Psicosi post-partum: sapete cos'è?

Psicosi post-partum: sapete cos'è?
Marián Carrero Puerto

Revisionato e approvato da la psicologa Marián Carrero Puerto.

Scritto Naí Botello

Ultimo aggiornamento: 20 gennaio, 2023

Se state vivendo il puerperio e vi rendete conto di avere un comportamento diverso rispetto a prima, cioè siete irritabili, soffrite di insonnia o di allucinazioni, allora questo articolo fa per voi. Potreste soffrire di psicosi post-partum. 

La psicosi post-partum, anche detta psicosi puerperale, è una patologia mentale che colpisce una percentuale molto bassa di donne che partoriscono. Parliamo, infatti, solo dello 0,15 per cento. Nonostante questo, i sintomi risultano alquanto deleteri, persino più di quelli della depressione post-partum.

La psicosi post-partum è provocata sostanzialmente dallo stress e dai cambiamenti ormonali cui va incontro la madre a causa della gravidanza, del parto e delle modifiche subite dal suo corpo durante il puerperio. Senza parlare della responsabilità che comporta prendersi cura di un neonato. L’aspetto grave di questa patologia è che può metterci anche diversi mesi a scomparire. Analogamente, può dare origine a disturbo bipolare

Secondo gli specialisti, la psicosi post-partum non deve essere presa sotto gamba. Si tratta di una patologia che si cura con i farmaci, le terapie e per la quale è necessario il ricovero psichiatrico.

Cause della psicosi post-partum

Come abbiamo detto in precedenza, la causa principale della psicosi post-partum è il fatto che la madre subisca un tale livello di stress da non riuscire a controllarlo.

La psicosi post-partum è una malattia grave che si può manifestare anche settimane dopo il parto

È ciò che si evince dalle analisi statistiche della popolazione che ha sofferto di questa malattia. In base alle ricerca, si è giunti alla conclusione che lo stress pregiudica maggiormente le madri che rientrano nel seguente gruppo :

  • Madri malate di schizofrenia.
  • Madri che soffrono già di un disturbo bipolare.
  • Puerpere con precedenti di dipendenza da droghe.
  • Donne che hanno portato a termine una gravidanza indesiderata.
  • Vittime di abuso sessuale.
  • Madri con casi in famiglia di  disturbi mentali.
  • Donne con gravi problemi famigliari o con problemi di coppia o con l’ambiente in cui vivono.
  • Donne con sintomi dell’astinenza (nel caso delle tossicodipendenti).
  • In alcuni casi capita anche alle primipare che si trovano a dover affrontare la nuova sfida della maternità.

Oltre allo stress, a scatenare questa condizione possono essere anche altri disordini non necessariamente mentali, come le malattie:

  • Tiroidite post-partum.
  • Tumori cerebrali.
  • Gravissimi disordini ormonali.
  • Infezioni puerperali.
  • Intossicazione da farmaci, sostanze chimiche o droghe.

Abbiamo visto le possibili cause della psicosi post-partum. Adesso vediamo i sintomi.

Sintomi della psicosi post-partum

Le madri che hanno sofferto di psicosi post-partum hanno sintomi analoghi a quelli presentati dagli individui affetti da disturbo bipolare. Da ciò si deduce che molte già soffrono di questa malattia o hanno precedenti di problemi mentali.

In ogni caso, non tutte le pazienti presentano gli stessi sintomi né con la stessa intensità.  A seguire, vi presentamo l’elenco delle manifestazioni più comuni: 

  • Insonnia.
  • Depressione.
  • Allucinazioni.
  • Disorientamento.
  • Iperattività.
  • Episodi maniacali.
  • Eccessiva irritabilità.
  • Sbalzi di umore drastici.
  • Comportamenti aggressivi (nei confronti di se stessa o del neonato).
  • Difficoltà a riconoscere le persone che la circondano.

Riguardo a questo ultimo sintomo, vorremmo fare una distinzione tra psicosi post-partum e depressione post-partum. Anche se una depressione nel puerperio può sfociare in una psicosi post-partum – accade molto di rado -, queste patologie mentali non sono vincolate tra loro e di fatto si possono distinguere chiaramente.

Differenza tra la depressione puerperale e la psicosi post-partum

Sebbene abbiano in comune alcuni sintomi, l a depressione puerperale e la psicosi post-partum presentano delle chiare differenze. La depressione post-partum non è una malattia radicale come la psicosi. Infatti, se curata con antidepressivi, i suoi sintomi scompaiono.

Per la psicosi post-partum, invece, è necessario il ricovero ospedaliero.  In passato si ricorreva anche a terapie come l’elettroshock, poiché le allucinazioni non scompaiono con la semplice assunzione di farmaci.

Una madre affetta da depressione post-partum non soffre di allucinazioni, perdita di identità o della realtà, né di difficoltà a riconoscere le persone che la circondano. 

Un’altra grande distinzione è che i sintomi della depressione puerperale fanno la loro comparsa gradualmente, mentre nella psicosi post-partum compaiono all’improvviso, anche se sono già trascorse quattro settimane dal parto.

Per curare la psicosi post-partum è necessario il ricovero ospedaliero e l'aiuto di professionisti

Trattamento della psicosi post- partum

Per poter curare la psicosi post-partum, trattandosi di una patologia mentale estrema, è necessario il ricovero ospedaliero immediato. Questo è dovuto al fatto che molti dei suoi disturbi non scompaiono da soli e vengono alleviati solo in parte senza una cura farmacologica specifica supervisionata dallo specialista.

Pertanto, il trattamento più comune implica che la paziente venga ricoverata sotto la osservazione di uno psichiatra, uno psicologo e un medico.

È necessaria anche la somministrazione di un mix specifico di farmaci, in base alle necessità della paziente, a seconda che la malattia sia provocata da disturbi mentali o da malattie di tipo organico.

In casi estremi, si ricorre alle cosiddette cure del sonno.  In passato si usavano terapie di elettroshock, ma ormai questo metodo è caduto in disuso. 

Senza dubbio, questa terribile e rara patologia implica un’assistenza completa per la madre che ne soffre. Se pensate di avere alcuni dei sintomi precedentemente descritti o se conoscete qualcuno che ne soffre, non esitate a rivolgervi immediatamente a un professionista.

 


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