Dire no in maniera positiva: come fare?

Dire no in maniera positiva: come fare?
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

È possibile dire no in maniera positiva? Per fortuna, si tratta di una missione più che possibile, e senza che ci sia nemmeno la necessità di pronunciare una negazione. L’aspetto migliore è che, proprio come sostengono gli esperti in materia, con questa pratica i risultati migliori e più numerosi si ottengono con i più piccoli.

Probabilmente vi capiterà di passare giorni interi (serate comprese) a pronunciare questa parola così sgradevole. Questo non solo genera in voi una notevole stanchezza mentale, ma vi fa anche perdere la pazienza e aumentare la frustrazione a livelli del tutto imprevisti.

Il fatto è che, per quanto la ripetiate fino alla nausea, i bambini sembrano non comprendere o non voler capire ciò che viene detto loro. Niente paura: è perfettamente normale. Infatti, se vi consultate con altre madri, potrete constatare che la stessa cosa si ripete in ogni casa.

Inoltre, molte madri si accorgono che, da questa costante negazione volta a esprimere una proibizione, sorge anche un’altra situazione. I bambini iniziano a dire “no” a tutto. Proprio per questo, una buona strategia consiste nell’esprimere questo stesso significato in maniera positiva. Dire no in maniera positiva vi renderà la vita più semplice e vi aiuterà a far capire i divieti ai vostri figli.

Perché dire no in maniera positiva?

“Non salire sullo scivolo”“Non picchiare tuo fratello”“Non correre per i corridoi”. L’infanzia è ricca di questo genere di espressioni. Le sentiamo insistentemente in casa, da parte di genitori, ma anche in istituti educativi e centri sportivi o culturali che ospitano bambini.

Dire no in maniera positiva rende più costruttiva la relazione col bambino

Forse una maniera più adeguata di dare questi ordini potrebbe essere, per esempio: “Se sali da solo su quello scivolo, puoi farti male”, oppure “Prenditi cura di tuo fratello, altrimenti non vorrà più giocare con te”. Sicuramente molti di voi si staranno domandando qual è la differenza in questi “semplici eufemismi”.

L’educazione non è la preparazione per la vita; l’educazione è la vita stessa.

-John Dewey-

La differenza è grande. Quando ripetete la parola “no”, trasmettete al piccolo un messaggio negativo. Non si tratta semplicemente di assumere un atteggiamento contrario, approvando e accettando tutto. Al contrario, significa cercare in ogni momento di proteggere e porre dei limiti, ma in maniera positiva.

Certo, nell’educazione di un bambino dovrebbe esistere un equilibrio logico tra i sì e i no, in materia di decisioni. Naturalmente, non si tratta di decisioni prese arbitrariamente, ma con criterio e buon senso. Dire no in maniera positiva permette di far comprendere ai bambini le ragioni delle norme che vengono loro proposte, non imposte.

Quindi, è importante dire “no” in maniera positiva. Contribuirete così a sviluppare in loro la coscienza e la responsabilità dei loro atti e delle conseguenze che ne derivano. Inoltre, promuoverete l’autonomia e l’indipendenza del bambino, con un conseguente miglioramento dell’autostima.

In maniera positiva: come dire no?

Se desiderate raggiungere quella tanto sospirata armonia casalinga, eccovi i consigli migliori per poterlo fare. Vi accorgerete che, oltre a fare in modo che i ragazzi esplorino le loro capacità e sfruttino il loro potenziale, eviterete anche quei tanto temuti capricci che ci fanno impazzire.

Dire no in maniera positiva rende il bambino più responsabile

Iniziate a lavorare sul linguaggio e a esplorare le diverse maniere di comunicare. Tenete da parte quel “no”, così duro ed eccessivo, per i casi più estremi, e applicate i seguenti consigli che vi assicureranno con successo l’attuazione delle regole in maniera positiva. Prendete nota di ciò che sarà la vostra salvezza, in materia di educazione!

  • Offrite sempre un’alternativa. Una buona idea consiste nel fornire una scelta, invece di limitarsi a una proibizione.
  • Spiegate che cosa potrebbe accadere se il bambino non abbandona il suo comportamento. Deve comprendere le conseguenze che derivano dalla sua azione.
  • Rimandare la richiesta. Se, per esempio, vostro figlio vuole giocare con voi, ma siete occupati, spiegateglielo. Poi ditegli che lo farete in un altro momento e, naturalmente, soddisfate questo impegno.
  • Sviluppate le regole della casa e le ragioni per cui sono state stabilite. Non rifiutatevi in maniera dittatoriale di lasciargli mangiare dolci o guardare la televisione tutto il giorno. Spiegate i motivi per cui devono ridurne il consumo e assicuratevi che comprendano e rispettino questi limiti.
  • Come vedete, dire “no” in maniera positiva è non solo possibile, ma anche semplice. Il segreto consiste in un cambio di atteggiamento da parte nostra, che, naturalmente, presuppone una dose maggiore di pazienza e una comunicazione che sia funzionale alla nostra missione. Provateci e ne rimarrete sorpresi!

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