5 consigli per aiutare un neonato che non dorme

Abbiamo consultato un esperta per sapere come aiutare un neonato che non dorme a trovare finalmente il sonno. E con lui i suoi genitori!
5 consigli per aiutare un neonato che non dorme
María Alejandra Castro Arbeláez

Scritto e verificato la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 05 settembre, 2018

La maggior parte dei neonati dormono come degli angioletti. Si pensa persino che non sia necessario farli addormentare, ma che siano “programmati” per dormire senza complicazioni. Eppure, non sempre è così facile; alcuni neonati non dormono il tempo di cui hanno bisogno. Per i genitori di un neonato che non dorme, abbiamo stilato alcuni consigli da parte degli esperti.

Può essere frustrante e faticoso il fatto che il bambino non riesca a dormire. Il neonato che non dorme, lo fa per diverse ragioni. Ma di certo non lo fa perché gli piace. Se il bambino non dorme è perché non riesce, anche se in realtà nella maggior parte dei casi è tanto stanco quanto lo siamo noi.

Uno dei nemici principali del riposo per i genitori di un neonato è senza dubbio la mancanza di sonno. Dormire preoccupati perché il bambino stia bene è faticoso, ma che il bambino si svegli varie volte durante la notte è molto peggio.

Nonostante ciò, il neonato si sveglia perché non possiamo insegnargli le nostre abitudini di sonno da un giorno all’altro.

Consigli per aiutare un neonato che non dorme

L’autrice del libro “Gentle Sleep Solutions” (Dolci soluzioni per dormire),  Andrea Grace, afferma che è possibile insegnare a dormire al bambino. Grace ci offre alcune raccomandazioni per aiutare il neonato che non dorme. Di seguito vi mostriamo di cosa si tratta.

Capire che il suo sonno è diverso dal vostro

Neonato che non dorme

Man mano che il neonato cresce, inizia ad adattarsi alle nostre abitudini. Tuttavia, nei suoi primi giorni di vita il suo modo di dormire e prendere sonno è molto diverso da quello degli adulti. Ad esempio, se siamo abituati a non fare il pisolino per non rovinarci il sonno la notte, per il bambino può essere diverso.

Quando si tratta di neonati, magari “abusare” del pisolino può essere un beneficio. Racconta Andrea Grace che, a seconda dell’età del bambino, potrebbero essergli utili alcune ore di sonno durante il giorno perché sia più assonnato verso sera.

Nonostante questo, prima di prendere questa iniziativa, si raccomanda di osservare se al vostro bambino può essere utile questa strategia. Ogni neonato è diverso, inoltre quando sono più grandi il loro ritmo cambia. Un pisolino prolungato può aiutare il bambino a dormire di notte, ma potrebbe non essere così con il vostro bambino.

La soluzione potrebbe essere lasciarlo fare un pisolino la mattina o nelle prime ore del pomeriggio. In modo che sia stanco ma non stressato quando è il momento di dormire, e soprattutto che non si sia appena svegliato dal pisolino.

Lasciarlo dormire nella sua culla

Immaginiamo che questo punto non sarà del tutto approvato dalla maggioranza di voi, ma non parliamo di lasciarlo dormire nella sua culla in un’altra stanza. Per quanto ci possa sembrare crudele, al neonato non succederà nulla se dorme nella sua culla. Per quello la compriamo, no? Evitiamo di farlo addormentare in braccio.

“Se si addormentano in braccio e si svegliano in un posto diverso, questo potrebbe allarmarli.”

-Andrea Grace-

Se vogliamo evitare che i bambini si sveglino di soprassalto durante la notte, è preferibile evitare loro questi shock. Quando si addormenta insieme a noi e poi lo spostiamo, si sveglierà sentendosi insicuro. È normale che si svegli una o più volte durante la notte, ma è opportuno che non svegli in questo modo.

Inoltre, spiega l’esperta, attirare la sua attenzione cantando o leggendo un racconto talvolta lo distoglie dall’intenzione di dormire. Per questo, occorre notare se vediamo il bambino più attivo quando distraiamo il bambino in questo modo. Con alcuni bambini può funzionare, ma magari il nostro bambino potrebbe esserne penalizzato.

Andare da loro se stanno piangendo

Neonato che dorme con la mamma

Non è un’abitudine di molti, ma alcuni genitori credono sia giusto lasciarli piangere da soli finché non si addormentano. L’esperta afferma che questo non è necessario, anzi è doloroso e quasi impossibile da mettere in pratica per la maggior parte dei genitori.

“Se il vostro bambino piange è perché qualcosa lo angoscia, quindi non lasciatelo solo. Se si lamenta un po’ non succede niente, ma se piange in modo disperato smetterà prima se nota la vostra presenza.”

-Andrea Grace-

Grace spiega che qualche piccolo singhiozzo o lamento possiamo lasciarli passare, ma se si sveglia piangendo disperato è necessario andare da lui. Quello che vogliamo evitare è la sua angoscia, tuttavia è anche necessario evitare che i capricci notturni diventino un’abitudine. Lasciate che se la cavi da solo e si calmi in maniera autonoma, sempre che non si tratti di un pianto disperato e non siamo vicino a lui.

Valutate se è positivo per tutti che dorma con voi

Dormire o meno nel nostro letto con il bambino è una decisione personale. Tuttavia, spesso è opportuno osservare se la nostra decisione è positiva per il sonno del piccolo. Magari le nostre abitudini di sonno possono incidere sul bambino se dorme con noi. Ad esempio, se dovete svegliarvi presto è difficile riuscire a fare in modo che lui continui a dormire fino a più tardi senza di voi.

Nemmeno l’esperta raccomanda di farlo venire a letto con noi quando si sveglia, perché così facendo lo stimoliamo a tornare a farlo. È importante che di fronte ai bambini siamo coerenti con le nostre decisioni.

Per aiutare il neonato che non dorme l’ingrediente più importante è la pazienza. Oltre all’amore, è consigliabile avere fermezza nell’applicare le nostre strategie per poter raggiungere l’obiettivo. La raccomandazione è di cercare di fare dei cambiamenti, seguire altre raccomandazioni, chiedere l’aiuto degli esperti o di altre madri.

Non dovete darvi per vinte senza fare di tutto perché il bambino e voi dormiate meglio. È davvero possibile insegnargli a dormire, non disperatevi.


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