Enuresi notturna nei bambini: cosa fare?

Ci sono bambini che anche a 5 o 6 anni continuano a fare la pipì a letto quando dormono. Questo fatto preoccupa molto i genitori. In questo articolo vi spiegheremo perché accade e cosa potete fare per migliorare questa condizione se non dipende da fattori fisiologici.
Enuresi notturna nei bambini: cosa fare?
Mara Amor López

Scritto e verificato la psicologa Mara Amor López.

Ultimo aggiornamento: 20 gennaio, 2023

L’enuresi notturna nei bambini è un disturbo che si verifica frequentemente nei bambini di età compresa tra i 5 e i 6 anni. Questo disturbo, tuttavia, può riguardare anche i bambini più grandi di età compresa tra i 12 e i 14 anni. Questi ultimi sono quelli che soffrono di più a causa delle implicazioni sociali che l’enuresi notturna comporta.

Questo disturbo di solito migliora man mano che il bambino cresce. A circa 18 mesi, il 50% dei bambini controlla la minzione durante il giorno e il 10% la gestisce anche di notte. Ma fino ai due o tre anni il controllo dello sfintere non si stabilizza ed è per questo che può capitare che i bambini facciano la pipì a letto la notte.

Non tutti i bambini riescono a controllarsi a quell’età. Alcuni impiegano più tempo e altri possono raggiungere l’adolescenza senza ancora controllare completamente lo sfintere. I motivi sono diversi: disturbi fisiologici, psicologici, mancanza di recettori o bassa produzione dell’ormone vasopressina che regola la minzione durante la notte.

Volete sapere delle informazioni in più sull’enuresi notturna nei bambini? Continuate a leggere questo articolo!

Cosa è l’enuresi notturna nei bambini?

L’enuresi notturna è l’incapacità di controllare lo stimolo della minzione durante la notte. Si verifica in un’età in cui si dovrebbe già avere il controllo volontario della minzione.

Si individuano due tipi di enuresi:

  • Enuresi primaria. Si verifica quando il bambino non ha mai controllato lo stimolo della minzione durante il sonno. Questo tipo di enuresi è generalmente dovuto a cause fisiologiche.
  • Enuresi secondaria. Si verifica quando il bambino è riuscito non fare la pipì a letto per un periodo compreso tra i sei mesi ed un anno, ma capitano nuovamente degli episodi in cui non controlla la minzione durante la notte. Ciò può essere dovuto a problemi psicologici.
Bambino pipì a letto quando dorme

Conseguenze dell’enuresi notturna nei bambini

Diminuzione dell’autostima e della fiducia in se stessi

Le prime reazioni del bambino sono di vergogna e paura. Queste sensazioni aumentano quando il bambino si rende conto che agli altri bambini non non capita di fare la pipì a letto. Questa condizione genera insicurezza e bassa autostima.

Compromette la qualità del sonno

I bambini che soffrono di enuresi notturna tendono ad avere un sonno di scarsa qualità. La loro fase di sonno leggero è più lunga della fase di sonno profondo. Sentendosi bagnati, possono svegliarsi più volte durante la notte e il loro sonno è meno riposante.

Aumentano i problemi comportamentali

I bambini che soffrono di enuresi notturna sono più propensi ad essere stressati e questo può portare a sviluppare problemi comportamentali e una maggiore difficoltà di concentrazione.

Difficoltà a socializzare

I bambini che soffrono di enuresi notturna hanno difficoltà a socializzare, si isolano e non vogliono andare a dormire con i loro amici per paura di fare la pipì a letto ed essere derisi. Questo problema tende ad aumentare man mano che crescono perché hanno più possibilità di socializzare.

Alcuni esercizi per contrastare l’enuresi notturna nei bambini

Esercizi per controllare i muscoli coinvolti nella minzione

Quando va in bagno a fare la pipì, bisogna chiedere al bambino di fermarsi e trattenere l’urina per alcuni secondi. È importante non interrompere la minzione per più di due volte perché si potrebbero causare delle infezioni. È meglio fare questo esercizio quando il bambino ha quasi finito di fare pipì perché si ha meno pressione sulla vescica.

Bambino seduto sul water che fa la pipì

Svegliarsi di notte per fare la pipì

I genitori possono fissare degli orari e svegliare il bambino tre o quattro volte durante la notte per fargli fare la pipì. Questo esercizio è molto efficace perché i bambini si abituano ad alzarsi quando hanno lo stimolo. In questa maniera diventeranno coscienti degli stimoli e sapranno che dovranno alzarsi per andare in bagno o usare il vasino. A poco a poco, saranno in grado di alzarsi automaticamente ed in maniera autonoma.

Esercizio per trattenere la pipì per un po’ di tempo

Questo esercizio serve per stimolare la capacità della vescica e migliorare il controllo della minzione. Si chiede al bambino di non andare in bagno fino a quando non ce la fa più. All’inizio è sufficiente resistere per alcuni secondi, in seguito, si può aumentare leggermente il tempo di resistenza. In questa maniera si stimolano i muscoli pelvici.

Ovviamente, nello svolgere questo esercizio bisogna prestare molta attenzione e non portare il bambino all’estremo. Inoltre, deve essere effettuato sotto lo stretto controllo dei genitori.

Adesso avete qualche informazione in più sull’enuresi notturna dei bambini. Se il bambino non riesce a controllare la minzione in nessun momento, bisogna consultare un pediatra. Se invece ci riesce, ma qualche volta capita che faccia ancora la pipì a letto, potete provare gli esercizi che vi abbiamo elencato e vedere se la situazione migliora. In caso contrario, vi consigliamo di consultare uno specialista.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.