Smettere di fare il sonnellino: quando e come?
I genitori si domandano spesso quando è il momento per i bambini di smettere di fare il sonnellino. È importante ricordare che si tratta di una decisione che varia da bimbo a bimbo, che dipende dalla sua età e dalla quantità di attività quotidiana che svolge.
Al di là di queste considerazioni, ci sono certi standard o età medie nel normale processo di crescita infantile, uguali per tutti i bambini. Il sonnellino mattutino e quello pomeridiano rientrano in questo tipo di abitudini. I neonati in genere dormono tra i 5 e i 6 sonnellini al giorno dopo il primo anni di vita. Dai 15 ai 18 mesi fanno due sonnellini brevi. È molto probabile che persino prima di compiere due anni non vogliano più dormire al pomeriggio.
Tuttavia, l’età media per smettere di fare il sonnellino è tra i tre e i quattro anni. Come abbiamo già sottolineato, la necessità di fare il sonnellino varia da bambino a bambino e dipende anche dalla quantità e dalla qualità del sonno notturno.Bisogna tenere presente che un bambino ha bisogno di dormire dalle 12 alle 14 ore al giorno complessive. Quando i bambini dormono meno di 12 ore, è consigliabile che facciano un breve sonnellino dopo il pranzo. Se proprio sono impossibilitati perché magari vanno a scuola o perché sono già in età scolare, è consigliabile che trovino anche solo un momento di riposo per recuperare le energie.
I molti benefici del sonnellino per i bambini
Quali sono i benefici che il bambino ottiene facendo un sonnellino di un paio d’ore?
- Migliora la memoria.
- Lo favorisce moltissimo da un punto di vista psicologico e sociale.
- Stimola l’immaginazione e la creatività.
- Migliora il rendimento scolastico.30
- Tranquillizza e riduce l’irritabilità.
- Aumenta la concentrazione.
- Stimola la crescita.
Quali sono i segnali che indicano che i bambini possono smettere di fare il sonnellino?
Come si fa a sapere quando un bambino è pronto per smettere di fare il sonnellino? I comportamenti descritti di seguito possono essere segnali chiari che i genitori devono riconoscere:
- Se ha difficoltà ad addormentarsi al momento del riposino e, in generale, non sembra stanco. Questo è il classico segnale che fa capire che il bambino sta iniziando la fase di transizione.
- Impiega molto tempo ad addormentarsi quando è ora di dormire.
- Salta il riposino pomeridiano e non presenta alcun effetto collaterale. Non è irritabile, non sembra stanco e non ha problemi ad addormentarsi al sera. Questo è un segnale inequivocabile che è pronto a smettere di fare il riposino al pomeriggio.
“L’età media per smettere di fare il sonnellino è tra i tre e i quattro anni. Bisogna tenere presente che un bambino ha bisogno di dormire dalle 12 alle 14 ore al giorno complessive.”
Consigli per gestire la fase di transizione quando il bambino smette di fare il sonnellino
A mano a mano che il bambino cresce, riuscirà a stare sveglio per più tempo, perché è in grado di gestire il tempo di veglia con maggiore facilità. In alcune occasioni, i bambini piccoli hanno problemi a dormire di notte. I genitori, eliminando il sonnellino pomeridiano, li aiuteranno a ristabilire il sonno notturno.
Non deve essere complicato per il bambino passare dal fare un riposino a non farne neanche uno. In tal senso, non esistono regole definitive sul momento in cui i bambini devono smettere di fare il riposino. Varia da un bambino all’altro, dall’età e dall’attività fisica svolta durante il giorno.
Alcuni bimbi, anche molto piccoli, potrebbero smettere di fare il sonnellino mattutino già dal primo anno e quasi in nessun caso avranno bisogno di fare un altro riposino al pomeriggio. Altri invece possono vivere questa fase di transizione più gradualmente. I bambini in età scolare non fanno il riposino. Se dormono per almeno 12 ore di fila, saranno in condizioni perfette.
L’abitudine del sonnellino non deve essere forzata
Non dobbiamo insistere perché un bambino faccia il sonnellino. Se non vuole, anche se notiamo che sta morendo di sonno, non dobbiamo obbligarlo a dormire. Questo, ovviamente, sempre che il bambino non diventi irritabile e non abbia problemi a prendere sonno la sera.
Dovremmo preoccuparci se il bambino presenta alcuni di questi segnali: si sveglia la mattina con il mal di testa, ha difficoltà ad alzarsi la mattina, dà l’impressione di essere stanco durante la giornata o ha seri problemi di concentrazione nelle attività quotidiane.
È importante ricordare che l’eliminazione del sonnellino deve avvenire in maniera graduale. Deve avvenire sempre tenendo bene a mente le necessità particolari del bambino, affinché il cambiamento non influisca sulla sua salute e sul suo benessere globale.