Durante l'educazione i giorni sono lunghi e gli anni molto brevi

Durante l'educazione i giorni sono lunghi e gli anni molto brevi
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2021

Durante l’educazione i giorni sono lunghi e le notti eterne, mentre gli anni sono molto brevi. Non sappiamo molto bene come accada, eppure, quasi senza che ce ne rendiamo conto, i nostri piccoli lasciano il nostro grembo per iniziare a camminare. Il nostro corpo non è più il loro rifugio. Tuttavia, il nostro cuore sarà sempre la loro casa, che ogni giorno batterà per loro e la loro felicità.

Gli esperti dicono che la nostra percezione del tempo cambia, mano a mano che cresciamo e diventiamo grandi. Per i bambini, un pomeriggio può essere eterno. Per un adulto, un anno può essere un sospiro. Perché accade tutto ciò? Il semplice fatto di sostenere molte responsabilità e avere una vita con un alto livello di stress spesso fa in modo che, nel nostro cervello, il tempo scorra molto in fretta.

Durante l’educazione si verifica un fenomeno tanto strano quanto contraddittorio. Da una parte, viviamo una di quelle fasi della nostra esistenza nelle quali il “qui e ora” non potrebbe essere più fisico, intenso, emotivo e, a momenti, caotico. Le giornate possono essere molto lunghe. Tuttavia, anche se tutto può risultare complicato, quella felicità fa in modo che anche la percezione del tempo si diluisca come una zolletta di zucchero in un bicchiere d’acqua.

A volte, è sufficiente battere le palpebre, per scoprire che il nostro piccolo ha già iniziato a camminare, a correre, ad andare al bagno da solo e a protestare quando cerchiamo di prenderlo in braccio per dargli un bacio. È come se l’infanzia dei nostri piccoli durasse poco più di un sospiro, e questo a volte ci spaventa, ci dà una certa tristezza… Se in questo momento state sentendo la stessa cosa, siamo certi che queste idee potranno esservi d’aiuto.

L’educazione è difficile, ma è il riflesso del nostro amore

Educazione è difficile, ma è il riflesso del nostro amore

Avete affrontato delle paure che solo voi avete potuto comprendere. La paura di non riuscire a dargli abbastanza latte. Il timore che avesse qualche dolore senza che voi lo sapeste. La preoccupazione di fargli del male se aveste scelto di dormire insieme a lui. La paura di non essere una madre all’altezza del vostro compito, dopo che vi avevano tanto parlato di quanto la maternità e la crescita di un figlio siano complicati.

Tuttavia, adesso, dopo un’infinità di giorni e notti passate a vegliare, vi siete rese conto che tutte quelle paure non hanno fatto che spingervi a superare voi stesse, un giorno dopo l’altro. Le sfide superate sono state così tante che tutte quelle ore passate tra lacrime, inquietudini, biberon, pannolini, termometri e ninna nanne sono diventate i più bei ricordi della vostra vita.

“Come ha fatto il tempo a passare così in fretta, con tutti quei momenti che mi sono sembrati eterni?”. Quest’idea, secondo la quale gli anni trascorrono troppo velocemente, si deve a una sola cosa: la felicità. Quando le cose vanno bene e vediamo che i nostri piccoli sono felici e radiosi, la sensazione di tranquillità ci permette di concepire il tempo con stabilità. Ogni cosa passa in un baleno, perché tutto si trova in equilibrio.

Tuttavia, il vero problema si presenta quando qualcosa non va bene. Molte mamme e papà che hanno passato un momento difficile con i loro figli si saranno accorti che, in quegli istanti, il tempo si ferma. È come una puntina da disegno piantata in un pannello di sughero. Come una porta che non si può chiudere, o la pagina di un libro che non si può voltare. Il dolore, l’inquietudine e la tristezza sono ciò che impedisce al tempo di passare.

Quindi, ricordate: se l’educazione passa in un baleno, è perché va tutto bene. Perché state facendo le cose per bene.

La percezione del tempo durante l'educazione: i bambini crescono in fretta

 

Un giorno, il tuo bambino camminerà più in fretta, e tu dovrai lasciarlo andare…

Lo sappiamo. Il pensiero che il nostro piccolo crescerà e che dovremo lasciarlo andare ci spaventa, ci rende tristi e ci preoccupa. Eppure, è proprio questo lo scopo finale dell’educazione. Dare al mondo bambini autonomi, persone belle, coraggiose, libere, competenti e felici, che possano creare da soli la propria strada.

Tuttavia, non dovete avere paura o anticipare gli eventi. L’ideale è che riusciate sempre ad assaporare il “qui e ora” di questo presente. Un presente nel quale il vostro obiettivo principale consiste nel costruire ricordi incancellabili, gettare delle fondamenta piene di magia, amore e affetto che possano sopravvivere per sempre nella vostra mente e in quella di vostro figlio.

Assaporatelo adesso, finché potete prenderlo in braccio. Apprezzate questi momenti, quando ancora cerca la vostra mano ogni volta che andate a passeggiare. Quando vuole dormire con la mamma. Quando ride a crepapelle se lo baciate e gli fate il solletico. Disegnate nella sua mente momenti indimenticabili, con la vostra vicinanza e il vostro affetto, perché l’amore di oggi sarà la sua ispirazione per il domani.

L’educazione che gli date adesso, fondata sull’attaccamento e un affetto saggio e intuitivo, saranno la luce che presto lo trasformeranno in una persona eccezionale. E, soprattutto, FELICE.


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