Come aiutare vostro figlio a gestire i pensieri negativi

Insegnare ai vostri figli a gestire i pensieri negativi è cruciale per farli crescere come individui equilibrati, che hanno fiducia in se stessi e rispettano gli altri.
Come aiutare vostro figlio a gestire i pensieri negativi
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Scritto Okairy

Ultimo aggiornamento: 21 dicembre, 2022

Il modo in cui i bambini pensano influisce su come si sentono e si comportano. I pensieri negativi possono danneggiare l’autostima dei bambini, interferire con le relazioni sociali e far sì che si diano per vinti ancor prima di raggiungere l’obiettivo. Per questo imparare a gestire i pensieri negativi è cruciale per la loro crescita.

A volte, il pensiero negativo si trasforma in una profezia che si auto-avvera. Per esempio, un bambino che pensa cose come: “Gli altri bimbi mi odiano” può finire evitando tutti i contatti con gli altri bambini. E questo lo porterà a essere una persona solitaria.

Perché è importante aiutare vostro figlio a gestire i pensieri negativi?

Sembra irreale, eppure alcuni pensieri negativi portano allo sviluppo di problemi di comportamento. Mostrare rabbia, un insolito caratteraccio o un’estrema rivalità con il fratello sono solo alcuni dei problemi che derivano dai pensieri negativi. 

bambino incubatrice

Senza dubbio, con un po’ di pratica, i bimbi possono imparare a riconoscere e cambiare le abitudini negative. Ricordatevi che è sempre molto importante ricordare ai bambini che con il loro comportamento stanno allontanando le persone intorno a loro.

Esempi di pensieri negativi

Esistono vari tipi di abitudini negative e diverse reazioni a queste: alcuni bimbi diventano tristi, altri capricciosi.

Ecco alcuni esempi dei principali tipi di pensieri negativi e come influiscono sul comportamento del bambino:

  • Generalizzare una situazione specifica: un bambino vede che a suo fratello è permesso giocare e pensa “Lui ottiene sempre ciò che vuole ed io no”
  • Sottovalutare le sue capacità: quando, mentre fate i compiti, dite al vostro bimbo che la risposta è sbagliata, lui si innervosisce, strappa il foglio e pensa “Non riesco mai a fare qualcosa di giusto, sbaglio sempre tutto”
  • Esagerare la realtà di una situazione: un bambino che sbaglia 2 risposte su 10 all’esame di matematica pensa: “Sono negato in matematica” e si rifiuta di fare i compiti.

Aiutatelo a porre fine alla negatività

Se sentite vostro figlio dire cose negative a voce alta o osservate un comportamento che suggerisce che sta pensando negativamente, è importante affrontare il tema. Gestire i pensieri negativi è indispensabile per una crescita equilibrata di ogni individuo.

Valorizzate i sentimenti di vostro figlio. Quando il bambino piange, mostrate empatia e fategli capire che state cercando di comprendere come si sente, anche se a voi la sua reazione può sembrare esagerata.

Una volta che i bambini si sentiranno valorizzati, cominceranno a gestire i pensieri negativi e le emozioni scomode in maniera più sana.

Fategli capire che i suoi pensieri possono essere sbagliati

Per aiutare vostro figlio ad arrivare alle proprie conclusioni, fategli domande che lo aiutino a capire che i suoi pensieri a volte non sono giusti. Aiutatelo a identificare le eccezioni alla regola perché possa vedere che il suo pensiero non è sempre corretto.

Vostro figlio ha bisogno di vedere il problema da una prospettiva diversa. A volte, il modo più efficace di separare l’emozione del pensiero negativo è chiedere: “Cosa diresti a un amico che ha il tuo stesso pensiero negativo?”.

Un altro metodo è quello di chiedergli cosa farebbe il suo personaggio preferito dei cartoni se avesse il suo stesso problema. Vedendo il problema da un’angolatura differente, vostro figlio potrebbe cambiare il suo modo di pensare.

Sostituite i pensieri negativi con i pensieri realisti

grande abbraccio

Aiutate vostro figlio a creare una prospettiva più realista. Invece di pensare: “Non riesco a fare niente” dovrà dirsi: “A volte commetto errori ed è normale”.

Insegnategli a trattare se stesso con la stessa bontà e rispetto che si aspetta dalle altre persone. Aiutate vostro figlio a riconoscere e gestire i pensieri negativi per convertirli in azioni positive. Piano piano, inizierà a cambiare questa negatività e ad avere un’attitudine diversa nei suoi gesti quotidiani.


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  • Campbell, K. (2018). Niños Seguros de Sí Mismos. Babelcube Inc..
  • Gabriel & Adrián. (2017). Mamá hay un monstruo en mi cabeza: Cómo ayudar a los niños a gestionar las frustraciones y pensamientos negativos. Independently published

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