La marsupioterapia: pelle a pelle nei primi mesi di vita

La marsupioterapia: pelle a pelle nei primi mesi di vita
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 02 ottobre, 2022

La marsupioterapia o il contatto pelle a pelle è un metodo adottato abitualmente con i neonati per fare in modo che quell’imprinting ricco di calore favorisca l’inizio dell’allattamento e il legame madre-figlio.  Tuttavia, numerosi studi raccomandano di ricorrere a questo metodo in maniera continuativa.

Gli esperti di neonatologia lo chiamano “kangaroo care”, tradotta in italiano come “marsupioterapia”. Agli inizi degli anni Settanta, a Bogotà, una città con un tasso di mortalità infantile incredibilmente elevato per l’epoca, si scoprì che una cosa semplice come appoggiare il neonato sul seno della madre, aumentava considerevolmente il tasso di sopravvivenza dei bambini.

Con la marsupioterapia si migliorava il ritmo cardiaco,  la respirazione e il livello di saturazione dell’ossigeno. Il metodo canguro (che prende nome dal modo in cui i marsupiali portano nella loro tasca esterna i propri piccoli), funzionava. Al punto tale da estendersi a diversi ospedali degli Stati Uniti e, in seguito, del resto del mondo.

Ebbene, c’è un elemento da considerare. Si parla sempre dei benefici del contatto pelle a pelle nelle prima ore di vita del neonato, sottolineando quanto sia utile per i bambini prematuri. Però, non dobbiamo dimenticare un aspetto interessante: se prolungheremo il ricorso al “metodo canguro” adottandolo anche nei primi mesi di vita, favoriremo ulteriormente il legame con nostro figlio nonché un suo sviluppo adeguato.   

Di seguito troverete tutte le informazioni.

Pelle con pelle per dare il benvenuto al neonato

Dicono che non ci sia niente di così misterioso come la nascita. Se ci fermiamo un attimo e cerchiamo di ricordare la nostra nascita ci rendiamo conto di avere le idee confuse. Non riusciamo a farlo. Eppure, molti neurologi e neonatologi sostengono che nascere può essere un’esperienza alquanto traumatica, che può lasciare un segno.

a contatto con la pelle della mamma
  • Veniamo sradicati, a volte in maniera brusca, da un ambiente tranquillo e sicuro. Un attimo dopo diverse mani cominciano a maneggiarci, a tagliarci il cordone ombelicale e a lavarci. E nel frattempo noi ci domandiamo dove sia lei. Dov’è questa madre di cui, fino a poco prima, facevamo parte.
  • La prima ora dopo la nascita è sacra e appartiene alla mamma e al suo bambino. È una procedura indispensabile che tutti gli ospedali dovrebbero adottare per i seguenti motivi:

Benefici della marsupioterapia dopo il parto

  • Il passaggio dalla vita nel ventre materno alla vita fuori da esso avviene con maggiore armonia e minore stress.  È un benvenuto nel nostro mondo più caldo e pieno di amore.
  • Uno dei maggiori benefici del contatto pelle a pelle è un più alto livello di saturazione dell’ossigeno e la regolazione della temperatura corporea del neonato.
  • Non dobbiamo dimenticarci neanche che diminuiscono gli effetti negativi provocati dalla separazione della madre dal figlio. Questo fatto, per quanto comune, genera un alto livello di stress nel cervello del bambino. Lo possiamo evitare in maniera semplice, meravigliosa e conciliante, mettendo in contatto pelle a pelle i principali protagonisti.
  • I bambini, inoltre, nascono con la capacità istintiva di trovare il seno della madre e dare così inizio all’allattamento.  Il contatto pelle a pelle favorisce questa istintività, che si deve attivare subito dopo la nascita.
  • È necessario mettere in pratica il metodo canguro, anche se il piccolo è nato con parto cesareo. Tutti sappiamo che spesso non accade in alcuni ospedali. Spesso dopo un cesareo il bambino viene portato alla nursery mentre la mamma in rianimazione. È un aspetto da migliorare, nella misura in cui sussistano le condizioni per farlo.
la marsupioterapia ha molti benefici

Il nutrimento non è tutto.

Il potere del calore della pelle, dell’odore, di quel caldo contatto in cui due cuori battono all’unisono non è paragonabile a nulla. I neonati non solo hanno bisogno del latte materno o di un biberon per crescere in armonia e felicità.

Per svilupparsi in maniera normale hanno bisogno di contatto, carezze, sicurezza. Un ambiente affettuoso è lo strumento più straordinario per favorire la connessione neuronale di un cervello che sta costruendo la propria realtà in base a quello che sente, percepisce e che gli offre il mondo.

Dunque, perché privare un bambino della nostra pelle se questa è ciò che più lo aiuta a regolare lo stress e ottenere sicurezza?  Già l’allattamento di per sé favorisce  questa unione e quel vincolo eccezionale, ma se una famiglia lo desidera, possiamo prolungare questo contatto per mesi.

pelle a pelle con papà e fratellino

È risaputo che il contatto pelle a pelle, sia con la mamma sia con il papà, migliora le capacità cognitive del bambino e favorisce il suo sviluppo emotivo. Dunque, vale la pena incentivarlo rendendo partecipe anche il nostro partner o, perché no, i fratelli maggiori, laddove sia possibile.  Basterà seguire questa routine.

Come mettere in pratica il metodo canguro

  • Ci scopriremo il petto, togliendoci la camicia o il reggiseno.
  • Il bambino indosserà solo il pannolino e, se vogliamo, un berrettino.
  • Appoggiamo il bambino su di noi in posizione verticale. Dopodiché lo copriamo con una copertina. 
  • Lasciate che il piccolo si riposi. È il suo tempo, è il vostro tempo. Godetevi il momento e il suo respiro.
  • È consigliabile eseguire questa pratica 4-5 ore alla settimana.

Non esitate quindi a prolungare il contatto pelle a pelle quanto lo desiderate o quanto potete.


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