’allattamento. Ciononostante, ogni donna è diversa dalle altre.

L’allattamento come metodo contraccettivo

L’effetto anticoncezionale dell’allattamento è stato chiamato MELA: Metodo dell’Allattamento e dell’Amenorrea. Anche se ha un’efficacia del 99%, ci sono alcuni requisiti che devono essere soddisfatti rigorosamente.

Il primo di questi consiste nel fatto che la donna non abbia ancora avuto il suo periodo e che siano trascorsi meno di sei mesi dal parto. È necessario anche che il neonato si alimenti solo di latte materno, e che lo faccia spesso, durante il giorno e la notte. Il tempo trascorso tra una poppata e l’altra non deve superare le quattro ore durante il giorno e le sei ore durante la notte.

Inoltre, non bisogna utilizzare latte artificiale per l’alimentazione del bebè, né integrarla con qualunque alimento solido. Anche estrarre il latte invece di allattare direttamente ridurrà l’efficacia di questo metodo.

Se tutte queste condizioni sono soddisfatte alla lettera, sarà molto poco probabile che una donna possa concepire durante l’allattamento. Tuttavia, se qualcuna di esse non viene osservata al cento per cento, il rischio di una gravidanza indesiderata aumenta considerevolmente.

concepire durante l'allattamento

Sì, è possibile concepire durante l’allattamento

Anche se l’allattamento può essere utilizzato come metodo contraccettivo, le condizioni per il quale si tratti di un sistema sicuro sono molte e non sempre facili da soddisfare. Sì, una donna può concepire durante l’allattamento: di conseguenza, se la coppia non desidera questa gravidanza, si raccomanda che ricorra ad altri metodi anticoncezionali.

È necessario che la coppia si rivolga a un ginecologo che possa consigliarla sulla scelta migliore da effettuare. La scelta del metodo più adatto dipenderà da molti fattori, come la situazione personale di ogni donna e il particolare periodo che sta attraversando.

Il preservativo è, indubbiamente, l’opzione migliore. Non esercita alcun effetto sugli ormoni della madre e, di conseguenza, non interferisce con la nutrizione del bebè. Tuttavia, se non si desidera usare questo sistema anticoncezionale, esistono anche altre possibilità

Anche la mini-pillola rappresenta un’alternativa eccellente. Assomiglia molto alla classica pillola anticoncezionale, ma non contiene estrogeni. Per questa ragione è possibile assumerla durante il periodo dell’allattamento, perché non ha effetto sull’alimentazione del neonato.

Un’altra possibilità molto sicura per quanto riguarda l’efficacia e del tutto inoffensiva per il bebè è rappresentata dalla spirale intrauterina o IUD. I medici, però, non ne raccomandano l’impiego fino a sei settimane dopo il parto. Una buona scelta potrebbe consistere nel combinare questo dispositivo, dopo che è trascorso questo periodo di tempo, con l’uso del preservativo durante le prime settimane.


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