Contratto comportamentale con i bambini: cos'è e come si fa
Nel tentativo di educare i più piccoli, a volte risulta complicato correggere e modificare le loro condotte sbagliate. Per fortuna, però, esistono diverse tecniche che possono aiutarci a raggiungere tale obiettivo, come i contratti comportamentali. A seguire vi spieghiamo come stilare un contratto comportamentale con i bambini.
Questa tecnica di modifica della condotta è in genere molto efficace, in quanto è chiara, obiettiva e induce i bambini a impegnarsi e a sentirsi parte attiva della nuova condotta da adottare.
“Cambiare è una parola potente ed è completamente fattibile, se la scegli.”
-Joe Dispenza-
Cos’è un contratto comportamentale e a cosa serve?
Un contratto comportamentale o di contingenza è una tecnica di modifica della condotta basata sulla teoria del condizionamento operante, formulata dallo psicologo Burrhus Frederic Skinner. Questa tecnica consiste nel redigere un documento nel quale le diverse parti coinvolte giungono a un accordo. Le suddette parti in genere sono:
- Genitori e figli.
- Insegnanti e alunni.
- Terapeuti e pazienti.
Il contratto in questione viene elaborato allo scopo di ridurre la realizzazione di condotte inappropriate (aggressività, mancanza di rispetto, capricci, etc) da parte dei piccoli e potenziare in loro lo sviluppo di comportamenti educati.
Per ottenere ciò, adulti e bambini dovranno dialogare e negoziare fino a stabilire e specificare:
- Le condotte che si vogliono modificare.
- Le condotte da instaurare.
- Le conseguenze che possono scaturire dall’adozione o meno di queste condotte.
In questo modo, entrambe le parti conoscono le conseguenze che derivano dall’adozione delle condotte previamente pattuite, così da evitare malintesi. Tutto, infatti, è raccolto in modo dettagliato in un contratto stilato con obiettività.
“Quando scegli il tuo comportamento, scegli le conseguenze.”
-Anonimo-
Come stilare un contratto di questo tipo con i bambini?
Per stilare correttamente un contratto comportamentale, bisogna seguire una serie di passaggi. Spieghiamo tali passaggi qui di seguito:
1. Negoziare il contratto tra le parti coinvolte:
- Adulto: madre, padre, insegnante o un’altra figura di riferimento.
- Bambino.
2. Specificare nel contratto:
- La o le condotte che si vogliono modificare.
- Le condotte positive che deve realizzare ognuna delle persone coinvolte.
- I criteri sulla frequenza delle suddette condotte e il lasso di tempo nel quale devono essere realizzate.
- Le conseguenze positive che si otterranno con l’adozioni di tali condotte.
- Le conseguenze negative della mancata realizzazione di tali condotte.
- I nomi e le firme delle diverse parti coinvolte, in altre parole dell’adulto e del bambino.
3. Rivedere periodicamente il contratto per:
- Valutare in che misura si sta compiendo quanto pattuito.
- Apportare modifiche qualora fosse necessario.
4. Premiare il compimento del contratto attraverso i rinforzi positivi, che dovranno essere preferibilmente rinforzi sociali (dimostrazioni di attenzione, affetto, elogi, etc.) o attività (escursioni, gite, programmi speciali, etc.), piuttosto che materiali (giocattoli, cibo, etc).
5. Porre fino all’uso del contratto quando il bambino:
- Smette di realizzare le condotte che si vogliono modificare.
- Ha assimilato certi comportamenti desiderati.
Possibili problemi al momento di stilare un contratto comportamentale con i bambini
Secondo gli autori Francisco Carlos Vicioso Cabeza, María Pilar Morales Martín e Paola de Felipe Calvarro, quando si prova a mettere in pratica la tecnica del contratto comportamentale con i bambini, possono sorgere alcuni problemi. Tra i problemi più comuni in questi casi troviamo:
- Disaccordo tra le parti coinvolte riguardo le condotte da modificare o i rinforzi.
- Eccessiva rigidità del contratto.
- Assenza di controlli periodici del contratto.
- Mancato compimento del contratto da parte dell’adulto o del bambino.
- La non applicazione delle conseguenze, positive o negative, in funzione delle condotte realizzate.
Il mondo in cui si manifesta il rinforzo positivo è più importante della quantità.
-Skinner-
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Vicioso-Cabeza, F. C., Garrón-Abadín, M. y Calvarro, P.F. (2015). Guía de Intervención en el Domicilio. Badajoz: Instituto Municipal de Servicios Sociales. Ayuntamiento de Badajoz.