Anemia sideropenica durante la gravidanza

In questo articolo vi daremo alcuni consigli per evitare la carenza di ferro durante la gravidanza.
Anemia sideropenica durante la gravidanza

Ultimo aggiornamento: 14 agosto, 2019

L’anemia sideropenica durante la gravidanza è una delle patologie che si verificano con maggiore frequenza. È dunque necessario seguire alcune linee guida per prevenirla.

In questo articolo, vi parliamo di tutto quello che c’è da sapere sull’anemia sideropenica durante la gravidanza.

Cos’è l’anemia sideropenica?

L’anemia sideropenica è una patologia caratterizzata dalla diminuzione della concentrazione di emoglobina (Hb) nel sangue. Questa è una proteina presente nei globuli rossi, attraverso la quale, durante una fase successiva, l’ossigeno viene trasportato ai diversi tessuti del corpo.

Esistono diversi tipi di anemia, la più frequente durante la gravidanza è quella determinata da carenza di ferro, nota come anemia sideropenica.

Durante la gravidanza si verifica un aumento del fabbisogno di ferro, quindi è necessario aumentare le riserve corporee della madre. L’obiettivo principale è evitare la carenza di questo oligoelemento e le complicazioni che ne derivano.

I parametri che definiscono l’anemia sideropenica

Per quanto riguarda gli indicatori biochimici, l’anemia sideropenica durante la gravidanza viene presa in considerazione quando la concentrazione di emoglobina è inferiore a 11,0 g / dl durante il primo e il terzo trimestre o inferiore a 10,5 g / dl durante il secondo trimestre.

Donna incinta sorridente

È comune soffrire di anemia sideropenica durante la gravidanza?

Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), il 41,8% delle donne in gravidanza nel mondo soffre di qualche forma di anemia. Si può affermare che l’anemia sideropenica è la carenza nutrizionale più frequente tra le donne in attesa.

In Europa, si stima che la prevalenza sia del 25,1% e, in particolare, in Italia, del 17,6%. Tuttavia, le cifre e le conseguenze derivate da questa patologia sono peggiori se parliamo del continente africano, dove più della metà delle donne (57%) ne soffre.

Questa mappa pubblicata dall’OMS mostra con totale chiarezza la distribuzione e la prevalenza di anemia in tutto il mondo.

Quali conseguenze può avere?

Bisogna tenere a mente che la carenza di ferro durante la gravidanza viene spesso associata a complicazioni quali parto prematuro, basso peso alla nascita, ridotto sviluppo fisico e neurologico dei neonati, malattie infettive e aumento della mortalità perinatale.

Purtroppo, una forte anemia sideorpenica durante la gravidanza potrebbe portare a risvolti negativi come parto prematuro, preeclampsia o alterazioni neurologiche fetali. È molto importante, dunque, non assumere degli integratori senza la supervisione di un professionista.

Come prevenire l’anemia sideropenica?

La prevenzione è sicuramente il modo più efficace e semplice per prevenire l’anemia sideropenica durante la gravidanza. Un’adeguata alimentazione pre-gravidanza può aiutare non solo a prevenirne l’insorgenza, ma può anche favorire la formazione di nuovi depositi di ferro nell’organismo della futura madre.

A tale scopo, è fondamentale includere cibi ricchi di ferro nella propria dieta, come quelli che vi proponiamo qui di seguito, allo scopo di consentire un’adeguata assunzione e assimilazione del ferro nell’organismo.

Consigli nutrizionali

1. Aumentare l’assunzione di alimenti ricchi di ferro, come i seguenti:

  • Molluschi: vongole, telline, cozze…
  • Pesce.
  • Uova.
  • Verdure a foglia verde: spinaci, bietole…
  • Noci: pistacchi.
  • Semi: semi di girasole.

Legumi: lenticchie.

Lenticchie contro l'anemia sideropenica durante la gravidanza

2. Mangiare cibi ricchi di vitamina C. Questa vitamina favorisce l’assorbimento del ferro, aumentandone la biodisponibilità. Tra gli alimenti con alte concentrazioni di vitamina C troviamo:

  • Frutta: ribes nero, kiwi, cachi, fragole, agrumi…
  • Verdure: peperoni, broccoli, patate dolci…

3. Non bere caffè, tè e cioccolata fino a 1 ora dopo aver mangiato. Alcuni composti di questi alimenti interferiscono con l’assorbimento del ferro, quindi si consiglia di mantenerne il consumo lontano dai pasti principali.

4. Evitare l’assunzione di integratori di calcio fino a dopo 2 ore dai pasti principali. Il calcio, essenziale per la formazione ossea, può ostacolare l’assorbimento del ferro. Per questo motivo, le donne che assumono integratori, dovrebbero farlo 2 ore prima o dopo aver mangiato.

Per concludere, vale la pena sottolineare l’importanza che il cibo ha sullo stato di salute della madre e del nascituro. Per questo motivo, è fondamentale insistere sull’importanza di mangiare cibi di qualità che permettano di godere della gravidanza e della maternità correndo il minor rischio di complicazioni possibili.


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