Come individuare l’intolleranza al lattosio nei neonati

Come individuare l’intolleranza al lattosio nei neonati
Nelton Ramos

Revisionato e approvato da il dottore Nelton Ramos.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Fare attenzione ai sintomi è il modo migliore di risolvere i vostri dubbi e capire se il vostro bambino è intollerante al lattosio. Per questo motivo, nel nostro articolo di oggi vedremo più nei dettagli i sintomi che accompagnano questo problema.

È importante sapere che il sintomo più comune nei neonati che soffrono di intolleranza al lattosio è una diarrea acuta, mentre che nei bambini, negli adolescenti e negli adulti si tratta di un dolore addominale ricorrente, distensione addominale e meteorismo.

Questo problema è uno dei principali motivi per cui si fa visita al reparto di gastroenterologia, spiega la dottoressa Sylvia Cruchet, esperta di gastroenterologia e nutrizione pediatrica.

L’intolleranza al lattosio si caratterizza per la presenza di feci liquide, distensione addominale con gas, meteorismo, dolori addominali, coliche intestinali e irritabilità.

Nel caso dei neonati, o nei bambini di meno di due anni, è normale presentare defecazioni acide, che producono escoriazioni nella zona del pannolino e delle feci dall’odore acido o simile all’aceto.

Nonostante ciò, come segnala anche Curchet, nessuno di questi sintomi è tipico solo della diarrea per intolleranza al lattosio, e aggiunge anche che un altro fattore clinico importante è il momento in cui inizia la diarrea rispetto al consumo di lattosio.

Inoltre, è fondamentale analizzare la relazione tra l’interruzione del consumo di lattosio e la scomparsa della diarrea.

lattosio

Che cos’è il lattosio

Il lattosio è lo zucchero presente in maggiore quantità nel latte e, come spiegano gli esperti, la causa dell’intolleranza al lattosio si deve all’incapacità dell’intestino di digerirlo e di trasformalo nei suoi composti principali, il glucosio e il galattosio.

Cruchet specifica che questa incapacità si deve a una carenza di un enzima, o proteina, conosciuto come lattasi, che viene prodotto dall’intestino tenue.

Secondo uno studio pubblicato da questa esperta, si stima che l’80% della popolazione mondiale soffra di intolleranza al lattosio, in casi più o meno gravi. Molti presentano dei sintomi che assomigliano alla sindrome dell’intestino irritabile.

Inoltre, sottolinea che l’intolleranza al lattosio è un tipo di reazione avversa agli alimenti, scatenata da un meccanismo non immunologico che ha una frequenza 5-10 volte maggiore rispetto a quella di tipo allergico.

Alti livelli di lattosio

Il lattosio è presente nel latte materno di tutti i mammiferi, sin dalla fine della gravidanza e durante tutto il periodo dell’allattamento.

Il lattosio rappresenta la fonte principale di carboidrati di un bambino prematuro o di un neonato. Il latte materno contiene un 7% di lattosio, uno dei livelli più alti tra i mammiferi. Infatti, il latte di mucca, per esempio, ne contiene solo un 4%.

Il latte di mucca si usa come sostituto del latte materno nel caso in cui questo sia insufficiente o del tutto assente.

Esistono diversi tipi di intolleranza al lattosio:

  • Deficit di lattasi congenito o permanente
  • Deficit di lattasi acquisito o temporaneo

Il deficit di lattasi congenito è molto raro e, di solito, di eredità genetica. I sintomi di questo problema iniziano sin dalla nascita.

Uno dei sintomi che servono a identificare questa intolleranza al lattosio è la diarrea, che si manifesta appena il neonato ingerisce il latte materno, il latte di mucca o qualsiasi altro prodotto contenente del lattosio.

All’inizio, il bambino è in buona salute generale e presenta un appetito normale ma, in poco tempo, inizia a soffrire di disidratazione e acidosi.

Stando a quanto afferma la dottoressa Cruchet, se questo disturbo non riceve subito la giusta cura, è possibile soffrire di malnutrizione secondaria. Inoltre consiglia di interrompere subito il consumo di lattosio, poiché implica un rapido miglioramento dei sintomi.

Il deficit di lattasi acquisito o temporaneo, invece, si deve alla riduzione naturale di questo enzima nella mucosa intestinale.

Questa intolleranza si manifesta dopo aver interrotto l’allattamento al seno ed è presente in una grande percentuale della popolazione umana. La riduzione dei livelli di lattasi può presentarsi anche durante i primi anni di vita (tra gli 1 e i 3 anni).

Nei paesi con scarsa igiene ambientale e dove le infezioni gastrointestinali e la malnutrizione sono frequenti, questo disturbo si manifesta molto prima.

neonato

Diagnosi dell’intolleranza al lattosio

La dottoressa Sylvia Cruchet sostiene che il modo più frequente di diagnosticare l’intolleranza al lattosio e tramite il pH e i riducenti delle feci, poiché si tratta di una tecnica poco costosa e disponibile in qualsiasi clinica medica.

Questa metodologia di diagnosi è particolarmente utile nel caso dei neonati, ma è meno affidabile in età più avanzata.

In questi casi, di solito si usa il Breath Test, o test del respiro, per diagnosticare l’intolleranza, ma è fondamentale che il bambino sia grande abbastanza da poter soffiare dentro un apposito dispositivo.


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