Svezzamento notturno: come farlo rispettando il bambino e la madre

Se scegliete lo svezzamento notturno, dovete tenere presente che deve essere realizzato a poco a poco e con molta sensibilità.
Svezzamento notturno: come farlo rispettando il bambino e la madre
Mara Amor López

Scritto e verificato la psicologa Mara Amor López.

Ultimo aggiornamento: 07 marzo, 2023

Di solito si consiglia di attendere 12 mesi per fare lo svezzamento notturno. Una volta che si decide di interrompere l’allattamento al seno durante la notte, possono sorgere sentimenti contraddittori: la madre non vuole che il bambino smetta di ricevere la poppata notturna che richiede tanto, ma, d’altra parte, vuole iniziare a riposare ed evitare di svegliarsi di notte.

Le ragioni che possono indurre una madre ad iniziare lo svezzamento notturno possono essere diverse. Qualunque sia il motivo, è sempre consigliabile farlo a poco a poco. Volete sapere in cosa consiste uno svezzamento notturno rispettoso del bambino ma anche della madre? Leggete questo articolo.

Motivi per adottare lo svezzamento notturno

Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), si consiglia di allattare al seno solo fino a 6 mesi e fino a 2 anni come supplemento nella dieta. Ciò non significa che non ci siano donne che decidono di smettere prima o dopo quella data per vari motivi e circostanze. Ciò che si raccomanda è che il processo di svezzamento venga compiuto gradualmente.

Alcuni bambini smettono di chiedere il seno una volta introdotta l’alimentazione complementare, mentre altri hanno bisogno del seno della madre per sentire il suo affetto, la sua sicurezza, il suo attaccamento, il suo amore e, quindi, rilassarsi e addormentarsi.

È normale che le mamme finiscano per stancarsi perché, sebbene amino nutrire il loro bambino, non riposano. Per questo motivo, molte decidono di prendere in considerazione lo svezzamento notturno. È possibile adottarlo nel rispetto del bambino?

Madre con bambino.


Linee guida per lo svezzamento notturno

Non mettere da parte i propri sentimenti

Durante il processo di svezzamento, molte madri si sentono in colpa e sollevate in egual misura. Questi sentimenti sono normali e dobbiamo rispettarli. È del tutto logico che vogliamo iniziare a riposare di notte, e questo non deve farci stare male.

Dobbiamo tener conto dei sentimenti del bambino

Può accadere che il bambino mostri frustrazione e rabbia durante il processo di svezzamento, perché non è stato lui a rifiutare l’allattamento al seno di notte. Non dobbiamo perdere la pazienza, urlare o rimproverare il bambino per aver pianto. Si tratta di un momento difficile per lui e quindi dobbiamo essere comprensive.

Iniziare lo svezzamento al momento giusto

Quando si verificano dei cambiamenti importanti nella nostra vita, come la nascita di un altro figlio, un trasloco o l’inizio dell’asilo nido, lo svezzamento è sconsigliato, poiché è un processo delicato e deve essere avviato in un momento di calma per il bambino.

Più affetto e coccole

Togliere il seno al bambino può essere un momento traumatico. Per questo compenseremo nostro figlio con molti più abbracci e baci, in modo tale da rassicurarlo.

Dargli un altra bevanda quando si sveglia di notte per il seno

Può essere acqua o qualsiasi altra bevanda. Se si sveglia di notte cercando il seno, sostituirla con qualcos’altro è un ottimo modo per realizzare lo svezzamento notturno.

Se il bambino è d’accordo, farlo dormire da solo

Potrebbe funzionare in questo caso e potrebbe essere utile spostare il bambino nella sua stanza o nella stanza del fratello maggiore, se ne ha. Infatti, potrebbe essere contento di andare nella stanza dei “grandi” e dormire con loro.

Questo passaggio dovrebbe essere realizzato se il bambino è ricettivo, vuole farlo ed è entusiasta del cambio di stanza. Non dobbiamo assolutamente forzarlo; anzi, è totalmente controproducente se non è pronto a fare questo cambiamento.

Madre che allatta.


La collaborazione del padre allo svezzamento notturno

Il papà può aiutare molto durante lo svezzamento notturno. Quando il bambino piange, può essere lui a sostenerlo, coccolarlo o intrattenerlo. Se entrambi i genitori sono d’accordo, possono mettere la culla dalla parte di papà o far andare a dormire la mamma in un’altra stanza.

Fare un passo indietro e fermarsi se necessario

Non bisogna pensare che una volta avviato il processo di svezzamento notturno non si possa tornare indietro. Se sentiamo il bisogno di fermarci o tornare indietro, lo faremo; la perfezione non esiste. Se passiamo una notte difficile e il bambino ne ha bisogno, possiamo allattare, senza remore né rimpianti, anche se abbiamo già iniziato lo svezzamento notturno. Anche se ci sentiamo pronte e forti, possiamo smettere di svezzare.

A proposito dello svezzamento notturno

Lo svezzamento notturno è un processo che deve compiutto fatto gradualmente per far sì che sia soddisfacente e rispettoso sia della madre che del bambino. In questo articolo vi abbiamo dato alcuni consigli per riuscire a farlo poco a poco e renderlo più sopportabile per tutti. Ma ricordate: non ci sono formule magiche, perché saranno la nostra intuizione e il nostro corpo a guidarci durante questa transizione.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.