Come reagire di fronte alle grida dei bambini

Come reagire di fronte alle grida dei bambini
Pedro González Núñez

Scritto e verificato l'educatore infantile Pedro González Núñez.

Ultimo aggiornamento: 14 marzo, 2023

Quando i neonati hanno bisogno di qualcosa, non potendo camminare o parlare, ricorrono alle grida per richiamare l’attenzione. Ma cosa succede se questo comportamento non scompare dopo i primi mesi di vita? Sappiamo che è piuttosto sgradevole e fastidioso, per questo vi diremo come reagire di fronte alle grida di un bambino.

Le urla sono tra le tipologie di comportamento che innervosiscono di più le persone. Generalmente, ci rendono nervosi, tirano fuori il peggio di noi, ci fanno comportare in maniera aggressiva o addirittura ci paralizzano. Ciò che è certo è che, se non consistono in una richiesta di aiuto, non hanno nessun beneficio.

Le grida non hanno risvolti positivi nemmeno se provengono da un bambino, in forma di capricci. Oltre ad alterare gli adulti, possono provocare anche vergogna e frustrazione nei genitori, in relazione all’ambiente circostante. Ad esempio, quando ci si trova in luoghi pubblici, in famiglia, con amici o estranei.

Prima di capire come comportarsi in queste situazioni, bisogna analizzare le cause che vi sono alla base. Solo così si possono modificare quegli atteggiamenti che sono alla radice del problema.

come reagire alle grida dei bambini

Cause delle grida nei bambini

  • Ottenere subito ciò che vogliono. Se ogni volta che vogliono qualcosa iniziano a gridare e i genitori, o chi per loro, si innervosiscono e danno loro tutto ciò che desiderano per farli smettere, stanno sbagliando. Il piccolo capisce così che urlando può soddisfare tutti i propri desideri, quindi associa le urla a qualcosa di positivo.
  • Emozioni e sentimenti negativi. I bambini non li sanno identificare e tantomeno li sanno incanalare e gestire. A volte, neanche gli adulti sanno come reagire di fronte a queste emozioni. Se i bambini si sentono a disagio, sono nervosi, provano disgusto o si sentono frustrati non sanno come spiegarsi e, per questa ragione, ricorrono alle grida per richiamare l’attenzione.
  • Fase ribelle. È una delle fasi dello sviluppo e, di solito, compare fra i due e i tre anni. In questo periodo, il piccolo inizia ad essere più autonomo, ha scoperto l’ambiente che lo circonda e si sente più sicuro e indipendente. Pertanto, quando si cerca di limitare questa indipendenza, iniziano le grida.

Queste sono le cause più comuni. Tuttavia, potrebbero essercene altre, come problemi psicologici o di salute. In questi casì, però, bisogna rivolgersi agli specialisti. Vediamo quali soluzioni potete adottare per calmare le urla.

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Come reagire alle grida dei bambini

  • Non urlare in casa. È assolutamente fondamentale mantenere la calma e cercare di non alzare la voce in casa. Questo è il miglior esempio che si possa dare a un bambino. Se lui vede che i problemi si risolvono parlando e spiegandone le ragioni, si comporterà nella stessa maniera. Sappiamo che, a volte, la stanchezza, i ritmi quotidiani, i malesseri e i problemi rendono nervosi. Per tale motivo, si reagisce in maniera negativa. La cosa migliore da fare per evitare le urla, sia per gli adulti che per i bambini, è imparare a controllare le emozioni e a gestire lo stress.
  • Non cedere ai ricatti dei bambini. Uno dei modi è spiegare loro con calma che, se gridano, non otterranno ciò che vogliono e che lo avranno soltanto quando smetteranno di gridare.
  • Spiegategli perché non va bene urlare. Fategli degli esempi di persone che gridano per fare in modo che associno l’azione a qualcosa di sgradevole.
  • Aiutateli a identificare le emozioni e i sentimenti, così da imparare a gestirli. Devono capire che non sentirsi a proprio agio è una cosa che succede normalmente a tutti. In questo caso potete indicargli delle soluzioni per farli stare meglio.
  • Fategli i complimenti quando non urlano e chiedono le cose in maniera educata. In questo modo associeranno l’assenza di grida a qualcosa di positivo rafforzando, al tempo stesso, sicurezza e autostima.

Esistono anche altri metodi. Ad esempio, mettergli un dito davanti alla bocca per fare in modo che non urlino, fare in modo che riflettano, ecc. L’importante è che tutto venga attuato con affetto ed empatia e che comprendano che, alzando la voce, non otterranno niente di positivo. Inoltre, come in tutti i processi, ci vuole pazienza, molta pazienza, per calmare le grida di un bambino.


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