Insegnare ai bambini a nuotare: perché è importante?

Tra le ragioni per cui è importante insegnare ai bambini a nuotare, la prima è sicurezza, ma non è l'unica. Insieme a questa c'è la possibilità di interagire con altri bambini in piscine o spiagge, oltre all'abitudine di svolgere uno sport completo e ottimo per la salute.
Insegnare ai bambini a nuotare: perché è importante?
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 20 marzo, 2023

La ragione più importante per cui dobbiamo insegnare ai bambini a nuotare è la sicurezza. Non dimentichiamo che è una capacità salvavita. Le statistiche lo confermano: un totale di 728 bambini sopravvivrebbero ogni anno solo per il fatto di saper nuotare.

Il nuoto è un’attività fisica completa, dal momento che richiede che i bambini utilizzino attivamente il loro corpo e la loro mente mentre si divertono. Una delle grandi virtù del nuoto è che i bambini possono iniziare a nuotare non appena hanno compiuto sei mesi.

I piccoli inizieranno a sentirsi a proprio agio in acqua, a fare le bolle e a trattenere il respiro. Inoltre, qualsiasi programma di nuoto formale contempla l’insegnare ai bambini a galleggiare di schiena e a sorreggersi.

Questo insegnamento ha dei grandissimi benefici. Tra gli altri, il bambino può letteralmente salvarsi durante una situazione di pericolo. Loro sono costantemente esposti a molti rischi: fiumi, laghi, moli, un giro in barca, una piscina. Inoltre, quanto prima iniziate ad insegnare ai bambini a nuotare, tanto più migliorerà la loro salute fisica e mentale.

10 ragioni per insegnare ai bambini a nuotare

1. È essenziale per la loro sicurezza

L’annegamento è la seconda causa principale di morte non intenzionale legata a cause esterne in bambini da 0 a 14 anni. È fondamentale che tutti i bambini sappiano nuotare fin da un’età precoce; i genitori devono assicurarsi quindi che loro si sentano a loro agio e sicuri dentro e vicino all’acqua.

2. È uno sport a basso impatto

Dato che si pratica in acqua, il 90% del corpo sta galleggiando. Per questo, non sta colpendo il suolo per effetto della gravità. Il nuoto fornisce un allenamento per la resistenza; si tratta di un’attività ideale per tonificare spalle, braccia, schiena e addominali.

Bimba si diverte in acqua

3. Il nuoto è uno degli sport più completi

Contribuisce allo sviluppo fisico, emotivo e neurologico. Allo stesso modo, riduce il rischio di soffrire di patologie cardiovascolari, rinforza la capacità polmonare (aumenta la sua resistenza all’asma infantile) e migliora il metabolismo.

4. Si tratta di un’attività economica

Si possono trovare dei laghi pubblici e delle piscine comunali, molte città le hanno. Alcuni licei e alcune scuole elementari e medie includono il nuoto nei loro programmi di educazione fisica e molte università offrono delle borse di studio per questo sport.

5. Il nuoto è un’attività sociale

Come tale, permette ai bambini di interagire con i loro pari; è un’opportunità meravigliosa per far sì che i bambini apprendano delle abilità sociali e creino delle relazioni di amicizia.

6. Il bambino imparerà il valore del lavoro di squadra, l’auto-motivazione e la definizione di obiettivi

Il nuoto offre sfide, successi e ricompense; tutto ciò aiuterà vostro figlio ad avere fiducia in se stesso e a credere nelle sue capacità, rafforzando la sua autostima.

“Il nuoto è un’attività fisica completa, dal momento che richiede che i bambini utilizzino attivamente il loro corpo e la loro mentre si divertono.”

7. Imparare a nuotare è un’abilità che gli servirà per tutta la vita

Offrire ai bambini la possibilità di imparare a nuotare è fare loro un grande regalo che li accompagnerà per sempre e che migliorerà la loro salute fisica e mentale.

8. La pratica del nuoto fa sì che il nostro organismo liberi endorfine

Così, si riducono le possibilità di soffrire di quadri depressivi e si migliora immediatamente lo stato d’animo.

9. Nuotare è altamente raccomandato per i bambini con disabilità

I bambini affetti da autismo sono amanti dell’acqua. Questo mezzo gli dona uno stato di calma che li fa sentire meglio.

10. Imparare a nuotare come base per altri sport

Questa capacità apre le porte alla pratica di altri sport acquatici; alcuni tra questi sono la vela, le immersioni, la canoa, il surf, il triathlon e il kayak.

I genitori giocano un ruolo fondamentale nel processo di insegnare ai bambini a nuotare; la loro presenza dona ai bambini sicurezza e stabilità, rinforzando i legami familiari.

Bambino in piscina con i braccioli

Consigli per genitori istruttori

Questi sono alcuni suggerimenti da considerare nel momento in cui si cerca di insegnare ai bambini a nuotare:

  • Bisogna insegnare loro a nuotare il più presto possibile; è consigliabile che il piccolo impari prima di aver compiuto sei anni.
  • Per farli abituare all’acqua, è necessario motivare i piccoli e portarli in piscine in cui ci sono dei bambini che giocano; questo consoliderà di conseguenza l’associazione tra acqua e divertimento.
  • I genitori devono entrare in piscina e accompagnare i bambini finché lo desiderano.
  • La cosa migliore è rendere le lezioni un gioco, catturando così la loro attenzione.
  • I genitori istruttori non devono fare pressione ai bambini. È necessario invece che gli adulti si rilassino.
  • Un ambiente rilassato farà in modo che i piccoli si godano appieno l’esperienza e siano motivati ad imparare a nuotare; tutto deve essere un’esperienza positiva, che gli dia voglia di ritornare.

Con queste nozioni di base ma efficaci, il compito di insegnare ai bambini a nuotare può diventare un po’ più semplice. Come abbiamo detto in precedenza, i benefici sono enormi e, ancora più importante, è uno strumento che vostro figlio porterà con sé per tutta la vita.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.



Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.