Come funziona il cervello dei bambini con ADHD?

Si tratta di un disturbo diagnosticato nell'infanzia e che può persistere nella vita adulta. In questo articolo, vi invitiamo a scoprire come funziona il cervello dei bambini con ADHD.
Come funziona il cervello dei bambini con ADHD?
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 16 marzo, 2023

L’ADHD, o Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (DDAI), è un disturbo neuropsichiatrico comune, che si sviluppa nell’infanzia e nell’adolescenza. Si caratterizza per una severa iperattività, con impulsività e mancanza di attenzione che impediscono quindi al bambino di inserirsi adeguatamente nell’ambiente sociale, scolastico e domestico. Il cervello dei bambini con ADHD presenta anomalie in alcune aree specifiche.

Generalmente diagnosticato durante l’infanzia, questo disturbo spesso continua a manifestarsi nell’età adulta. Di conseguenza, se non si identifica e non si tratta precocemente, può avere delle conseguenze per tutta la vita.

Per saperne di più su questo disturbo, dobbiamo distinguere tra le varie tipologie e scoprire come funziona il cervello dei bambini con ADHD.

3 tipi di ADHD nei bambini; quali sono le differenze?

Esistono tre classi principali di ADHD, che differiscono a seconda dei sintomi più comuni:

1. ADHD combinato (inattento/iperattivo/impulsivo)

Questo è il tipo più comune di ADHD. Il bambino mostra un comportamento impulsivo e iperattivo, oltre a distrarsi facilmente e faticare a mantenere l’attenzione.

2. ADHD prevalentemente iperattivo/impulsivo

In questa tipologia meno comune di ADHD, i bambini mostrano comportamenti impulsivi e iperattivi, ma riescono a prestare attenzione la maggior parte delle volte.

3. ADHD inattento

In questo caso, al contrario, i bambini non sono molto attivi.  Non disturbano la lezione in aula o altre attività, per cui è possibile che i loro sintomi passino più inosservati.

Iperattività

Come funziona il cervello dei bambini con ADHD?

In questa sezione, ci dedicheremo ad approfondire i diversi aspetti che caratterizzano il funzionamento del cervello dei bambini con ADHD:

1. Aree del cervello coinvolte

Gli specialisti utilizzano molte tecnologie moderne per ottenere immagini cerebrali in modo da comprendere meglio il funzionamento del cervello nei bambini con ADHD. Grazie a queste, ora sappiamo che l’ADHD è l’espressione di un malfunzionamento di certe aree del cervello del bambino.

Secondo i ricercatori, due aree del cervello dei bambini con ADHD sono particolarmente coinvolte nella comparsa dei sintomi:

  • Il lobo frontale, che normalmente è responsabile dell’inibizione, dell’organizzazione e della modulazione delle risposte. Queste tre funzioni sono invece assenti nei bambini iperattivi.
  • Il nucleo striato, un’area del cervello legata alla funzione motoria fina e alle interazioni sociali.

“Il cervello non è un vaso da riempire, ma una lampada da accendere.”

-Plutarco-

2. L’importanza dei neurotrasmettitori cerebrali

L’ADHD causa problemi nei circuiti regolatori che mettono in comunicazione le due zone del cervello dei bambini con ADHD appena citate. Queste aree comunicano attraverso la dopamina e la noradrenalina.

La dopamina sembra essere la più importante. Il sistema dopaminergico è implicato nei processi di motivazione e rinforzo.

Dall’altro lato, anche la norepinefrina o noradrenalina è essenziale; questo neurotrasmettitore gioca un ruolo importante nei processi di apprendimento, memoria e stato di allerta.

La comparsa dell’ADHD è quindi legata a un’insufficiente produzione di questi due neurotrasmettitori, che sono sostanze chimiche il cui obiettivo è generare una corretta comunicazione tra i neuroni.

Perché questo possa avvenire, devono esserci innanzitutto quantità adeguate di dopamina e noradrenalina. Nel bambino con ADHD, però, la produzione di questi due neurotrasmettitori è irregolare.

Profilo del bambino con ADHD

I bambini con ADHD mostrano segni di mancanza di attenzione, iperattività e impulsività in maniere specifiche. I seguenti sintomi generali sono i più comuni per quanto riguarda l’ADHD:

1. Sintomi della mancanza di attenzione

  • Si distraggono facilmente.
  • Non sembra che ascoltino.
  • Non seguono le istruzioni e non portano a termine i compiti scolastici e domestici.
  • Hanno difficoltà nell’organizzare le loro attività.
  • Evitano o fanno i lavori svogliatamente.
  • Perdono gli oggetti.
  • Si distraggono facilmente da fonti di stimoli esterni.
  • Dimenticano le cose.

“La comparsa di ADHD è legata a una produzione insufficiente di dopamina e noradrenalina.”

2. Sintomi dell’iperattività o impulsività

  • Sono in costante movimento.
  • Hanno problemi a giocare in silenzio.
  • Parlano in modo eccessivo.
  • Interrompono gli altri.
  • Hanno difficoltà a controllare le loro azioni e le loro parole nei momenti di stress.
  • Presentano cambi d’umore.
Difficoltà di concentrazione

Tuttavia, ogni bambino può dimostrare questo disturbo in modo differente. È possibile presentare questi sintomi a volte e non avere ADHD.

L’ADHD generalmnte compare prima dei 5 anni, ma la diagnosi sarà difficile da effettuare perché la motricità e la mancanza di attenzione sono comuni nei bambini prima di questa età. Questi sono parte integrante del normale sviluppo psicomotorio e non sono necessariamente problematici.

Una valutazione generale del bambino è essenziale perché alcuni sintomi simili a quelli dell’ADHD possono riflettere cause diverse. Anche problemi di salute fisica possono produrre gli stessi segni dell’ADHD. Inoltre, alcuni problemi di salute mentale, come la depressione o l’ansia, a volte possono avere gli stessi sintomi del deficit d’attenzione.

In definitiva, è importante consultare un medico per effettuare un controllo completo. In questo modo, quindi, si può permettere un intervento efficace e tempestivo.


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