7 trucchi per insegnare al bambino a nuotare

Data l'importanza dell'imparare a nuotare, è necessario che sappiate come insegnare al bambino a farlo.  Si tratta di una capacità che, oltre a offrirgli molteplici benefici fisici, può rivelarsi cruciale in determinate situazioni della vita.
7 trucchi per insegnare al bambino a nuotare

Ultimo aggiornamento: 13 agosto, 2018

È di fondamentale importanza insegnare al bambino a nuotare. Oltre a essere un’attività divertente, il nuoto serve anche a preparare il piccolo ad affrontare qualsiasi situazione di emergenza in cui si può trovare nell’acqua. Inoltre,offre grandi benefici per lo sviluppo fisico e intellettuale.

A molti bambini risulta naturale entrare in acqua. Ad altri, invece, sembra una cosa complicata. In genere ciò è dovuto perlopiù alla paura. Grazie a dei semplici trucchi, tuttavia, potrete insegnare al bambino a nuotare, trasformandolo in un nuotatore provetto.  

7 trucchi per insegnare al bambino a nuotare fin dalla tenera età 

1. Adattamento all’acqua per perdere la paura

Affinché il bambino si senta sicuro, potete utilizzare degli strumenti d’appoggio. Per esempio i braccioli o un galleggiante, al quale il piccolo può aggrapparsi con l’aiuto dei genitori.  Questo lo aiuterà ad abituarsi a stare immerso in un elemento totalmente differente da quello terrestre.

2. Cominciare dove tocca 

Dovete assicurarvi che il bambino cominci in una zona in cui tocca con i piedi.  Questo gli dà sicurezza, dato che il timore più grande dei bambini, al momento di imparare a nuotare, è quello di affogare.

Se scoppia a piangere, e non vuole entrare in piscina, non forzatelo.  Potete invogliarlo a entrare in acqua entrando anche voi. Tuttavia, se il bambino continua a piangere, non insistete fino a quando non si ripresenterà un momento più opportuno.

Insegnare al bambino a nuotare

3. Insegnargli a fare le bolle nella vasca da bagno

Per insegnare ai bambini a nuotare, potete iniziare a esercitarvi con la respirazione nella vasca da bagno.  Fategli inspirare dell’aria e fategliela poi espirare nell’acqua per fare delle bolle. Anche se ai suoi occhi si tratta solo di un gioco divertente, in realtà è un esercizio fondamentale per insegnare al bambino a nuotare.

4. Il momento di mettere la testa dentro l’acqua

Quando ha familiarizzato con le bolle, chiedete al bambino di mettere la faccia nell’acqua mentre fa le bolle. Magari la prima volta rimarrà sorpreso, ma quando vedrà le bolle e vedrà che non succede niente di male, la paura svanirà. Se gli viene paura vedendo le bolle uscire dal naso, cercate di fare in modo che guardi da un’altra parte mentre svolge l’esercizio.

5. Imparare a muovere le gambe

In questa fase, dovete sorreggere il bambino per l’addome dolcemente e aiutarlo a rimanere in posizione orizzontale mentre muove le gambe. All’inizio i bambini tendono ad andare a fondo con il corpo e le gambe. Quando lo ritenete opportuno, potete togliere la mano dall’addome senza che il bambino se ne accorga.

“Se il bambino piange, non insistete fino a quando non si ripresenterà un momento più opportuno”

6. Respirazione e gambe in contemporanea

È il momento di coordinare i due esercizi: il movimento delle gambe e il fare le bolle con la faccia rivolta verso l’acqua. Dovete sorreggere il bambino per le ascelle e chiedergli di fare entrambi gli esercizi contemporaneamente. 

7. Provare da solo

Quando è in grado di fare entrambi gli esercizi contemporaneamente, potete lasciarlo andare per alcuni secondi. In questo modo, il bambino potrà rendersi conto che è facile fare l’esercizio da solo.

Tuttavia, dovete avere pazienza ed essere costanti durante l’apprendimento. Ricordate, il bambino non imparerà dall’oggi al domani.

Benefici derivanti dall’insegnare al bambino a nuotare fin da piccolo 

Sono molti i benefici derivanti dall’insegnare al bambino a nuotare fin da piccolo. Ovviamente, quello più importante è che può salvargli la vita in una situazione di pericolo.

D’altro canto, il nuoto consente di esercitare, sviluppare e rinforzare quasi tutti i muscoli del corpo, aumenta la capacità polmonare e stimola la circolazione sanguigna.

Inoltre, favorisce la coordinazione, la motricità e i riflessi del corpo. Non vi è dubbio che il nuoto aiuta il bambino a crescere e a svilupparsi in maniera sana e ottimale.

Accorgimenti per quando vostro figlio avrà imparato a nuotare

Quando il bambino avrà imparato a nuotare, dovrete insegnargli alcuni accorgimenti da tenere ben a mente. Per esempio, dovreste insegnargli che bisogna sempre nuotare sotto la supervisione di un adulto responsabile.

Allo stesso modo, spiegategli che non deve nuotare se è in corso un temporale o in prossimità di imbarcazioni, sci d’acqua o barche. Non è consigliabile neanche tuffarsi di testa o nuotare da solo.

L’acquaticità: allenamento per i più piccoli

Si tratta di un’attività in piscina studiata per i neonati, da svolgere in compagnia della mamma o del papà, sotto la guida di un istruttore.  L’obiettivo dell’acquaticità  è stimolare lo sviluppo acquatico del neonato tramite il gioco. In generale, si consiglia di cominciare a partire dai quattro mesi, poiché a quell’età il sistema immunologico del bambino è già sviluppato.

Mamma e neonato in acqua

Le lezioni di acquaticità durano dai 30 ai 40 minuti. Dipende dalla resistenza e dai riflessi del bambino. Con l’aiuto dei genitori e dell’istruttore, si utilizzano alcuni strumenti didattici come tavolette, palle o altri attrezzi.

Con questo metodo, si aiuta il bambino a sviluppare le capacità motorie acquatiche in previsione di quando sarà abbastanza grande da imparare a nuotare. Il nuoto è consigliato a partire dai 4 anni, quando l’apparato locomotore del piccolo sarà sufficientemente sviluppato.

Insomma, insegnare al bambino a nuotare è un’esperienza indimenticabile. Oltre agli enormi benefici per il bambino, il nuoto contribuisce anche a rafforzare i legami famigliari.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.