Mamma, grazie per non essere stata mia amica

Mamma, grazie per non essere stata mia amica
María Alejandra Castro Arbeláez

Scritto e verificato la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 22 febbraio, 2018

Mamma, grazie per non essere mai stata la mia migliore amica. Non sai che grande favore mi hai fatto. Grazie a te sono come sono e non potresti aver fatto di meglio. Dimentica coloro che dicono di voler essere amici dei figli. Non sanno che tremendo errore commettono.

Una madre deve imporre dei limiti. Hai sempre voluto il meglio per me, anche se a volte non ero d’accordo. In alcune occasioni ho pensato perfino che lo facessi per infastidirmi, ma sbagliavo. Tutto ciò che hai fatto, lo hai fatto con amore. Hai cresciuto una figlia forte, che sa farsi valere e che oggi è orgogliosa di sua madre. Per questo, grazie.

Grazie per esserci stata quando le cose andavano male

Ricordo che, quando ero piccola, non avevo molti amici. Ero molto timida e gli altri bambini mi prendevano in giro a causa del mio aspetto. Tu sei stata la prima a dirmi di non farci caso. Non avevano motivo di deridermi.

Mi hai detto che ero brava e speciale e che non valeva la pena stare male per qualcuno che provoca dolore agli altri intenzionalmente. Grazie per tutte le sere in cui mi hai letto un racconto prima di dormire. Non ti sei mai dimenticata di dirmi quanto mi amavi.

Il tuo appoggio era tale che un giorno ti ho detto che eri la mia migliore amica. Ma tu mi hai risposto che non potevi esserlo. Potevi fare di meglio, potevi essere mia madre. In quel momento non ti ho capita, ma avevi ragione.

Grazie per i rimproveri e la comprensione

Grazie per tutte le  volte in cui mi hai detto NO, in cui mi hai rimproverato o in cui mi hai punito. Grazie, perché attraverso la tua forza ho saputo imparare dai miei errori. So quanto ti è costato il telefonino e tutto il lavoro che è servito per ottenerlo.

Madre e figlia passeggiano insieme

Grazie per tutte quelle notti in bianco in ospedale. Per tutte le operazioni, le cadute e gli spaventi che ti ho fatto prendere. Anche per averti attaccato la faringite e la varicella. Grazie per la fortuna che ti ho fatto spendere in pastiglie per la tosse.

Per avermi tenuto i capelli mentre vomitavo e per avermi detto che sarebbe andato tutto bene. Per tutti i vaccini che mi hai fatto fare. Anche se facevano male, erano per il mio bene.

Madre, la parola più bella pronunciata dagli esseri umani

-Khalil Gibran-

Grazie per essere stata la spalla su cui piangere dopo le mie prime delusioni amorose. Per avermi insegnato a rispettare gli altri e me stessa. A non essere sottomessa o ad accontentarmi di persone che fingono di amarmi.

Grazie, perché molte volte avrei meritato uno schiaffo e non me l’hai dato. Mi hai permesso di avere fiducia in te e di capire che, al mondo, esistono cose che non possono essere sistemate.

Grazie per i bei momenti

Ti ringrazio per i bei momenti. Con te non condivido solo le pene, ma anche le gioie. Mi hai sempre protetta. Mi hai insegnato ad alzarmi e lottare contro le avversità della vita. Hai festeggiato le mie vittorie come fossero tue.

Hai sempre avuto fiducia in me. Non hai mai dubitato del mio valore, pur sapendo che sono umana e commetto degli errori. Mi hai dato la forza di essere indipendente, di vivere e di relazionarmi con gli altri. Non mi hai mai mentito, né hai risparmiato critiche costruttive. Non sai quanto te ne sono grata.

Molte madri credono che essendo amiche dei figli, questi le ameranno di più. Che avranno più fiducia in loro e che saranno più legati. Ma non è così. Noi figli abbiamo già gli amici con cui cresciamo, maturiamo e sbagliamo. Amici che ci insegnano altre lezioni che non hanno a che vedere con quelle delle madri.

Mamma e bambina abbracciate

Tu, mamma, hai sempre avuto tutto chiaro. Mi hai cresciuta ed educata per poi lasciarmi andare. Lo hai fatto con le lacrime agli occhi, sapendo che, quando mi avresti rivisto, sarei stata una donna.

Ma non essere triste. Se non fosse stato per i tuoi sacrifici, non sarei mai arrivata tanto lontano. Mi hai fatto capire quanto valgo. Grazie di nuovo per la tua saggezza. Se un giorno diventerò madre, spero di essere brava come te. Ti voglio bene, mamma.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Bowlby, J. (1986). Vínculos afectivos: formación, desarrollo y pérdida. Madrid: Morata.
  • Bowlby, J. (1995). Teoría del apego. Lebovici, Weil-HalpernF.
  • Garrido-Rojas, L. (2006). Apego, emoción y regulación emocional. Implicaciones para la salud. Revista latinoamericana de psicología, 38(3), 493-507. https://www.redalyc.org/pdf/805/80538304.pdf
  • Marrone, M., Diamond, N., Juri, L., & Bleichmar, H. (2001). La teoría del apego: un enfoque actual. Madrid: Psimática.
  • Moneta, M. (2003). El Apego. Aspectos clínicos y psicobiológicos de la díada madre-hijo. Santiago: Cuatro Vientos.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.