Traumi multipli in gravidanza: quali rischi?

L'associazione tra traumi multipli e gravidanza si fa più frequente a causa dei cambiamenti nell'attività lavorativa delle donne gravide e dei loro movimenti. Scoprite di più sui traumi multipli e la gravidanza, leggendo questo articolo.
Traumi multipli in gravidanza: quali rischi?
Miriam Barriga Sánchez

Scritto e verificato l'infermiera Miriam Barriga Sánchez.

Ultimo aggiornamento: 03 marzo, 2023

L’associazione tra traumi multipli e gravidanza è sempre più frequente, a causa dell’intensificazione dell’attività lavorativa delle donne che affrontano una gravidanza; inoltre sono sempre di più le donne che continuano a lavorare fino alla fine della gestazione e quelle che usano quotidianamente l’auto per gli spostamenti.

La combinazione di questi fattori ha provocato un aumento dei traumi ostetrici e della morbi-mortalità della donna in gravidanza e del feto.

La donna gravida presenta, infatti, delle caratteristiche fisiche e fisiologiche diverse da quelle della donna non in gravidanza, ed è importante conoscerle per affrontare i traumi multipli in gravidanza nel modo migliore possibile.

Traumi multipli in gravidanza

I traumatismi sono diventati la principale causa di morte non ostetrica in gravidanza; e nell’ambito del binomio madre-feto, quest’ultimo può subire danni sia causati dal trauma stesso che derivati dallo stato di salute della madre.

I cambiamenti anatomici e fisiologici che si verificano nella donna durante la gravidanza sono in grado di modificare la risposta del suo organismo in caso di trauma. Di conseguenza, gli effetti di un trauma in gravidanza saranno condizionati dai seguenti fattori:

  • Età gestionale.
  • Tipologia e gravità del trauma.
  • Alterazioni prodotte sulla fisiologia feto-placentaria.

È fondamentale concentrare le attenzioni iniziali sulla madre in modo che una volta stabilizzata la madre, si possa prestare assistenza al feto.

Traumi multipli in gravidanza

Sistema cardiovascolare

A causa dei cambiamenti che si verificano in gravidanza, la donna gravida presenta un aumento del flusso sanguigno, il che rende indispensabile tenere sotto controllo qualunque emorragia della madre possa presentarsi a seguito del trauma.

Questo aumento del volume sanguigno fa sì che – in caso di emorragia – per la madre ci voglia più tempo per entrare in shock. L’ossigenazione del feto verrebbe compromessa molto prima. Per questo motivo, sebbene la perdita di sangue non sempre influire sullo stato di salute della madre, bisogna intervenire rapidamente.

Organi perineali

È importante anche esplorare le possibili lesioni alla vagina, al perineo e al retto, a seguito del traumatismo, visto che questo potrebbe essere indice di danni alle strutture ginecologiche-ostetriche.

Rianimazione cardiopolmonare (RCP)

Per quanto riguarda praticare una RCP sulla donna in gravidanza, è in atto un dibattito sul momento in cui eseguire un casareo d’urgenza, nel caso in cui non ci sia reazione dopo le manovre: se dopo un certo arco di tempo fissato le manovre di RCP oppure mentre queste vengono eseguite?

Per prendere delle decisioni, bisogna tenere conto di altri fattori, come la viabilità fetale (feto a più di 24 settimane di gestazione), lo stato di salute della madre…

Trauma penetrante

L’aumento delle dimensioni dell’utero in gravidanza fa sì che gli organi addominali si spostino, aumentando così il rischio di danni all’utero e riducendo il rischio di danno per altre viscere.

Traumi multipli e gravidanza: lesioni specifiche della gestante

Ci sono determinati tipi di lesioni che possono presentarti unicamente quando coincidono trauma multiplo e gravidanza:

Trauma uterino

Un colpo all’altezza dell’utero può persino provocare lo strappo del muscolo uterino (miometrio) e del resto dei suoi strati, causando una situazione di emergenza per la madre e per il feto.

