Da coppia a famiglia: come incide l'arrivo del bambino
Da coppia a famiglia: l’arrivo di un bambino influisce più livelli. Si vive con grande soddisfazione, ma tutto sembra sempre richiedere impegno e fatica. È vero che non si è mai pronti al 100%, ma è anche vero che prepararsi serve e parecchio. Vediamo perché.
L’altra faccia dell’arrivo di un bambino
Tutti immaginano il lato positivo dell’avere un figlio: la gioia di diventare genitori, la tenerezza che ispira un bambino, la scoperta di un nuovo modo di amare, finora sconosciuto e insospettabile.
Tuttavia, non si parla molto dell’altra faccia della medaglia, poiché ci sono ancora molti tabù sull’essere genitori.
Molte persone possono persino accusare una donna di essere una cattiva madre perché osa dire ad alta voce che vorrebbe restituire suo figlio dopo aver trascorso diversi giorni senza dormire o senza poter andare in bagno facilmente. C’è anche chi pensa che una madre esageri quando si lamenta di cambiare i pannolini più di 5 volte al giorno.
L’esperienza dell’arrivo di un bambino in una famiglia è estenuante e ogni persona assimila il cambiamento in un modo tutto suo. A questo si aggiunge la sfida di prendersi cura della coppia.
Quindi cosa possiamo fare?
In primo luogo, dobbiamo accettare il cambiamento, poiché negarlo e cercare di mantenere tutto come prima ci lascia senza risorse per affrontare una nuova situazione. L’accettazione ci permette di acquisire nuove competenze e abilità e ci aiuta ad allineare le aspettative.
Accettare l’arrivo del bambino richiede tempo e la gravidanza è un buon momento per prepararsi. Parlare di come organizzarsi dopo la nascita aiuta ad alleviare il fardello e a rendere più semplice il passaggio alla vita da genitori.
È importante capire che per i genitori questa nuova sfida sarà più o meno difficile da affrontare, a seconda della dinamica precedente che la coppia ha avuto.
I principali elementi che favoriscono il successo in tal senso sono la comunicazione, l’affetto, la fiducia, il sostegno reciproco, oltre alla capacità di risolvere i problemi. Al contrario, la coppia ermetica, che non comunica o aspetta di “esplodere” per affrontare ciò che dà fastidio, ha scarse probabilità di successo.
È vero che l’arrivo di un bambino in famiglia non è cosa da poco, ma non bisogna addossare al nuovo arrivato la responsabilità delle insicurezze di coppia che esistevano già. Ciascuno deve assumersi la responsabilità di ciò che fa e non proiettare sugli altri le proprie frustrazioni.
Da coppia a famiglia: alcuni pratici consigli prima dell’arrivo di un bebè
Ecco alcuni suggerimenti da attuare dopo essere diventati genitori per la prima volta:
Continuate a dialogare
È importante trovare un momento della giornata per parlare, condividere con l’altro ciò che ci accade, le nostre emozioni, paure, insicurezze e, inoltre, fornire supporto reciproco. Non c’è bisogno di lunghi discorsi, a volte solo pochi minuti tra adulti sono sufficienti.
Da coppia a famiglia: ripianificate
È importante essere flessibili e capire che ogni cosa ha il suo tempo, in modo da adattare le aspettative ad ogni tappa che vivremo.
Forse non c’è più tanto tempo a disposizione, ma non dovete uscire per forza a cena a lume di candela per passare un po’ di tempo in coppia. Mentre il bambino dorme, una colazione a letto diventa l’appuntamento perfetto.
Oltre a questo, il consiglio è organizzarsi in modo che ognuno abbia un po’ di tempo libero per sè.
Imparate a chiedere aiuto
L’arrivo di un bambino è una sfida per chiunque e ci connette con la nostra infanzia e con le nostre stesse paure. Pertanto, non è il momento di credere di essere onnipotenti e di poter fare tutto da soli.
In questa fase, non c’è niente di meglio che imparare a chiedere e accettare aiuto. Naturalmente, entrambe le parti devono essere coinvolte nella genitorialità e condividere le responsabilità.
Trasformate rimproveri e ripicche in desideri e progetti
Molte volte diciamo frasi del tipo: “non fai più (una cosa del genere) come prima” e ci concentriamo sulla mancanza. D’altra parte, oltre a sentire un rimprovero, si aggiunge un onere.
Anziché fare così, è importante scommettere su qualcosa di più positivo, che incoraggi l’altro a connettersi con il buon ricordo: “ti ricordi quando… Appena possiamo, lo ripetiamo!” oppure “Mi è piaciuto molto quando…”.
Supportatevi a vicenda ed empatizzate l’uno con l’altro
Entrambi i membri della coppia sono coinvolti nel cambiamento, ma c’è una responsabilità enorme che ricade sulla madre. È la donna che vede il proprio corpo trasformarsi, che vive una rivoluzione ormonale e dalla quale il bambino arriva a dipendere per gran parte della giornata.
Un atteggiamento di comprensione è fondamentale ed è persino essenziale rafforzare ed evidenziare i tuoi sforzi : “lo fai molto bene” o “Sono orgoglioso di come lo porti avanti “.
Mettersi in gioco richiede anche di conoscere i cambiamenti che la partner affronta in gravidanza, durante l’allattamento e dopo il parto. E, naturalmente, è necessario evitare commenti riferiti al corpo della donna, al suo aspetto o alle sue cure.
Da coppia a famiglia: un messaggio
È importante sapere che tutto accade e che tutto ha un tempo e che anche le notti insonni, con il pianto permanente come musica di sottofondo, passano anch’esse.
Man mano che quel bambino cresce, ci sarà di nuovo più spazio per prendersi cura della coppia e a vivere insieme altre (e nuove) esperienze. È importante calmare le ansie, imparare a gestire la frustrazione generata dai cambiamenti e godersi quella nuova famiglia.
Riconoscere che l’arrivo di un bambino implica una rivoluzione allevia anche la pressione di voler (o dover) fare tutto bene e perfettamente.
E se infine, la sfida di smettere di essere in due e diventare tre è molto difficile per una coppia, è necessario aprirsi e riconoscerla, anche quando comporta molto dolore e frustrazione. In questo senso, la terapia di coppia può essere di grande aiuto.
Ma soprattutto è importante non prendere i propri figli in ostaggio o farne il capro espiatorio di una relazione che non funziona. A volte una separazione è la cosa migliore per l’intero nucleo familiare. Parlare usando le giuste parole e con rispetto è la cosa più salutare da fare.
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