Prurito in gravidanza: perché succede?

Prurito in gravidanza: perché succede?

Ultimo aggiornamento: 18 maggio, 2018

“Tralasciando il prurito in gravidanza, accertatevi che gli esami che fate periodicamente permettano di visionare se il cambiamento della pelle è dovuto ad una reazione fisiologica normale o se esiste una patologia che deve essere trattata.”

Se siete incinte preparatevi a sperimentare diversi cambiamenti nel vostro corpo: aumento di peso, crampi, cambiamenti nel tono della pelle e soprattutto prurito in gravidanza. Vi chiederete se sia normale sentire prurito durante la gravidanza.

Ognuno dei sintomi descritti sono propri della gravidanza, seguendo però le raccomandazioni della vostra ostetrica sappiate che, questi cambiamenti dell’epidermide durante la gravidanza non devono arrivare ad essere una causa di difficoltà.

Prurito in gravidanza: dermatite

Le patologie che possono colpire la pelle durante il periodo della gravidanza hanno alcune caratteristiche particolari. Sono tutte completamente normali e, a meno che non notiate qualcosa di insolito e particolarmente fastidioso, non farete un errore a rivolgervi ad un professionista della salute. Di seguito, vi parliamo delle più frequenti.

Herpes gestazionale

La sua incidenza è variabile. Compare maggiormente alle donne con più figli e affligge il 70% della razza bianca. Comincia con un prurito esasperante che infine crea una vescica. Abitualmente si forma sull’addome, vicino l’ombelico.

Trattamento per l’herpes gestazionale.

Questa patologia è autoimmune perciò deve essere trattata con corticosteroidi e antistaminici, il trattamento deve avvenire per diverse settimane anche dopo che l’inestetismo sarà scomparso.

prurito in gravidanza

Eruzione polimorfa

Si tratta della patologia più frequente in gravidanza e affligge principalmente le neo mamme e le mamme dei gemelli. Una condizione che aumenta questa eruzione è il sovrappeso.

Si tratta di un prurito intenso, quasi insopportabile, che provoca ferite nella pelle palpabili al tatto e di colore rossastro. Appare solitamente su fianchi, addome, braccia e gambe. La causa è la distensione della pelle durante la gravidanza.

Trattamento per l’eruzione polimorfa.

La causa finale è la paracheratosi, la formazione cellulare della pelle che altera la cheratina naturale producendo prurito. Il trattamento è a base di corticosteroidi topici molto potenti applicati sulle lesioni diverse volte al giorno.

Follicolite

Si tratta di un’eruzione di foruncoli accompagnati da un forte prurito. Può presentarsi anche su tutto il corpo della gestante. Si verifica principalmente durante il secondo trimestre e scompare dopo il parto. La causa viene attribuita all’acne e a reazioni ormonali.

Trattamento per la follicolite.

Applicare corticosteroidi sulla pelle infettata. Viene raccomandato anche il perossido di benzoile e terapie a raggi ultravioletti B.

Scrapia

La sua incidenza è maggiore nel primo trimestre di gravidanza. Si tratta di lesioni palpabili in forma di noduli. Comunemente appaiono su braccia e gambe, il prurito è molto forte.

Trattamento per la scrapia.

Non si osservano ripercussioni sul feto, per questo il trattamento corticosteroide è il più effettivo. Da aggiungere agli antistaminici se il prurito supera la resistenza della gestante.

Colestasi della gravidanza

Il prurito e il pizzicore sono le caratteristiche principali di questa patologia che può provocare lesioni nella pelle dovute all’atto di grattarsi. Vale a dire, le lesioni non sono dovute alla malattia ma alle unghie che grattano la pelle in cerca di sollievo. Inoltre questo prurito può irradiarsi fino alle mani.

In alcuni casi la pelle prende un colorito giallastro, conosciuta come itterizia. La causa deriva dal fegato, che secerne una sostanza chiamata bromo sulftaleina, dovuta all’aumento di estrogeno in gravidanza.

Trattamento per la colestasi.

Dopo essersi sottoposte ad un’analisi del sangue, si procede a verificare un aumento di fosfatasa alcalina, le transaminasi e la bilirubina. Per questo il trattamento sarà a base di resincolestiramina e anti pruriginosi, oppure di acido ursodesossicolico.

Nel maggior parte dei casi il pronostico per la madre è positivo. La pelle durante la gravidanza può rimanere segnata, tanto per l’azione di grattarsi tanto per la malattia in sé.

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Prurito in gravidanza: le precauzioni

Durante la gravidanza è fondamentale che vi prendiate cura di voi stesse. Evitando qualsiasi reazione che possa causare fastidi maggiori.

Per esempio, dovete:

  • Estremizzare la pulizia del corpo.
  • Idratarsi bene bevendo molto.
  • Favorire l’idratazione con creme umettanti.
  • Proteggersi dal sole.
  • Indossare indumenti freschi.
  • Evitare cibi grassi.
  • Evitare lozioni contenenti alcol e profumi.

Infine, si considera una condizione normale che la pelle cambi durante la gravidanza, il ventre comincia a crescere e i tessuti della pelle si dipanano, per questo possono apparire delle smagliature.

Il calore e la irritazione possono fare in modo che determinate zone della pelle si infiammino, causando il prurito. Ricordate che la maggior parte di queste patologie scompaiono dopo il parto e potrete utilizzare creme ed altre sostanze per rigenerare la vostra pelle.

 

 

 

 

 


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.