La rottura uterina può essere totale o parziale e, solitamente, è accompagnata da questi segnali e sintomi:

  • Bradicardia fetale (il ritmo cardiaco del feto diminuisce).
  • Dolore addominale.
  • Riduzione o cessazione delle contrazioni (se ce ne fossero).
  • Tachicardia o ipotensione materna, a causa della perdita di sangue.
  • Emorragia vaginale.
  • Ematuria (sangue nelle urine).
  • Aumento della presentazione fetale o di parti del feto facilmente palpabili, se il feto viene espulso dalla cavità addominale.

Il trattamento nel caso di una rottura uterina si concentra sulla stabilizzazione e sull’anestesia della madre, e sulla chirurgia (laparotomia) finalizzata all’estrazione del feto.

Donna gravida sul divano

Contrazioni uterine

Le contrazioni uterine possono presentarsi prima del momento del parto: a seguito di un trauma, dinnanzi a situazioni stressanti, in caso di disidratazione… È il problema ostetrico più comune tra quelli causati dai traumi.

In base alla condizione di salute della donna e del feto (sacca amniotica integra o meno, settimane di gestazione, condizione fetale e materna), esistono diverse manovre adatte, di caso in caso, a ogni situazione:

  • Monitorizzazione materna e fetale.
  • Somministrazione di farmaco tocolitico (per bloccare le contrazioni).
  • Permettere che il parto abbia luogo.
  • Atteggiamento d’attesa.

Distacco della placenta

A causa di un trauma in gravidanza, potrebbe verificarsi anche un distacco prematuro della placenta normoinserita. Consiste nel distacco totale o parziale della placenta dinnanzi all’espulsione fetale in una gravidanza di oltre 20 settimane.

Questa situazione è una questione di vita o di morte, visto che la placenta è l’organo che ossigena e nutre il feto e che se si distacca del tutto, non apporta più sangue al feto.

Alcuni dei segnali e dei sintomi che possono comparire sono:

Il trattamento in questa situazione si concentra sulla stabilizzazione della madre e sull’estrazione del feto (tramite cesareo o tramite parto vaginale).

Emorragia feto-materna

Il passaggio del sangue fetale alla circolazione della madre è più comune nelle donne che hanno subito un trauma. Le conseguenze di questa emorragia sono associate all’intensità della stessa e possono essere:

  • Sensibilizzazione Rh in madri con Rh – e feto con Rh +.
  • Aritmie.
  • Anemia.
  • Morte fetale per eccesso di perdita di sangue.

Per evitare la sensibilizzazione Rh, a tutte le donne con Rh – verrà somministrata preventivamente immunoglobina Rh. Allo stesso tempo, verrà valutato lo stato di salute materno e fetale, in modo da valutare la procedura successiva.

Rottura prematura delle membrane

Consiste nella rottura del sacco amniotico prima che il travaglio spontaneo abbia inizio. Vanno valutati i seguenti fattori per determinare la procedura da seguire:

  • Settimane di gestazione e maturità fetale.
  • Quantità di liquido amniotico perso.
  • Rischio di infezione.
  • Caratteristiche del liquido amniotico.
Coppia felice

Traumi multipli in gravidanza: lesioni fetali

Nel trauma che si verifica durante la gravidanza, anche la salute del feto è soggetta a rischio. Uno dei problemi che il feto può presentare, oltre a quelli precedentemente esposti, è il rischio di sofferenza fetale

Le conseguenze dei traumi sul feto sono dovute all’alterazione dell’ossigenazione e alla perfusione della placenta. La sofferenza fetale viene diagnosticata mediante monitorizzazione esterna, e i suoi sintomi sono:

  • Alterazioni nella variabilità della frequenza cardiaca fetale.
  • Decelerazioni fetali dopo le contrazioni uterine.

In merito ai traumi multipli in gravidanza, ricordate…

Ogni situazione va valutata di caso in caso, e, a seconda della condizione di salute della madre e del feto, verranno attuate determinate misure piuttosto che altre.


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