Che fare se vostro figlio richiama continuamente l'attenzione

A volte i bambini cercano di richiamare l'attenzione dei genitori ricorrendo a cattivi comportamenti. Leggete questo articolo per sapere che cosa fare in questi casi.
Che fare se vostro figlio richiama continuamente l'attenzione
María José Roldán

Scritto e verificato lo pedagoga María José Roldán.

Ultimo aggiornamento: 15 marzo, 2023

È del tutto normale che i bambini abbiano bisogno della vostra attenzione e approvazione. Tuttavia, quando un figlio richiama l’attenzione costantemente, può diventare un problema.

È possibile che anche il piacere che deriva dal richiamare l’attenzione si trasformi in una maniera per cercare di mantenere il controllo della situazione, a causa di una forma di insicurezza personale.

Perché mio figlio richiama continuamente l’attenzione?

Molti bambini possono adottare comportamenti negativi solamente per fare in modo che gli adulti si accorgano di loro. La ricerca eccessiva di attenzioni può sfociare nel desiderio di vostro figlio di controllare la vostra vita.

Molti bambini si comportano male solamente per richiamare l’attenzione. Questa è la ragione più evidente che provoca la cattiva condotta nei bambini piccoli. Se la situazione non viene gestita in tempo, può diventare il seme da cui in futuro nasceranno problemi di disciplina durante la fanciullezza e l’adolescenza.

Se si permette un cattivo comportamento o si accudisce un bambino dopo che ha manifestato una condotta negativa, nel futuro è destinato a germogliare il seme della tirannia.

mettere il broncio può essere un modo per richiamare l'attenzione

Il vostro obiettivo non è quello di eliminare la necessità di attenzione e approvazione di vostro figlio, perché si tratta di esigenze del tutto naturali. Quando gestite queste situazioni correttamente, la necessità di attenzione di vostro figlio può costituire uno strumento utile per migliorare il suo comportamento.

Non è necessario eliminare la necessità di attenzione, ma solamente i comportamenti inaccettabili attraverso i quali questa ricerca di attenzione viene manifestata.

Un esempio nell’offrire attenzione ai propri figli nella maniera corretta potrebbe essere rappresentato dalla seguente frase che una madre o un padre rivolge al figlio o alla figlia: “Figlio mio, so che desideri che rimanga a disegnare con te, ma in questo momento sono occupato. Cerca di essere paziente e disegnare da solo per dieci minuti: poi tornerò per rimanere con te e disegnare insieme”.

Il bambino riceverà l’attenzione di cui ha bisogno e imparerà ad aspettare. Non si farà subito prendere dalla frustrazione e dall’ansia di non avervi con sé al 100%.

Figlio che richiama l’attenzione: quando la vostra attenzione è troppa

Questo aspetto dipende da voi. Quanta richiesta di attenzione siete in grado di sopportare? La regola è che i bambini cercheranno la quantità di attenzione che voi siete in grado di offrire.

Dovrete trovare l’equilibrio tra la quantità di attenzione desiderata dai vostri figli e quella che potete offrire in determinati momenti. Anche una normale richiesta di attenzione può diventare una vera e propria fonte di stress, durante le giornate più difficili.

Non permettete che la necessità di attenzione dei vostri figli si trasformi in una richiesta costante. Quando i bambini non ricevono sufficiente attenzione, ricorrono a esplosioni di condotta, bizze e capricci e si mettono a disturbare e dimostrare mancanza di rispetto, fino ad adottare altri comportamenti aggressivi.

I bambini pensano cose come: “Se non posso richiamare l’attenzione facendo il bravo, allora mi comporterò male. Così attirerò l’attenzione della mamma”. E se ci riescono, si starà producendo un rinforzo negativo, che porterà il bambino a ripetere in futuro il cattivo comportamento, perché in questo modo riuscirà a ottenere la vostra completa attenzione.

“Non è mai troppo tardi per avere un’infanzia infelice”.

– Tom Robbins –

Diversi tipi di attenzione

L’attenzione e l’approvazione da parte degli adulti rappresentano le ricompense più forti, per i bambini. Purtroppo, è raro che i genitori utilizzino con saggezza lo strumento dell’attenzione. Esistono tre tipi di attenzione: l’attenzione o rinforzo positivo, l’attenzione o rinforzo negativo e la non attenzione.

è importante non offrire attenzione in seguito all'adozione di cattivi comportamenti

Quando ai bambini vengono offerti attenzione e approvazione perché si sono comportati bene, stanno ricevendo attenzione positiva. Attenzione positiva significa potenziare il comportamento positivo nel momento in cui si sta presentando e concentrarsi su questo comportamento.

L’attenzione positiva può trasformasi in parole di lode o incoraggiamento, vicinanza, abbracci o darsi il cinque. Anche un’osservazione gradevole funziona molto bene. L’attenzione positiva ha l’effetto di far aumentare il buon comportamento.

Quando invece offrite attenzione a vostro figlio per il suo cattivo comportamento, gli state dando un’attenzione negativa o rinforzo negativo. Generalmente, l’attenzione negativa ha inizio in seguito a un comportamento che disturba. Potete fare minacce, arrabbiarvi o perfino mettervi a gridare.

Per i bambini, però, l’attenzione negativa non rappresenta un castigo, ma una ricompensa. Non ha l’effetto di punire il cattivo comportamento né tanto meno di ridurlo, ma, al contrario, di aumentarlo.

Anche la non attenzione è una realtà. Quando i bambini non ricevono attenzione in maniera positiva, cercheranno di averla attraverso qualunque mezzo a loro disposizione. Non prestate attenzione ai cattivi comportamenti, ma solamente alle condotte positive.

In questo modo non rinforzerete il cattivo comportamento, che quindi non verrà riprodotto in futuro, e vostro figlio imparerà che riceverà attenzione solamente attraverso una condotta positiva.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Nascimento, E. L., & Lustosa, F. (2013). La distinción entre refuerzos positivo y negativo en los libros de enseñanza de análisis de la conducta. Perspectivas em análise do comportamento4(1), 10-19.
  • Piazza, C. C., Bowman, L. G., Contrucci, S. A., Delia, M. D., Adelinis, J. D., & Goh, H. L. (1999). An evaluation of the properties of attention as reinforcement for destructive and appropriate behavior. Journal of Applied Behavior Analysis32(4), 437-449.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.