Bambini che parlano da soli: è positivo o negativo?

Bambini che parlano da soli: è positivo o negativo?
María Alejandra Castro Arbeláez

Scritto e verificato la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 23 marzo, 2018

Molti pensano che i bambini che parlano da soli abbiano qualche problema psicologico. Ebbene, non è così. In questo articolo scoprirete che cosa accade se vostro figlio parla da solo e in che modo questa sua abitudine condiziona la sua crescita e il suo sviluppo.

 

In genere si dice che i bambini che parlano da soli presentino qualche disturbo o qualche problema. La realtà è ben diversa. Questi piccoli infatti non solo stanno bene con la testa, ma possiedono anche un’eccellente connessione tra l’intelligenza e il cosiddetto “pensiero ad alta voce”. 

Secondo alcuni studi realizzati da medici specialisti, come per esempio lo psichiatra Luis Rojas Marcos, parlare da soli ad alta voce aiuta a dare vita a pensieri più precisi e sicuri. Si pensa meglio. 

Allo stesso modo, le decisioni prese sono più efficaci, i pensieri sono organizzati in maniera più coordinata e rappresentano un aiuto per superare se stessi.

In conclusione, se vostro figlio parla da solo, lasciatelo fare. Vuol dire che è troppo intelligente. 

Perché i bambini che parlano da soli lo dovrebbero fare a voce alta?

Sono molti i genitori che hanno visto i propri figli giocare e al contempo parlare da soli quando erano piccoli. È una cosa che può capitare anche da adulti. Numerosi individui hanno l’abitudine di parlare mentre svolgono le proprie faccende.  In definitiva significa che sono persone molto intelligenti.

Il bambino non va mai ripreso in simili circostanze. Questi soliloqui lo aiutano a migliorare il linguaggio e a controllare il comportamento. Grazie a essi, quindi, il bambino sviluppa delle eccellenti capacità. 

I bambini che parlano da soli sono molto intelligenti

Se osserviamo i nostri figli con attenzione, ci accorgeremo che quando sono soli parlano di più di quando sono in compagnia. Questi monologhi  in bambini di età inferiore ai 10 anni rappresentano tra il 20 e il 60 per cento della loro interazione.  

“Gli psicologi, i genitori e gli educatori hanno sempre visto questo comportamento come un segno di disobbedienza, di distrazione o addirittura di instabilità mentale.”

D’altro canto, alcuni esperti considerano questa situazione come lo sviluppo della parte cognitiva di tutti i bambini. Se consideriamo questo comportamento un elemento integrante dello sviluppo del bambino, tutte le persone che lavorano nell’ambito dell’insegnamento dovrebbero contribuire a promuoverlo nei bambini sani e ad applicarlo nei bambini affetti da disturbi mentali.

Situazioni che si presentano nei bambini che parlano da soli

Esistono tre situazioni molto comuni in cui i bambini in genere parlano da soli.  E cioè:

  1. Prima di cominciare a fare qualcosa.
  2. Quando stanno facendo qualcosa.
  3. Dopo aver finito di fare qualcosa.

Queste situazioni sono una sorta di analisi preliminare che il bambino fa, una sorta di pianificazione del gioco. Potrebbe farlo anche se sta giocando o svolgendo un compito. È una cosa che giova alla sua salute mentale, poiché non solo mantiene attivi i neuroni, ma li tiene anche concentrati su cose che per il bambino sono importanti.

Benefici derivanti dal parlare da soli

  • I bambini che parlano da soli si autostimolano. Imparano a risolvere situazioni che saranno loro di grande aiuto in futuro.
  • Parlare da soli i porterà a essere individui più comunicativi.
  • Quando un bambino sta giocando e parlando da solo, il suo linguaggio si svilupperà in maniera più stimolante.
Parlare da soli favorisce un adeguato sviluppo congnitivo
  • Il bambino imparerà a distinguere le cose che lo circondano nell’ambiente in cui cresce.
  • La sua mente inizia a ordinare i pensieri secondo la logica e il buonsenso.  
  • Quando gioca o parla da solo, vuol dire che tutti i suoi pensieri vengono organizzati per conseguire lo scopo che si è preposto.
  • Se dice ad alta voce tutto quello che si propone di fare, riuscirà a migliorare la sua capacità di linguaggio e allo stesso tempo stimolerà la sua capacità di apprendimento.
  • Il bambino, parlando da solo quando gioca, approfondisce le sue conoscenze attraverso la propria voce. Così facendo, conoscerà meglio anche se stesso. 

È per questo che quando osserviamo dei bambini parlare da soli mentre svolgono un compito o un’attività, possiamo giungere alla conclusione che stanno cercando la soluzione a un problema.  Questa pratica è uno strumento per trovare una soluzione che possa risultare completa.

Conclusioni

In conclusione, molti ricercatori hanno dimostrato che esiste un legame tra l’intelligenza e la quantità e qualità del pensiero al alta voce. Ciò indica che, quanto più è intelligente un bambino, tanto più avrà fatto ricorso al pensiero ad alta voce e tanto più saranno maturi i contenuti del suo pensiero.

I bambini che parlano da soli hanno la possibilità di raccontarsi fantasie, parlare con un amico immaginario e persino con oggetti che non esistono nella vita reale. È così che si raccontano i propri sogni. Parlare da soli, dunque, è considerato uno strumento per lo sviluppo dell’autocontrollo e del pensiero.


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