Le parole magiche: grazie, scusa e per favore

Le parole magiche: grazie, scusa e per favore
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 26 aprile, 2023

“L’uso quotidiano delle parole magiche rende più positiva la convivenza e aiuta a formare adulti piacevoli e amabili. Guidate i piccoli in ogni tappa della loro crescita e diventeranno adulti rispettosi.”

Le parole magiche fanno parte di quell’insieme che definisce una buona educazione e dei buoni modelli. Per questo insegnarle ai propri piccoli li renderà dei bambini rispettosi e degni di ammirazione. Tuttavia l’impresa richiede grande dedizione, non è facile. Oggi vi parliamo di come incorporare nel vocabolario del piccolo parole come: grazie, scusa, per favore, permesso, etc.

L’importanza delle parole magiche

Senza dubbio sentirsi dire “grazie”, “buongiorno”, “scusami” e “per favore” da una persona cambia completamente la percezione che avete di lei. Questo è altrettanto importante nei bambini perché aumenta il livello di socializzazione e li fa adattare meglio all’ambiente che li circonda.

Questo gli permetterà di interagire efficacemente con i propri simili, creando reazioni positive e una migliore inclusione nel contesto sociale.

Come insegnare ai piccoli le parole magiche

Il modo migliore per insegnare le parole magiche a vostro figlio è attraverso l’esempio. Includetele nel vocabolario quotidiano in casa, con famigliari, vicini e con il piccolo stesso. Esistono anche altre tecniche che stimolano l’uso frequente di queste parole, eccone alcune.

Insegnategli il significato delle parole

Se il piccolo ha già una certa età potete provare a spiegarli l’uso dei modali; per esempio:

  • Grazie: denota apprezzamento della generosità espressa da qualcun’altro. Insegnargli a dire questa parolina gli farà dare valore agli sforzi degli altri.
  • Per favore: insegna al piccolo a chiedere in modo rispettoso. Riconosce il diritto degli altri a condividere con educazione.
  • Scusa: chiedere scusa aiuta il piccolo a riconoscere i propri sbagli e a correggere le proprie azioni.
  • Buongiorno. Salutare tutti indica che tutte le persone meritano un trattamento giusto e amorevole.
parole magiche

Fatelo divertire imparando

Includere le parole magiche nel vocabolario del piccolo non deve essere un compito noioso. Scegliete canzoni, giochi o storielle che incorporano la relazione tra i buoni modi e le conseguenze positive di essi. Alcuni racconti che possono esservi utili sono: Il mago brontolone, L’albero magico o I chiodi e l’amore.

Stimolate i buoni modi con i loro amici

Il primo contatto del bambino con i coetanei avviene al nido, dove si ritrova a convivere con altri bambini e le maestre. Insegnategli a salutare quando arriva, a chiedere i giocattoli per favore e a chiedere scusa quando sbaglia.

Avere pazienza

Incorporare le prole magiche nel vocabolario del piccolo richiede pazienza, costanza e dedizione. Ripetetele spesso finché l’azione non si converte in abitudine. Una buona opzione è chiedere: “Qual’è la parola magica?”. In questo modo il piccolo la ricorderà.

“Ascoltare un buongiorno, scusami, grazie e per favore, da una persona cambia completamente la percezione che potete avere di essa.”

Fate sessioni pratica e impostate mete realistiche

Insegnate al piccolo che ogni volta che userà le parole di cortesia farà stare bene l’altra persona. Praticate come salutare un vicino, come ringraziare e chiedere scusa. Questo lo preparerà alla sfida.

le parole magiche

Non forzate l’apprendimento

Durante questo processo, vi consigliamo di non adottare i seguenti comportamenti:

  • Non umiliare il piccolo forzandolo a salutare se ha vergogna. Il processo è diverso per ogni bambino e può tardare un po’ se il piccolo è particolarmente timido.
  • Non negoziare con il piccolo per fare in modo che sia educato. Deve apprenderlo senza aspettarsi niente in cambio.
  • Non raccontare agli altri ciò che succede al piccolo mentre impara questo processo.

Spiegategli l’effetto positivo dell’essere cortese

Insegnategli la relazione tra le sue azioni e le conseguenze di esse. Una buona opzione sarebbe ad esempio dirgli: “Com’era contenta la nonna quando l’hai ringraziata.” Riconoscere ed apprezzare un buon comportamento lo incentiverà a fare sempre meglio.

In conclusione avere figli rispettosi ed educati è possibile con pazienza, dedizione e tanto sforzo. Elogiatelo quando si comporta bene, tenete d’occhio amicizie negative e rafforzate positivamente in lui l’apprendimento. Le parole magiche con il tempo si trasformeranno in occasioni di vita.


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