Paura di partorire: che cosa fare per affrontarla

Paura di partorire: che cosa fare per affrontarla
Nelton Ramos

Revisionato e approvato da il dottore Nelton Ramos.

Ultimo aggiornamento: 04 gennaio, 2023

Il momento si avvicina. La paura di partorire vi ha accompagnato durante tutta la gravidanza, ma adesso diventa più intensa e reale. Non preoccupatevi: sappiamo di che cosa si tratta e vogliamo aiutarvi ad affrontarla.

La paura di partorire è condivisa da quasi tutte le donne in gravidanza. Nel caso delle primipare, la paura continua ad aumentare a causa dell’incertezza su ciò che avverrà. Quando affrontate per la prima volta questa incredibile esperienza, è molto facile che la vostra testa sia piena di pensieri che alimentano la vostra paura.

Perché ho paura di partorire?

Sono molte le ragioni per le quali quel momento è così atteso e, allo stesso tempo, temuto. Vediamone alcune:

  • Paura del dolore. Non si può negare. Il parto fa male. E tanto. Certo, nessuno è in grado di negare che, nel momento in cui il vostro bebè sarà pronto a uscire, il vostro corpo attraverserà dei cambiamenti eroici per agevolare la sua nascita. E questi cambiamenti faranno male.
  • Paura dell’ignoto. Non sapere che cosa fare, che cosa accadrà, quali passi bisogna seguire… tutto ciò produce incertezza e, di conseguenza, paura.
La paura di partorire si presenta per molte ragioni. Tra queste, la paura di ciò che non conosciamo
  • Paura delle complicazioni. Di certo penserete che possa accadere qualcosa che rende difficile il parto. Il pensiero che qualcosa vada male, oppure che non si svolga normalmente o con rapidità, spaventa.
  • Paura che accada qualcosa al vostro bebè. Non è sufficiente pensarci durante tutta la gravidanza: nell’ultima tappa del processo, questa paura aumenta. Il timore che al bebè possa accadere qualcosa vi può letteralmente tenere sveglia per notti intere.
  • Paura che accada qualcosa a voi. “E se capita qualcosa a me? Che cosa farà il mio bebè?”. Il parto è qualcosa per il quale siamo biologicamente preparate, ma nessuno ci garantisce che sia sicuro e non comporti alcun pericolo, perché, di fatto, rimane un evento incredibilmente meraviglioso e complesso.
  • Paura di non sapere che cosa fare con il bebè. Portarlo dentro la pancia è facile: in pratica, non avete bisogno di fare niente. Non sapete, però, se, dopo che sarà uscito, sarete in grado di comportarvi da madre.

Come affrontare la paura di partorire

Cose che non dovete fare:

“Mi hanno detto che ci sono donne che stanno malissimo. Sicuramente succederà anche a me”. Se doveste credere a tutto ciò che vi raccontano, sarebbe impossibile fare qualunque cosa. La vostra storia sarà unicamente ed esclusivamente vostra.

“E se…”. Gli “e se…” sono maniere di opprimere noi stessi con ciò che non è accaduto, che non ha motivo di accadere e che, anche nel caso in cui dovesse accadere, non sarebbe di alcun aiuto essersene preoccupati in anticipo. L’incertezza genera paura.

“Non riuscirò a sopportare il dolore”. Si tratta di un dolore che non conoscete. Quindi, è difficile che sappiate già se riuscirete o no a sopportarlo. Sottovalutare voi stessa al riguardo non farà che aumentare la vostra paura, perché si tratta di qualcosa che non potrete in alcun modo evitare. Inoltre, ricordatevi che la medicina ci offre molti strumenti per alleviare il dolore del parto, dall’ossido nitroso all’epidurale. Non dovete soffrire per forza!

“Non sarò una brava madre”. Forse non sarete la madre perfetta, ma essere una brava madre è una cosa più istintiva di quanto crediate. Dubitare delle vostre capacità aumenterà la vostra insicurezza e, di conseguenza, la vostra paura.

Il timore di non essere una brava madre può portare alla paura di partorire

Cose che dovete fare:

Frequentate i corsi di preparazione al parto. Lì vi spiegheranno, passo dopo passo, che cosa accadrà. Potrete presentare tutti i vostri dubbi e riceverete i migliori consigli per agevolare il parto, utili per voi e il vostro bebè.

Parlate apertamente delle vostre paure. In questo modo ridurrete il livello della vostra ansia e sentirete di potervi appoggiare alle persone che vi circondano. La cosa ideale è che parliate con il vostro partner, gli amici o qualcuno che abbia già vissuto ciò che state passando.

Preparate tutto per l’arrivo del bebè, con tutto il vostro entusiasmo. Invece di preoccuparvi di tutti gli aspetti del parto che ignorate e vi spaventano, pensate a tutto ciò che verrà dopo. Trovate piacere nell’immaginare il modo in cui la vostra vita cambierà in meglio, entro qualche giorno.

Inoltre, ricordate sempre che i medici che vi accompagneranno durante il parto sono lì per aiutare voi e il vostro bebè. In nessun momento del parto resterete da sola. Saranno presenti dei professionisti pronti a guidarvi e aiutarvi: loro sapranno perfettamente come comportarsi, per fare in modo che voi e il vostro bebè vi incontriate al più presto.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Hofberg K, Brockington I. Tocophobia: an unreasoning dread of childbirth. A series of 26 cases. Br J Psychiatry 2000; 176: 83–5.
  • Roland-Price, A; Chamberlain, Z. Managment of tocophobic women. Preconceptional Medicine. [Online].
  • Sánchez, E. (2019). Quiero ser madre, pero tengo miedo. La mente es maravillosa. [En línea].

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.