Agire con rapidità in caso di intossicazione nei bambini è il modo più efficace per evitare problemi più seri, anche se è sempre preferibile prevenire piuttosto che curare. Un bambino può intossicarsi con diversi prodotti, tra i quali prevalgono quelli di uso quotidiano e presenti nella maggior parte delle case.
Le intossicazioni sono quasi sempre causate dalla curiosità dei bambini, ma in genere sono dovute all’imprudenza dei genitori che non conservano con cura i prodotti nocivi. Nei bambini con meno di cinque anni è comune l’intossicazione da prodotti per la pulizia della casa, i quali possono essere ingeriti o causare allergie entrando a contatto con la pelle.
Secondo i dati degli enti incaricati, ogni anno più di 1500 bambini si intossicano con prodotti chimici impiegati per la pulizia della casa. Il cloro è il prodotto con maggiore incidenza in questi casi, seguito dai prodotti disinfettanti.
I medicinali, invece, sono la causa della metà delle intossicazioni che si verificano ogni anno. Gli interventi di pronto soccorso per intossicazione nei bambini si devono soprattutto al consumo accidentale di qualche farmaco.
Intossicazione da prodotti per la pulizia
Qualora il bambino consumi un prodotto per la pulizia, è possibile notarne subito i sintomi. Poiché il cloro è uno dei principali elementi che causano l’intossicazione in questi casi, dobbiamo sapere che la sua composizione irrita la mucosa della bocca, poi l’esofago e infine lo stomaco.
I sintomi principali dell’intossicazione da prodotti di questo tipo sono:
Nella maggior parte dei casi questo tipo di intossicazione è benigna, e può essere gestita dai genitori. Tuttavia, bisogna sempre rivolgersi a un medico. L’ideale, però, è prevenire questi spiacevoli episodi.
Come agire in caso di intossicazione nei bambini?
Se sappiamo che il bambino ha ingerito del cloro o un altro prodotto per la pulizia, si consiglia di lavargli la bocca e assicurarci di sciogliere l’elemento che ha consumato. A tale scopo, bisogna dargli da bere acqua o latte al fine di pulire l’apparato digerente fino allo stomaco e sciogliere la sostanza nociva.
Bisogna evitare di indurre al vomito, soprattutto perché non conviene che l’agente irritante entri di nuovo in contatto con la mucosa già infetta. Somministrare liquidi e osservare se il piccolo presenta problemi respiratori sono le misure da seguire.
Nel caso delle intossicazioni provocate da medicinali, dipende tutto dalla sostanza consumata e dalla quantità della stessa. Si può parlare di intossicazione da farmaci scaduti, sovradosaggio o intolleranza
Come per qualsiasi altra intossicazione, bisogna conoscere la sostanza assunta e stabilire la possibile quantità ingerita. È altrettanto importante osservare la reazione del bambino; ad esempio, se perde i sensi, se ha vomitato o presenta difficoltà respiratorie.
Intossicazione nei bambini: cosa fare
Prima di tutto è fondamentale mantenere la calma, perché non sempre l’intossicazione è provocata da un prodotto nocivo.
In caso di perdita dei sensi, difficoltà cardiaca o respiratoria, chiamare subito il pronto soccorso.
In caso di intossicazioni da inalazione, contatto con pelle o occhi, è possibile adottare apposite misure. Sciacquare con abbondante acqua o fargli prendere aria aiuta in questi casi.
Se dovesse risultare necessario recarsi in un centro medico, è molto importante portare con sé il flacone del prodotto che ha causato l’intossicazione. È necessario conoscere con esattezza come si è intossicato il bambino, se ha ingerito la sostanza, se l’ha inalata o se è entrata in contatto con pelle e mucose.
Alcuni prodotti sono adatti ai bambini in questi casi, come lo sciroppo di ipecac; tuttavia, si sconsiglia fortemente di somministrare qualsivoglia farmaco senza previa autorizzazione medica.
Ricordiamo che è molto importante prevenire: evitate di lasciare alla portata dei bambini prodotti che possono essere velenosi e non versate sostanze pericolose in flaconi che dovrebbero avere un diverso contenuto.
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