Autocontrollo in età infantile: 3 tecniche per incentivarlo

Imparare a mettere in pratica l'autocontrollo in età infantile è indispensabile per un buono sviluppo. Perché i bambini imparino ad autocontrollarsi, bisogna aiutarli sin da piccoli ad allenare questo aspetto così importante per la vita di tutti i giorni.
Autocontrollo in età infantile: 3 tecniche per incentivarlo
Ana Couñago

Scritto e verificato la psicologa Ana Couñago.

Ultimo aggiornamento: 01 febbraio, 2023

L’autocontrollo è la capacità di gestire i propri comportamenti, le proprie emozioni, i propri sentimenti e i propri pensieri. Ma i bambini, nei primi anni di vita (ovvero durante l’infanzia), non hanno ancora sviluppato questa abilità, per cui hanno bisogno di allenarla, di esercitarsi e di fare pratica mediante tecniche specifiche. In questo articolo vi parleremo proprio di 3 tecniche per stimolare l’autocontrollo in età infantile.

Queste tecniche e attività sono pensate per essere messe in pratica nell’ambiente familiare e scolastico, visto che è qui che i bambini acquisiscono la maggior parte delle loro competenze, in questi due contesti.

L’autocontrollo è la forza. Il pensiero corretto è disciplina. La calma è potere.

-James Allen-

3 tecniche per incentivare l’autocontrollo in età infantile

La tecnica del semaforo: un metodo per incrementare l’autocontrollo del bambino

La tecnica del semaforo aiuta i bambini a comprendere e a gestire i propri impulsi, i propri comportamenti e le emozioni negative. Consiste nell’insegnare loro, mediante la rappresentazione di un semaforo, a mettere in pratica le soluzioni più adatte dinnanzi a diverse situazioni, in cui tendono a sentirsi arrabbiati o frustrati.

Autocontrollo in età infantile

A tal proposito, quando questo succede, il bambino deve visualizzare a mente i tre colori del semaforo e associare a ciascuno di essi un’azione specifica:

  • Rosso: fermarsi e prendersi un momento per respirare serenamente.
  • Giallo: pensare alle possibili alternative.
  • Verde: agire, mettendo in pratica la soluzione migliore.

Seguendo questo semplice processo, il piccolo riesce a identificare le sensazioni che precedono il comportamento impulsivo e riesce a calmarsi, risolvendo il conflitto in modo soddisfacente e agendo nel modo corretto.

Infine, per verificare che il bambino abbia compreso la tecnica del semaforo -e allo scopo di consolidare tale acquisizione, potremmo giocare a rappresentare diverse situazioni in cui dovrà mettere in pratica questa tecnica dell’autocontrollo.

Distinguere ciò che va bene e ciò che va male

Attraverso questo esercizio che consiste nell’individuare cosa sia giusto e cosa sbagliato, si lavora sul monitoraggio del comportamento, partendo dal riconoscimento dei comportamenti adeguati, distinti da quelli inadeguati. Per riuscire nell’intento, bisogna, innanzitutto, presentare ai bambini una serie di pittogrammi, scaricabili, ad esempio dal sito web della ARASAAC.

In un secondo momento, i piccoli devono spiegare il significato di ciascun pittogramma e, nel caso in cui sia complicato estrapolarne il significato, i bambini riceveranno un aiuto. Infine, devono occuparsi di abbinare ciascuna azione alla relativa sezione:

  • Nella sezione verde, se si tratta di comportamenti che vanno bene.
  • Nella sezione rossa, se si tratta di comportamenti che non vanno bene.
Bambino nervoso

Esercizio del “Se…, allora…” per l’autocontrollo in età infantile

L’esercizio “Se…, allora…” permette di incrementare l’autocontrollo in età infantile, portando il bambino a riflettere su come agire dinnanzi a una serie di possibili situazioni. Per il suo svolgimento, verrà consegnato al bambino una lastra su cui potrà osservare una tabella a due colonne:

  • Una si chiamerà “se…”.
  • L’altra si chiamerà “allora…”.

I bambini devono inserire nella colonna “se…” le immagini che rappresentano situazioni:

A questo punto, vengono mostrati al bambino una serie di pittogrammi di diversa tipologia: una madre, un padre, un professore, uno che rappresenta l’azione del parlare, quella del respirare, del pensare, o quella in cui si chiede perdono, ecc…Egli dovrà selezionare, tra i suddetti pittogrammi, quelli che ritiene essere necessari per trovare una soluzione alla situazione in questione. Ciascun pittogramma va perciò collocato nella colonna “allora…”, a seconda dell’ordine con cui queste azioni devono essere espletate.

Così, se ad esempio il bambino si sente frustrato in classe perché non riesce a svolgere un compito, egli dovrà posizionare le immagini secondo il seguente ordine: respirare, pensare e dirlo all’insegnante. In questo modo imparerà a padroneggiare le situazioni dal punto di vista teorica per poi, in seguito, metterle in pratica con successo.


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