Ciuccio e biberon: fanno male al bambino?

Ciuccio e biberon: fanno male al bambino?
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 17 aprile, 2023

Ciuccio e biberon sono articoli di uso comune tra le mamme, ma da sempre sono oggetto di discussione a causa degli effetti negativi che potrebbero avere sullo sviluppo del bebè. A queste diatribe si aggiunge una mole di studi e di ricerche sul tema.

Sappiamo bene che il ciuccio o succhietto è utile per calmare l’ansia del bambino, riducendone lo stress. C’è addirittura chi sostiene che diminuisca il rischio di morte improvvisa del neonato.

Allo stesso modo, il biberon è uno strumento importante per l’alimentazione del neonato quando, per qualche ragione, non può essere allattato al seno; è utile anche per somministrare medicine, acqua o altri liquidi, come i succhi di frutta.

Nonostante ciò, sono molte le persone che guardano con sospetto questi oggetti, per la loro possibile interferenza sulla crescita del bambino, soprattutto per quanto riguarda la formazione dei denti, lo sviluppo della bocca o il rapporto madre-figlio.

Quali pericoli comporta l’uso di ciuccio e biberon?

Si può dire che il vero pericolo risiede nell’usarli in modo improprio. Vale a dire, offrire ciuccio e biberon quando serve e toglierlo al momento giusto fa una grande differenza rispetto ad un uso indiscriminato.

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Foto per gentile concessione di padresehijios.com

Una cosa che preoccupa le mamme, ad esempio, è vedere quanto piange e soffre il bambino quando viene separato dal suo caro amico di silicone.

Questa reazione di sconforto vissuta dai bambini quando gli si porta via il ciuccio, è indicativa del fatto che si sta abituando troppo ad usarlo. In questo senso, occorre prestare attenzione alla situazione che si viene a creare.

A detta degli specialisti, i pericoli insiti nell’uso prolungato del ciuccio, biberon o altri comportamenti come succhiare il pollice, possono essere i seguenti:

  • Porta a sostituire il capezzolo con un oggetto artificiale non indispensabile.
  • Interferisce nel processo dell’allattamento, perché la suzione avviene in modo diverso.
  • Il piccolo finisce per non alimentarsi più in modo soddisfacente perché non riesce a controllare il seno quanto il biberon.
  • Influisce sulla comparsa di carie e altri problemi dentali, soprattutto quando i succhiotti vengono inumiditi con alimenti dolci.
  • Favorisce la comparsa di malformazioni della bocca e delle arcate dentali, perché l’uso prolungato di ciucci e biberon impedisce il corretto movimento dei muscoli della cavità orale.
  • Alcuni esperti sostengono che l’uso del ciuccio potrebbe ostacolare il normale sviluppo del linguaggio. Questo problema non riguarda i bambini che lo hanno usato per meno di nove mesi.

È normale che il bebè riproduca il movimento della suzione, trattandosi di un riflesso indispensabile affinché possa nutrirsi. Questo istinto naturale è legato alla sopravvivenza ed è per questo che i bimbi tendono a succhiare il dito o qualunque oggetto che riproduca il capezzolo materno.

Oggetti artificiali come il ciuccio e il biberon aiutano dunque il bambino a calmarsi o ad alimentarsi in modo alternativo all’allattamento, ma resta consigliabile farne un uso prudente.

È possibile evitare l’interferenza del ciuccio nello sviluppo del bambino?

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Foto per gentile concessione di ¿Qué necesita mi bebé?

Per quanto sia consigliabile evitare l’uso del ciuccio, non si può proibire alla madre di ricorrervi quando ha bisogno di calmare il suo bimbo. In questo caso, è meglio seguire i consigli degli esperti, ad esempio:

  • Ricorrete al ciuccio solo dopo il primo mese di vita del bimbo.
  • Non sostituite mai completamente l’allattamento materno al biberon.
  • Utilizzatelo per breve tempo.
  • Evitate di ricorrere al ciuccio solo per non sentire piangere il bebè.
  • Curate l’igiene di ciuccio e biberon, al fine di evitare problemi come la diarrea.
  • Limitatene l’uso nel primo anno di vita ed eliminatelo nel secondo.
  • Evitate di forzare l’abbandono del ciuccio; non è consigliabile ricorrere a castighi o a misure estreme affinché il bambino smetta di chiederlo.

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