Le fontanelle: "buchi" nella testa del bebè

Le fontanelle: "buchi" nella testa del bebè
Nelton Ramos

Revisionato e approvato da il dottore Nelton Ramos.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Le fontanelle sono normali? Probabilmente è la questione più temuta dalle mamme, a maggior ragione se consideriamo i miti che circolano sull’anatomia del neonato. La verità è che le fontanelle sono assolutamente normali e necessarie per la vita di vostro figlio.

Le fontanelle sono la parte molle della testa del bambino. Costituiscono la congiunzione naturale delle ossa del cranio, che alla nascita sono separate e restano aperte diversi mesi per consentire la crescita del cervello.

Il bambino non avrà solo un’apertura, ma addirittura sei, nelle quali sentirete i battiti cardiaci. Non preoccupatevi: entro i 18 mesi questi strani e temuti “buchi” della testa del vostro bambino si salderanno.

Ecco come comportarsi e a che cosa servono le fontanelle.

Che cosa sono le fontanelle?

Al momento della nascita, il cranio non è costituito da un unico pezzo, ma da un insieme di ossa che si uniscono e si saldano col tempo. In questo modo, permettono alla testa del bambino di crescere durante il primo anno di vita.

La fontanella è la zona della testa in cui le ossa ancora non si sono unite, per consentire l’allungamento e la compressione rapida del cranio e l’espansione del cervello.

Questa “incompletezza” a livello craniale, durante il parto, permette alle ossa di muoversi e addirittura sovrapporsi in modo che la testa possa scendere lungo lo stretto canale vaginale.

Bambino sorride coi genitori

Che cosa succede se tocco la fontanella di mio figlio?

Toccare questi spazi nella testa del neonato è uno dei grandi timori di tutti i genitori. Tuttavia non c’è nulla da temere. La membrana che ricopre le fontanelle è resistente e la sua notevole durezza la rende difficile da penetrare.

Durante il parto la fontanella era già aperta, ma la cosa non ha comportato alcun dolore né la frattura di qualche osso della testa del bambino. Si tratta soltanto di essere delicate con ogni movimento che fate con vostro figlio, perché, come ben sapete, è sensibile.

Durante ogni visita pediatrica, il medico esaminerà, misurerà e tasterà questi buchi per controllare la loro dimensione e accertarsi che la crescita sia normale. Solo in questo modo è possibile prevenire o diagnosticare eventuali anomalie nello sviluppo cerebrale del piccolo.

Quando si chiudono le fontanelle?

La fontanella più evidente per i genitori è quella che si trova nella parte superiore e frontale del cranio. Si chiuderà tra i 7 e i 19 mesi di vita del bambino.

Ma questo non è l’unico spazio che il bambino ha nella testa. Il buco nella parte posteriore del cranio si chiude generalmente tra il primo e il terzo mese di vita.

Anche ai lati ci sono degli spazi: all’altezza delle tempie e dietro le orecchie, verso la base del cranio. Mentre i primi si chiudono circa 6 mesi dopo il parto, quelli dietro le orecchie tra i 6 e i 18 mesi di vita.

Mano accarezza bambino

Sono in condizioni normali o devo consultare il pediatra?

Le fontanelle devono essere sode e leggermente concave al tatto. Quando il bambino piange, sta sdraiato o vomita, la fontanella può sembrare sporgente. Ma quando il bambino si calma e tiene la testa eretta, dovrebbe normalizzarsi.

Questi spazi possono presentarsi tesi o sporgenti per l’accumulo di liquidi nella cavità cranica o di fronte ad un aumento della pressione cerebrale, come nei casi di idrocefalia. Tuttavia, se la fontanella si normalizza quando il bambino si tranquillizza e solleva la testa, non bisogna allarmarsi.

Se  la fontanella è bombata, e a maggior ragione se tale condizione è accompagnata da febbre o torpore, portatelo con urgenza al pronto soccorso.

Se passando delicatamente un dito sulla fontanella vi accorgete che è sprofondata, contattate il prima possibile il pediatra, perché il bambino può essere disidratato.

Problemi con le fontanelle

A volte le fontanelle si chiudono prima del tempo. Se questa chiusura è totale, si sospetta una condizione conosciuta come craniosinostosi, dove la testa del bambino ha anche una forma anormale.

Allo stesso modo, se si tratta di una ristrettezza della cavità cranica capace di generare un problema di spazio, può trattarsi di craniostenosi.

In entrambi i casi, a seconda del grado di chiusura dei buchi e di quanti di essi sono coinvolti, il medico può optare per un intervento chirurgico per permettere al cervello di continuare a crescere. Non è necessario preoccuparsi ma fare attenzione alla condizione delle fontanelle del nostro piccolo.


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