Il padre che voglio essere: i tanti dubbi sull'essere padre

Essere padre crea molti dubbi e paure. Ecco la risposta che si è dato Carlo.
Il padre che voglio essere: i tanti dubbi sull'essere padre
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Carlo ha appena saputo che sta per essere padre. Da quando ha ricevuto la notizia, è sopraffatto da molti sentimenti. Desidera un figlio suo come niente al mondo, ma è spaventato all’idea di essere padre. Si, ha paura, proprio così. La sua mente è piena di domande, ma una delle domande chiavi è: che tipo di padre voglio essere? Sarò un padre severo? Benevolo? Molto nobile o molto rigido?

La notizia dell’arrivo di un bambino ha fatto sì che Carlo si confrontasse con i suoi sentimenti. A poco a poco ha iniziato ad avere risposte alla sua domanda: che tipo di padre voglio essere? In seguito alla sua profonda meditazione vengono fuori frasi come queste: voglio essere una versione migliorata di me stesso, voglio essere abbastanza saggio per poter dare a mio figlio tutte le risposte appropriate ai suoi dubbi, proprio come mio padre ha fatto con me.

Da mio padre ho imparato che un buon padre non ha paura di mostrare a suo figlio che è umano e che piange. Non c’è niente di sbagliato, infatti,  nel piangere se la situazione lo merita. Dopotutto le lacrime aiutano a liberare l’anima.

Da mio padre ho anche imparato che conoscere e connettere con i propri sentimenti, e con quelli degli altri, oltre a non essere una debolezza, conferisce temperamento. Si tratta di una qualità che pochi uomini posseggono. Grazie a mio padre, tra le altre cose, ho anche capito che lavare i piatti o il pavimento di casa non rende più o meno uomini.

Concetti sbagliati della società moderna

La società moderna è regolata da standard molto vecchi su come un uomo dovrebbe comportarsi. Esiste uno stereotipo secondo il quale “il comportamento ideale di un uomo” si basa su una durezza accompagnata da concetti che invitano a non mostrare i sentimenti.

Quanti uomini non hanno mai desiderato sfogare un dolore con il pianto? E quanti di questi uomini hanno represso le loro lacrime. Hanno ricordato frasi come: gli uomini non piangono, oppure, comportati come un vero uomo. La verità, tuttavia, è che queste frasi contengono i concetti più sbagliati che sono stati inculcati al genere maschile.

Un buon padre è una guida

Un buon padre è colui che guida

Durante la sua riflessione, Carlo ha anche scoperto questo. Il padre che voglio essere non tornerà a casa stanco e trascurerà la famiglia. Anzi, ha capito che lo stesso impeto ed emozione che avete dimostrato all’università o nel lavoro, dovete adesso dimostrarli nella vostra casa, perché è lì che si trova l’eredità che lasciate al mondo.

Un padre che sa che la giornata di lavoro è finita, ma non la vita. A casa lo aspetta tutta la vita di una famiglia, “la sua famiglia, il baluardo del suo futuro”, così la chiama.

Il padre che voglio essere funge da leader e da guida. È per questo che devo agire in modo coerente con le mie parole e i miei pensieri. Ho capito che mio figlio sarà il mio riflesso e che quindi devo sempre cercare di non deluderlo, devo agire sempre con rettitudine e onestà. È questo l’esempio migliore che posso dargli.

Sarò il supereroe umano, il quale, a differenza di quello del grande schermo, è un eroe reale e palpabile. Tra le altre cose sarà in grado di rispondere alle sue domande, potrà aiutarlo quando ne ha bisogno e farlo sentire sicuro. Questi si che sono i veri poteri umani!

Il padre si occupa del figlio

L’esempio è il vero valore di un super padre

Un super papà sa che tutti possono cadere, ma anche che siamo in grado di alzarci. È questa la vera difficoltà di essere padre. Bisogna trovare ogni giorno la ragione per alzarsi dopo essere caduto ed educare il proprio figlio. Bisogna fargli notare i suoi errori e correggerlo senza ferirlo.

È necessario insegnare con saggezza salomonica, cercando sempre equità e giustizia. Sono valori che dovrebbero iniziare a vedersi in casa, in modo che il bambino scopra che la giustizia non è solo a casa, ma ovunque vada.

Una delle mie principali missioni è insegnare a mio figlio che la vita è piena di piccoli dettagli e che sono questi a fare la differenza.

I dettagli sono infiniti e attraverso di questi ci rendiamo conto che ogni essere è unico, degno di essere ammirato e apprezzato con interesse. Questa è una buona lezione da imparare quando siamo bambini. È essenziale e non dovrebbe mai essere dimenticata, in quanto ci eviterà di diventare adulti noiosi, ci aiuterà a preservare la purezza dei primi anni di età, quando crediamo che tutto è possibile e che il male non esiste.

L’importanza della fedeltà

Sono un uomo che preferisce la fedeltà, che ha capito che è meglio essere l’uomo di una sola donna che l’uomo di molte. Ho capito che la lealtà e l’impegno è un compito che viene assunto solo da uomini veri, dai più coraggiosi ….e sono anche consapevole che le parole vanno e vengono, ma le azioni vengono ricordate per sempre.

In realtà sono molti quelli che hanno un buon discorso che conquista, che offrono galanteria, ma sono pochi quelli che agiscono allo stesso modo ogni giorno indipendentemente dalle circostanze. Questo è parte della conoscenza che voglio trasmettere a mio figlio. È per questo che cercherò di essere il miglior padre e il miglior uomo possibile, perché ho già capito molto bene che l’esempio ha più potere delle parole.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Bowlby, J. (1986). Vínculos afectivos: formación, desarrollo y pérdida. Madrid: Morata.
  • Bowlby, J. (1995). Teoría del apego. Lebovici, Weil-HalpernF.
  • Garrido-Rojas, L. (2006). Apego, emoción y regulación emocional. Implicaciones para la salud. Revista latinoamericana de psicología, 38(3), 493-507. https://www.redalyc.org/pdf/805/80538304.pdf
  • Marrone, M., Diamond, N., Juri, L., & Bleichmar, H. (2001). La teoría del apego: un enfoque actual. Madrid: Psimática.
  • Moneta, M. (2003). El Apego. Aspectos clínicos y psicobiológicos de la díada madre-hijo. Santiago: Cuatro Vientos

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.