Crosta lattea: le squame sulla pelle dei bambini

Crosta lattea: le squame sulla pelle dei bambini

Ultimo aggiornamento: 30 novembre, 2017

Le squame sulla pelle dei neonati e dei bambini un po’ più grandicelli sono molto comuni. Chiamate anche crosta lattea, si presentano come una specie di eruzione cutanea simile alla forfora, ma grassa. Nonostante sembri anomala e preoccupante, non provoca alcun danno e guarisce con qualche accorgimento.

La crosta lattea in genere è localizzata sul cuoio capelluto e si manifesta principalmente nei neonatiIn dermatologia questa condizione è chiamata dermatite seborroica, perché è provocata da un’infiammazione delle ghiandole sebacee presenti sulla pelle. Per questo la crosta lattea può presentarsi in qualsiasi zona del corpo.

Nel caso dei neonati è il latte materno a provocare un’iperstimolazione di queste ghiandole. Ed è questo il motivo per cui la pelle dei neonati ha spesso un aspetto squamato. Il disturbo è più frequente nelle prime dieci settimane di vita del bambino. Sebbene in genere si manifesti solo in determinate aree, nei casi più gravi può estendersi a tutto il corpo.

Può dare delle complicazioni?

Si tratta di un’irritazione brutta a vedersi e che potrebbe provocare un certo fastidio nel bambino, però in generale si risolve senza bisogno di ricorrere a farmaci o trattamenti particolari. Tuttavia è consigliabile consultare un dermatologo affinché esamini le vere condizioni della pelle del piccolo.

La diagnosi è indispensabile perché in certi casi questo disturbo può essere confuso con patologie come la dermatite, l’istiocitosi o la psoriasi. Anche queste malattie si manifestano con un aspetto squamoso, però in genere si distinguono per l’arrossamento della pelle, sintomo meno frequente nella dermatite seborroica.

pelle arrossata

In generale la dermatite seborroica è un disturbo temporaneo che non dà luogo a complicazioni. Non è un disturbo legato all’igiene del neonato e non è assolutamente contagioso. I sintomi più fastidiosi possono essere il prurito, che però non si manifesta sempre, l’arrossamento e la secrezione oleosa.

Come eliminare la crosta lattea?

La dermatologa pediatrica Daniela Kramer assicura che questo disturbo si risolve da solo senza bisogno di medicinali. Può fare la prima comparsa a poche settimane di vita del neonato e in genere scompare al massimo dopo la decima settimana. Tuttavia secondo la specialista è importante farlo diagnosticare da un dermatologo per escludere che si tratti di qualche altra malattia della pelle.

Allo stesso modo Kramer avverte che se il disturbo persiste più a lungo del previsto, probabilmente non si tratta di crosta lattea. A volte con il progredire di questa condizione muta anche la diagnosi. Si parlerà dunque di dermatite atopica, una malattia che richiede un trattamento particolare consigliato da specialisti.

bimbo che fa il bagnetto

Nel caso della dermatite seborroica possiamo migliorare l’aspetto squamoso dell’epidermide, sottoponendola a una pulizia frequente. Lavare il bambino con uno shampoo delicato potrebbe essere sufficiente a ottenere risultati rapidi. Un’altra opzione è usare un prodotto adatto sia ai capelli sia al corpo, per evitare che la crosta lattea si presenti anche in altre zone.

Cos’altro possiamo fare per trattare la dermatite seborroica?

Altre misure da adottare per trattare questa eruzione cutanea nel neonato, sono:

  • Passare sulle squame un batuffolo di cotone imbevuto di olio, cercando di rimuovere con cura e delicatezza quelle che si staccano. Per facilitare l’operazione, potete mescolare l’olio per neonati alla vaselina liquida.
  • Usare uno shampoo e un sapone ipoallergenico con pH neutro, privi di profumazione forte e coloranti aggressivi.
  • In caso di infiammazione, gli specialisti possono raccomandare uno shampoo a base di cortisone, per uso topico. Di solito viene prescritto il ketoconazolo per alcuni giorni.
  • L’uso di indumenti di cotone aiuta a diminuire l’irritazione e fa sì che il bambino sia più comodo.  
  • Per lavare gli indumenti del bambino si raccomanda l’uso di un saponetta bianca. È meglio evitare saponi con profumazioni forti e componenti aggressivi.
  • È sconsigliato l’uso di olio emulsionato o di prodotti profumati, soprattutto se non sono specifici per i neonati. 

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