Toxoplasmosi e alimenti proibiti durante la gravidanza

La pericolosità che hanno alcune patologie che la futura mamma può contrarre durante la gravidanza risiede nel rischio di contagiare il feto. Tra queste patologie c'è la toxoplasmosi, legata soprattutto all'alimentazione.
Toxoplasmosi e alimenti proibiti durante la gravidanza

Ultimo aggiornamento: 24 dicembre, 2018

Ci sono infezioni importanti che possono colpire le future mamme durante la gravidanza. Alcune di queste possono essere trasmesse al feto senza manifestarsi e avere degli effetti importanti. In questo articolo parleremo della toxoplasmosi e degli alimenti proibiti durante la gravidanza.

La toxoplasmosi è una malattia causata da un parassita: il toxoplasma gondii. Questo è molto comune e non genera altri problemi; tuttavia, tramite un’infezione della placenta, può passare al futuro bambino.

In questo senso, l’attenzione all’alimentazione può essere fondamentale per la prevenzione di questa patologia. Per iniziare, scopriamo gli effetti che la toxoplasmosi può avere sul feto.

Effetti della toxoplasmosi sul feto e sul neonato

I neonati colpiti possono, inizialmente, nascere prematuramente e con un basso peso alla nascita. Questa malattia può anche lasciare cicatrici sulla retina e dare itterizia; a uno sguardo esterno, questo si può notare da un colorito giallastro della pelle. Tuttavia, tutte queste sono manifestazioni lievi.

Dall’altro lato, esistono altri effetti più gravi, come l’idrocefalia, nella quale il piccolo accumula liquidi nel cervello. Questo porta, a sua volta, ad un aumento della grandezza della testa e a costanti cefalee. Inoltre, alcuni neonati possono soffrire di corioretinite, un disturbo che colpisce gli occhi.

Nel peggiore dei casi, questa infezione può portare a una condizione molto pericolosa chiamata eritroblastosi. In questa, avviene che la madre produce anticorpi che attaccano i globuli rossi del feto. Come conseguenza, ci sarà un forte rischio di morte perinatale.

Bisogna sottolineare che il maggior rischio lo corrono i feti contagiati durante il primo trimestre della gravidanza. È in questa fase che la trasmissione dell’infezione può essere letale per il futuro neonato.

Sushi

Toxoplasmosi e alimenti proibiti: attenzione alla carne

Tutti gli animali che si nutrono di erba che è stata contaminata da feci di gatto sono portatori. Per questo, la sola manipolazione di carni crude può portare alla trasmissione dell’infezione nelle madri.

Per evitare ogni rischio, si raccomanda sempre di consumare carni ben cotte. Molti specialisti si affidano al processo del congelamento per evitare la proliferazione del parassita in carne e insaccati. Ad ogni modo, tra tutti gli animali, il maiale è quello più rischioso se ne viene consumata la carne.

Tuttavia, non sono solo gli alimenti derivati dalla carne ad avere questo problema. Anche le verdure, la frutta e gli ortaggi possono essere contaminati. Quindi, questi prodotti devono essere lavati con molta cura, soprattutto se vengono consumati crudi.

Altri alimenti a rischio sono i frutti di mare, il pesce, formaggi e latti non pastorizzati e il caffè. Nel caso di pesce e frutti di mare, è necessario lavarli molto bene e cucinarli in modo adeguato.

La toxoplasmosi è una malattia causata da un parassita: il toxoplasma gondii. L’attenzione all’alimentazione può essere fondamentale per la prevenzione di questa patologia.”

Consigli per evitare la toxoplasmosi

Un’ottima raccomandazione è lasciare da parte i ristoranti di sushi per i primi mesi della gravidanza. Riguardo al pesce, si consiglia di consumarlo ben pulito e senza interiora. È consigliabile anche evitare di mangiare gli insaccati e, quando lo si fa, di congelarli sempre prima di consumarli.

I rischi derivanti dall’infezione si presentano persino quando le future madri manipolano solamente la carne cruda. Per questo, bisogna lavare molto accuratamente le mani prima, durante e dopo la preparazione dei pasti.

Anche la manipolazione di terra o il contatto con l’erba possono portare con sé certi rischi. In questo senso, la pulizia costante delle mani e del viso acquisisce grande importanza durante il primo trimestre di gravidanza; un sapone antibatterico sarà di grande aiuto.

Allo stesso modo, se ci sono dei gatti in casa, sarà conveniente avere il consulto di un veterinario per verificare che l’animale non sia portatore. In realtà, però, i gatti domestici che assumono alimenti secchi o in scatola hanno poche probabilità di essere portatori di questo parassita.

Carne ben cotta

Come può una donna in gravidanza scoprire se ha la toxoplasmosi?

Semplicemente, esiste un test medico che permette di sapere se una donna in gravidanza è stata infettata. Questo è un esame del sangue chiamato toxo test e viene richiesto dalla maggior parte dei ginecologi.

Le donne che lo effettuano hanno tre possibili risultati. Se compaiono anticorpi IgG e IgM negativi significa che la donna non è portatrice e non lo ha mai avuto in precedenza. Se il risultato indica IgG positive e IgM negative è perché la futura mamma ha contratto il parassita in passato e ora è già immune.

L’ultimo caso è se la donna in gravidanza è diagnosticata di IgG negative e IgM positive, che significa che il processo infettivo è in corso. In questo caso, si effettuano degli altri test per conoscere da quando è presente l’infezione e la sua portata.


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