Pedagogia e didattica: quali differenze?
Quando si parla di educazione è inevitabile citare la pedagogia e la didattica. Molte persone credono che questi concetti siano sinonimi, ma non è così, sebbene siano strettamente correlati. Nello spazio che segue spieghiamo qual è il significato di ciascuno di questi termini e quali sono le differenze tra pedagogia e didattica.
Prima di approfondire questo argomento però vale la pena chiarire che l’una non potrebbe esistere senza l’altra, poiché la didattica è una parte fondamentale della pedagogia.
Definizione di pedagogia e didattica
La pedagogia è la scienza dell’educazione che mira a studiare tutto ciò che riguarda questo campo. Si basa sulla didattica, ma anche su altre conoscenze disciplinari come la filosofia, l’antropologia, la storia, la sociologia e la psicologia, e non solo.
La parola “pedagogia” deriva etimologicamente dal greco antico paidós, che può essere tradotto come ‘bambino’ e agogía, che significa ‘guidare’. Pertanto, si può dire che questo concetto significa letteralmente “guidare il bambino”.
Invece, la didattica è considerata una branca della pedagogia. È una disciplina che si concentra sullo studio del processo di insegnamento-apprendimento, basato su teorie pedagogiche.
Etimologicamente, l’origine di questa parola è da ricercarsi intorno alla metà del XVI secolo, quando apparve il concetto di didattica o didaktiko , che deriva anche da didáskalo, insegnante. A sua volta, come verbo ha la sua origine in didaskein che significa insegnare, istruire.
Pertanto, tenuto conto di quanto sopra, si può affermare che il fine ultimo della pedagogia è quello di formare l’essere umano. E, per questo, ha bisogno di affidarsi alla didattica.
Differenze tra i due concetti
Ora che conoscete la definizione di pedagogia e didattica, è tempo di vedere quali sono le molteplici differenze tra i due concetti.
Da un lato, la pedagogia:
- Studiare l’educazione in senso ampio e globale.
- Risponde alla domanda: “Come educare?”.
- Si concentra sulla guida dell’educatore.
- Si rivolge a tutte le persone, indipendentemente dall’età.
- Si riflette in uno specifico programma o progetto educativo.
- È una conoscenza teorica e pratica.
La didattica, invece:
- Studia una parte specifica dell’educazione. In particolare, studia l’insieme dei metodi, delle tecniche e delle strategie per promuovere l’insegnamento e l’apprendimento.
- Risponde alla domanda: «Come insegnare?».
- Si concentra sulla guida dell’insegnante.
- Si concentra su bambini e adolescenti che studiano all’interno di un sistema educativo.
- Si riflette nel curriculum educativo che viene messo in pratica in classe.
- È totalmente pratico.
Vale la pena notare che la psicologia gioca un ruolo fondamentale nella didattica poiché fornisce i concetti essenziali per comprendere i processi di apprendimento nelle diverse fasi della vita.
Allo stesso modo, la didattica:
- Esplora i meccanismi e i principi dell’apprendimento e i modi per diventare più efficace.
- Studia i principi dell’azione educativa e come gli studenti apprendono.
- Sviluppa metodi e ricrea le condizioni per l’insegnamento a favore dei migliori risultati.
- Analizza e propone modelli che regolano le forme organizzative del lavoro educativo nella scuola.
Il rapporto tra educazione, pedagogia e didattica
Per comprendere il rapporto tra pedagogia, didattica ed educazione, è necessario conoscere la definizione di quest’ultima. Educare è quindi il processo multidirezionale attraverso il quale si intende sviluppare le potenzialità delle persone durante l’intero ciclo di vita e nei diversi contesti (famiglia, scuola, quartiere, ecc.).
Ma l’educazione, per essere efficace, richiede una scienza che la studi, e questa è la pedagogia. Allo stesso modo, ha bisogno di essere applicato, e per questo c’è la didattica, che mette in pratica le teorie pedagogiche nell’ambiente scolastico.
Fare riferimento all’educazione implica parlare di pedagogia e, a sua volta, parlare di questa scienza implica parlare di didattica. Pertanto, questi tre concetti non dovrebbero mai essere separati.
Insomma, chiunque si dedichi all’educazione e al mondo dell’insegnamento, o intenda farlo in futuro, deve avere ben chiaro questo e tutto quanto sopra per essere un buon professionista nel campo dell’educazione e dello sviluppo.
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