Dermatite topica nei bebè: attenzione!

Dermatite topica nei bebè: attenzione!

Ultimo aggiornamento: 02 febbraio, 2018

La dermatite topica è diventata una delle malattie più diffuse in neonati e bambini. Approssimativamente il 20% dei bambini sotto i 6 anni ne soffre e la causa scatenante sembra essere il cambio di alimentazione. Può comparire anche per l’assenza di latte materno o a causa di contaminazioni.

Si tratta di una malattia infiammatoria della pelle il cui primo sintomo è un grande fastidio. Si presenta con infiammazioni e rossori che producono prurito; appaiono solitamente nelle zone del corpo come: mento, ginocchia, gomiti, fronte. Sono frequenti anche nei piedi, mani, torso e collo.

Consigli per trattare la dermatite topica

La pelle del bebè è 5 volte più sottile di quella di un adulto. Per questo bisogna fare molta attenzione. La dermatite topica comporta l’alterazione del sistema immunologico della pelle e dello strato lipidico che la protegge. Ciò significa che la pelle del piccolo soffre un disequilibrio della barriera epidermica.

Per questo è raccomandabile non utilizzare agenti erosivi come la lana, determinati detergenti e altre sostanze chimiche. Inoltre, è raccomandabile adottare le seguenti precauzioni:

  • I piccoli che soffrono di questa malattia hanno la pelle molto sensibile. Pertanto si consiglia di evitare stimoli irritanti. Vale a dire, evitare vestitini di lana o fibra sintetica. Preferire quelli in cotone o seta.
  • Si consiglia di lavare i vestitini del piccolo con il sapone e non con detergenti. Si può usare la lavatrice, sciacquare scrupolosamente la tutina e assicurarsi che non vi siano residui di sapone. Non utilizzare la candeggina.
  • Per quanto riguarda l’alimentazione dei bebè affetti da dermatite topica, deve essere bilanciata. Evitate quindi gli alimenti salati, piccanti, condimenti e spezie.
  • Impedire che il piccolo subisca cambi repentini di temperatura, e che stia in ambienti troppo caldi o troppo freddi.

Il bagnetto: il trattamento più importante

Dermatite topica nei bebè

L’azione combinata di igiene e idratazione permette di alleviare i sintomi di questa malattia. Le creme idratanti a base naturale sono le più consigliate per trattare le infiammazioni.

Gli specialisti consigliano come trattamento: la malva bianca che cura e lenisce, combatte l’irritazione e idrata allo stesso tempo. Protegge la pelle da stimoli dannosi e contiene vitamina A, B-1, B-2 e C.

La viola selvatica è una pianta che appartiene alla famiglia delle violette, allevia il prurito, ha una funzione antisettica e ammorbidisce la pelle irritata. Sono consigliabili anche creme contenenti olio di cocco, che rinfresca l’epidermide.

Il momento del bagnetto è il momento più importante per alleviare la pelle del piccolo. Tuttavia i lavaggi frequenti non sono consigliabili, basta lavare il piccolo una volta al giorno per mantenerlo idratato.

Raccomandazioni per il bagno di un bebè che soffre di dermatite

 

Dermatite topica nei bebè

Ecco una serie di linee guida da applicare nel momento del bagnetto:

  • Lavare il piccolo quotidianamente per almeno 15 minuti.
  • L’acqua deve essere tiepida e non superare i 32-34 gradi.
  • Utilizzare bagnoschiuma che non irritano la pelle.
  • Asciugare delicatamente senza sfregare la pelle. Picchiettare il derma con un asciugamano morbido che non irriti ulteriormente il bebè.
  • Ungere con prodotti naturali senza profumo ed ipoallergenici. Idratare immediatamente la pelle subito dopo il bagno, quando il piccolo è ancora umido. In questo modo diminuirà il prurito e il rossore.
  • Le aree specifiche oggetto di irritazione dovranno essere trattate solo con trattamenti indicati dal medico.
  • Evitare l’esposizione al freddo, al caldo e una sudorazione eccessiva.
  • Utilizzare giornalmente indumenti in cotone.
  • Mantenere le unghie del piccolo sempre corte e pulite per evitare che si gratti ulteriormente.
  • La pelle deve essere costantemente idratata per alleviare il fastidio.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.