Co-sleeping: vantaggi e svantaggi

Co-sleeping: vantaggi e svantaggi
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 22 settembre, 2022

Perdita di intimità per i genitori, difficoltà nel conciliare il sonno… e qualche altro svantaggio ancora. Sono molti i genitori del tutto contrari al co-sleeping. Tra i vantaggi, invece, ci sono il fatto che la madre riposa meglio tenendo il bambino accanto a sé e la creazione di legami familiari molto intensi.

Da quando il co-sleeping è diventato un argomento popolare, è sorto un notevole dibattito sui suoi aspetti positivi e negativi. Oggi l’opinione pubblica rimane divisa, tra i genitori che lo praticano e quelli che vi si oppongono.

In principio, la pratica del “lettone” presenta i suoi vantaggi e svantaggi. Questo metodo di convivenza familiare va osservato dal punto di vista del bebè. Il co-sleeping produce qualche beneficio per il piccolo di casa?

Vantaggio: il co-sleeping agevola l’allattamento e, in generale, l’accudimento

Tenere il bebè accanto a sé e assisterlo, e doversi spostare nell’altra camera per poterlo fare non sono la stessa cosa. Per molte madri, dormire con il bebè comporta la possibilità di allattare con maggior comodità nel corso della notte. È un aspetto che risulta molto utile soprattutto durante i primi mesi, ed è del tutto logico che molte donne preferiscano questa dinamica per poter riposare un po’ di più. E un riposo migliore, sia per il bebè che per la madre, è sempre un fatto desiderabile.

Svantaggio: i bambini potrebbero diventare più dipendenti dai loro genitori

Un bambino che cresce dormendo accanto ai suoi genitori si sente più sicuro e protetto. Ciononostante, questo aspetto potrebbe generare difficoltà ai bambini in fasi successive, quando dovranno dormire da soli nella loro camera.

Da questo punto di vista, i piccoli potrebbero sentirsi iperprotetti e dipendenti. La conseguenza potrebbe risultare in alcuni problemi quando arriverà il momento di affrontare le loro paure e adattarsi a uno spazio tutto loro. In ogni caso, i genitori dovranno pensare a come correggere questo genere di carenze o peculiarità.

Alcuni esperti assicurano che il fatto di dormire con i genitori può creare dei problemi al bambino nel conciliare il sonno. Non solamente perché avranno bisogno di più tempo per conciliare un sonno ristoratore, ma perché dormiranno meno e si sveglieranno spesso, nel corso della notte.

Il co-sleeping porta grandi benefici alla salute del bebè e della madre

Vantaggio: il letto matrimoniale porta grandi benefici alla salute del bebè e della madre

Si ritiene che i bambini che dormono accanto alla madre prendano il latte tre volte di più di quelli che dormono in stanze separate. In aggiunta, la vicinanza permetterebbe alla madre di conciliare il sonno con maggior facilità durante le pause notturne.

Per quanto riguarda l’influenza del co-sleeping sul riposo dei bambini non esistono ancora risultati definitivi. Ciononostante, si pensa che questa pratica aiuti a raggiungere con maggior facilità la fase del sonno REM. La rapidità dell’attenzione materna agevolerebbe un facile ritorno al sonno.

Svantaggio: dormire con un bebè nel letto può provocare dei rischi per il bambino

Uno dei problemi del cosiddetto “lettone” consiste nel fatto che i bambini rimangono a metà del materasso. Stando così le cose, sarà sempre presente un qualche rischio di schiacciamento o di asfissia attraverso le lenzuola. Se gli adulti hanno il sonno pesante, il pericolo è ancora maggiore.

Quando il bambino cresce, lo spazio, semplicemente, si riduce. I calci possono risultare sgradevoli per i genitori ed è possibile che compaiano dolori muscolari dovuti a posture sbagliate. Tutto dipenderà dalle abitudini adottate per dormire da ogni membro della famiglia.

Il co-sleeping stimola i vincoli e gli affetti familiari

Vantaggio: il vincolo e l’affetto familiare vengono stimolati

Nella maggior parte dei casi, la pratica del co-sleeping esercita un effetto positivo all’interno delle famiglie, a livello emotivo. Il calore e il contatto sono due elementi che caratterizzano questo metodo di convivenza familiare durante la notte.

Il contatto con la pelle avviene in maniera ripetuta, rendendo più solido il legame dei genitori con il loro figlio. Il bambino si sente integrato e accudito: di conseguenza, viene stimolata la creazione di vincoli molto più stretti. Quando tutta la famiglia dorme unita, quasi sempre l’unità familiare ne ricava dei benefici.

Svantaggio: le coppie perdono intimità e contatto sessuale

In base all’attuale dinamica, nella quale l’attività lavorativa si sviluppa intensamente durante tutta la giornata, la notte è il momento in cui le coppie possono trascorrere dei momenti da sole. Se si dorme con un bebè in mezzo al letto, è normale che l’attività sessuale ne risenta, almeno temporaneamente.

Secondo i detrattori del “lettone”, questa circostanza può generare un allontanamento che può condurre al divorzio. Se è così, questo metodo non risulterebbe molto efficace nell’incentivare l’unione familiare. La perdita di intimità è uno dei punti che provocano maggior rifiuto nei confronti del co-sleeping.


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