La cura dei denti del bambino deve iniziare ancor prima che essi compaiano. Molti esperti infatti concordano che, già durante la gravidanza, cominciano a svilupparsi le ossa che supportano la formazione dei denti.
La cura dei denti
Secondo alcuni studi, le gengive dei bambini hanno bisogno delle stesse attenzioni dei denti e devono essere curate dal principio. Dato che esiste la propensione genetica alle carie, la situazione può peggiorare se non prestiamo attenzione a tale aspetto.
Nella bocca ci sono moltissimi batteri, assolutamente normali, ma che possono comunque influire nella decomposizione dei residui di cibo che rimangono tra le gengive, causando carie ancor prima della comparsa del primo dente.
Quindi, dato che non sappiamo se già stanno spuntando i denti, si consiglia di pulire la bocca adeguatamente dopo che il bambino mangia, anche se prende ancora solo il latte materno. Bisogna inoltre prestare particolare attenzione anche dopo l’assunzione di alimenti dolci o ricchi di amido.
Consigli per prendersi cura dei denti dei bambini
Per contribuire alla protezione dei denti dei bambini, si consiglia di seguire i seguenti consigli.
1. Pulire le gengive prima che crescano i denti. Purtroppo non tutte le madri lo fanno, perché l’importanza dell’igiene orale del neonato viene spesso sottovalutata.
Diversi studi hanno dimostrato che sin dalla gravidanza bisogna stare attenti all’alimentazione, per favorire lo sviluppo della ossa del bambino.
Anche quando il neonato comincia a mangiare, è importante pulire con attenzione le gengive. In questo caso bisogna utilizzare una garza umida o una salviettina, mai il dentifricio.
Oltre a fargli apprendere una routine d’igiene, fomenterete così anche la sua indipendenza al momento di usare lo spazzolino.
2. Cominciare a usare il fluoro. L’uso del fluoro per la cura dei denti del bambino deve essere regolata. Sebbene sia importante usarlo, non bisogna assolutamente eccedere.
Il fluoro offre molti benefici. Rafforza lo smalto e ostacola la comparsa di carie rendendo denti e gengive più resistenti ai batteri che le causano.
I prodotti per l’igiene dentale di solito contengono fluoro; tuttavia, una quantità eccessiva potrebbe causare con il tempo la fluorosi. Questo minerale potrebbe essere presente anche nell’acqua e in alcuni alimenti processati.
Sarà comunque il pediatra a decidere se il bambino ha bisogno di più fluoro oltre a quello assunto tramite il dentifricio. Per la stessa ragione, bisogna somministrare l’acqua con attenzione, almeno nel corso dei primi sei mesi.
3. Spazzolare i denti sin dalla loro comparsa. A questo punto avevamo già iniziato a pulire le gengive del piccolo, ma adesso dobbiamo modificare un po’ il procedimento.
Stavolta bisognerà ricorrere al dentifricio, ma la quantità dovrà essere molto ridotta, come un chicco di riso. Lo spazzolino dovrà essere adatto ai bambini: soffice, dalla testina piccola ma con un manico a misura di adulto.
Generalmente il primo dente comparirà attorno ai sei mesi, mentre gli altri possono crescere fino ai diciotto mesi. Dovremo pulire le gengive e, una volta spuntato il primo dente, alterneremo la pulizia con la salviettina a quella con lo spazzolino.
Una pulizia corretta implica che i denti vengano spazzolati da entrambi i lati con delicatezza due volte al giorno. Si consiglia di spazzolare anche la lingua; non è necessario risciacquare, grazie alla quantità minima di dentifricio utilizzata.
4. Portare il bambino dal dentista. Andare presto dal dentista è utile, ad esempio, se la madre non si è preoccupata di quest’aspetto durante la gravidanza. Tuttavia, per proteggere i denti dei bambini, è importante portarli dal dentista sin dalla comparsa del loro primo dente.
Lo specialista controllerà ogni tre mesi se tutto va bene e metterà del fluoro per proteggere lo smalto.
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