L'intelligenza dei bambini non dipende dai loro voti

L'intelligenza dei bambini non dipende dai loro voti
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 17 aprile, 2023

La maggior parte dei genitori si congratula con i propri figli quando questi prendono dei bei voti a scuola e reagisce male di fronte a quelli bassi. In realtà, però, questi voti non definiscono affatto l’intelligenza dei ragazzi. 

Per comprendere perché i voti che i vostri figli prendono a scuola non determinano il loro livello di intelligenza, vediamo in primo luogo come funziona l’intelligenza. 

Howard Gardner arrivò alla conclusione che esistono vari tipi di intelligenza. Affermò che essa non può essere misurata attraverso i tradizionali test del QI, ma che possiamo comunque osservarla. Inoltre definisce l’intelligenza come la capacità di risolvere problemi o di creare qualcosa di nuovo che possa generare valore. È importante infine conoscere i tipi di intelligenza che sono stati identificati ad oggi:

  • Logico-matematica (per il ragionamento logico e matematico).
  • Linguistico-verbale (permette un adeguato uso della parola sia a livello orale che scritto).
  • Spaziale (relazionata allo spazio visivo).
  • Corporeo-cinestesica (controlla e coordina i movimenti del corpo).
  • Interpersonale (permette di relazionarci agli altri).
  • Intrapersonale (è quella emotiva, ci permette di connetterci con noi stessi).
  • Musicale (relazionata alla musica).
  • Naturalista (aiuta a comprendere la natura che ci circonda).

Ora che sappiamo un po’ di più sull’intelligenza, possiamo quindi analizzare la situazione dei bambini. In precedenza si considerava l’intelligenza logico-matematica come quella di riferimento per capire se un bambino fosse o meno intelligente. Tuttavia, come detto, non si tratta dell’unico tipo di intelligenza su cui possiamo contare. Pertanto, se vostro figlio ha difficoltà in questo senso, non significa che non sia intelligente!

Ci sono bambini che sono molto intelligenti e che riescono a sviluppare le loro capacità in alcune aree specifiche, ma non tanto in altre. Non per questo bisogna pensare che siano stupidi o che abbiano delle capacità inferiori. 

Dovete dargli l’opportunità di sviluppare le loro capacità e dimostrare in cosa sono bravi. Dovete inoltre comprendere che l’educazione che riceviamo attualmente è molto strutturata. Ciò di cui invece i bambini hanno bisogno per sviluppare le loro capacità è uscire dagli schemi.

Quando limitate un bambino ad attenersi ad uno schema, lo private di tutto ciò che risiede al di fuori di tale struttura. Il bimbo crescerà dunque così come lo vuole l’ambiente che lo circonda e seguendo gli input che gli vengono mostrati. Alcuni ragazzi hanno la tendenza a sfuggire da ciò, ma non sempre con buoni risultati.

L’educazione scolastica

Voti scolastici

A partire dall’Industrializzazione, la società umana si è dotata di un sistema educativo molto strutturato e formalizzato. Esistono altre opzioni per educare i nostri figli, come ad esempio il metodo Montessori.

Tuttavia, per la maggior parte delle persone che preferiscono optare per un sistema di educazione tradizionale, è importante tenere presente che l’etichetta di miglior o peggior alunno che ci possono affibbiare a scuola, non determina se siamo o meno intelligenti.

In quanto genitori, è importante appoggiare sempre nostro figlio nella sua educazione e comprendere che un voto, bello o brutto che sia, non determina la loro intelligenza.

Ricordate ciò che abbiamo detto in precedenza: esistono diversi tipi di intelligenza.

I voti determinano o no l’intelligenza in una specifica area?

Intelligenza bambini

Il fatto di avere diversi tipi di intelligenza ci permette di comprendere più facilmente l’argomento che stiamo imparando. Tuttavia, in questo senso riveste anche un ruolo fondamentale la memoria.

Molti dei concetti che impariamo a scuola (e successivamente all’università), li acquisiamo tramite la nostra memoria. Otteniamo le conoscenza necessarie, superiamo l’esame e poi continuiamo con le nostre vite.

Che significa questo? Ebbene, significa che un bambino può capire o meno ciò che gli si sta spiegando, ma può anche rendere molto bene in un esame senza aver capito nulla. Ovviamente ciò che sembra aver appreso alla perfezione, verrà dimenticato in pochissimo tempo. Ciò è dovuto al fatto che in realtà non ha capito nulla, ma che lo ha semplicemente memorizzato.

Questo è il motivo per cui non bisogna fidarsi dei voti che si prendono a scuola: possono trarci in inganno.

Il miglior modo per sapere se un bambino ha capito qualcosa è quello di farglielo spiegare. In quel momento potrete osservare la sua intelligenza. Ricordate ciò che afferma Gardner: non possiamo misurare la loro intelligenza, ma possiamo osservarla. Se gli spieghiamo qualcosa e notiamo che l’ha capita velocemente, significa che in questa materia è particolarmente dotato. Se notate invece che ha qualche difficoltà, non preoccupatevi e non lo giudicate negativamente: i bambini imparano meglio se li trattiamo in modo positivo.


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