Nuoto per il bebè: tutti i benefici

Il nuoto per il bebè promuove la stimolazione acquatica avvalendosi del gioco come elemento ludico che apporta molti benefici. Oltre il divertimento del bebè, è importante il potenziamento della connessione genitore/figlio.
Nuoto per il bebè: tutti i benefici
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 17 aprile, 2023

I neonati necessitano di molte ore di sonno per svilupparsi a dovere, durante il tempo che passano svegli però hanno bisogno di fare attività. Il nuoto per il bebè è un’eccellente opzione per stimolare il corpo e la mente dei bambini.

Oltre i molti benefici, il nuoto per il bebè potenzia il suo legame con i genitori, attraverso il divertimento e l’apprendimento.

Nuoto per il bebè? Cos’è?

Nonostante il nuoto per il bebè comprenda una serie di posizioni e movimenti, non dev’essere interpretato come una semplice attività fisica. Il suo obiettivo non è solo insegnare al piccolo a nuotare ma sviluppare anche l’apparato locomotore del bambino, che è pronto per il nuoto dopo il quarto mese di vita.

Da un lato, utilizzando il gioco come elemento ludico, il nuoto promuove la stimolazione acquatica del bebè. Con l’aiuto dei genitori il piccolo proverà la sensazione di muoversi in acqua e di galleggiare. D’altro lato l’attività propone una scambio di sensazioni e esperienze genitore/figlio.

Il nuoto per il bebè funge anche da tappa intermedia che facilita l’adattamento del piccolo alla sua nuova realtà. La semi immersione li riporta a quando si trovavano ancora nel ventre materno, mentre sperimentano i primi contatti con il mondo extrauterino.

Ricordare che un’attività del genere deve essere sempre supervisionata da un professionista. Egli si incaricherà di proporre i movimenti e i giochi più indicati a seconda dell’età del bebè.

nuoto per il bebè

Benefici del nuoto per il bebè

Quest’attività presenta i seguenti vantaggi per il piccolo.

  • Stimolazione psicomotoria: i bebè non sanno camminare o eseguire movimenti complessi dato che il loro apparato locomotore è ancora acerbo. Per questo il nuoto è il modo migliore per offrirgli la possibilità di sperimentare movimenti tridimensionali e gli permette di lavorare sulla coordinazione.
  • Fortifica l’apparato cardiovascolare e respiratorio: la stimolazione acquatica per mezzo di giochi e movimenti aiuta a fortificare il cuore, i polmoni e la struttura vascolare che favorisce la circolazione del sangue. Di conseguenza migliora il battito cardiaco e si ottimizza l’ossigenazione dei tessuti.
  • Sviluppo delle capacità cognitive: i giochi nel nuoto vengono proposti come elementi ludici per promuovere lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale del bebè. Si è osservato che l’attività acquatica sin da tenera età stimola l’apprendimento e incrementa la creatività dei bambini.
  • Rafforza il sistema immunitario: il nuoto migliora la resistenza fisica e stimola la formazione dei tessuti nell’organismo del piccolo. Tutto ciò ha un impatto positivo sul sistema immunitario, riducendo inoltre il rischio di malattie.

 Il nuoto è il modo migliore per offrirgli la possibilità di sperimentare movimenti tridimensionali e gli permette di lavorare sulla coordinazione motoria.”

Rafforzare il legame genitore/figlio

Oltre ai vantaggi specificamente fisici per il bebè, con questa attività rafforzerete anche il legame che vi unisce.

  • Rafforzamento del vincolo genitore/figlio: è vero che l’amore tra un genitore e un figlio è incondizionato per natura, attraverso il nuoto questo legame si rinforza. Attraverso i giochi e le attività genitori e figli condividono esperienze, emozioni e carezze.
  • Iniziare la vita sociale del piccolo in un ambiente positivo, sicuro e ludico: praticare il nuoto per i bebè può essere il primo contatto di quest’ultimo con il mondo esterno al nucleo famigliare. Questo contribuirà a fare in modo che, in futuro, il piccolo sarà facilitato ad adattarsi a nuovi ambienti e quindi a vivere in società.
  • Regala divertimento, tranquillità e sicurezza al bebè: tutto ciò è indispensabile per il suo benessere e per un corretto sviluppo fisico e psicologico.
nuoto per il bebè

A che età si può iniziare con il nuoto per il bebè?

Non esiste un’età vera e propria per poter cominciare a nuotare insieme a vostro figlio. Anticamente, gli esperti affermavano che fosse meglio aspettare che lo sviluppo dell’apparato locomotore e del sistema immunitario fossero conclusi. Questo succede nei primi 5 o 6 mesi di vita, le cose potrebbero essere diverse per un bebè prematuro.

Al giorno d’oggi però, questa posizione viene messa in discussione da molti medici ed entusiasti dell’attività. Diversi studiosi riconoscono i benefici della stimolazione acquatica in età infantile per lo sviluppo del bambino.

Si può quindi iniziare questo tipo di attività molto presto. Bisogna però tenere a mente la necessità di prevenire una probabile ipotermia, otite o raffreddore.

Per questo consigliamo di consultare il vostro medico prima di darvi al nuoto insieme al piccolo. Oltre che verificare il suo stato di salute e di sviluppo, il medico potrà darvi il suo consenso e accertarvi che l’attività sarà positiva per il bambino.


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