Lo strano sintomo della depressione infantile

Scoprite insieme a noi in questo articolo uno dei probabili sintomi della depressione infantile meno conosciuti, che ha a che fare con l'alimentazione.
Lo strano sintomo della depressione infantile
María Alejandra Castro Arbeláez

Scritto e verificato la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 04 marzo, 2019

La depressione è una malattia difficile in qualsiasi situazione, per cui quando compare nell’infanzia tende ad essere allarmante. La depressione infantile, nonostante sembri manifestarsi principalmente attraverso la tristezza e l’abbattimento, ha altri sintomi meno comuni. Ad esempio, si è scoperto che l’aggressività può essere un segnale di depressione. Allo stesso modo, nel caso dei bambini, uno studio ha scoperto uno strano sintomo.

Al riguardo, i ricercatori dell’Università di Duke, hanno scoperto che uno dei problemi più frequenti dei bambini potrebbe essere un segnale di depressione. Ci riferiamo al gusto nel cibo, che nei bambini è già di per sé complesso. Secondo i ricercatori, quei bambini che scelgono con attenzione che cosa mangiare e hanno solo preferenze per alcuni cibi potrebbero soffrire di depressione infantile.

Depressione infantile e problemi nell’alimentazione

Come abbiamo detto, è normale che i bambini siano problematici riguardo al cibo. È per questo che scegliamo con attenzione gli alimenti e cerchiamo di renderli più attraenti e facili da mangiare. Nonostante questo, non tutti i bambini mangiano bene e negli orari previsti. Per questo, non è facile pensare che si possa trattare di un sintomo di qualcosa più grave come la depressione.

depressione infantile

Allo stesso tempo, bisogna evidenziare che non sempre questo tipo di comportamento è legato a problemi di questo tipo. Vale a dire, non tutti i casi di bambini con difficoltà a mangiare sono depressi. Sotto questo aspetto, gli specialisti hanno fatto presente che la formazione del gusto richiede del tempo. Per tale motivo, è stato necessario uno studio per determinare il legame tra questi pattern.

Ansia e depressione, quali sono le differenze?

La direttrice del Duke Center of Eating Disorders, Nancy Zucker, spiega che i bambini sono più sensibili rispetto agli adulti. Inoltre, alcuni bambini sono ancora più sensibili. Questo ha come conseguenza che il loro processo d’adattamento generi in loro più stress di fronte ad aspetti anche semplici.

Il comportamento irascibile del bambino nel momento di mangiare fino a un certo punto può essere normale. Tuttavia, questo studio ha determinato che tale comportamento è legato all’ansia e alla depressione severe.

Allo stesso modo, il momento del pasto genera stress nel bambino a causa della sua condizione, il che è negativo per lui e per la sua famiglia. Ciò ha come conseguenza che questo diventi il momento più difficile della giornata, cosa che può avere effetti negativi in futuro; vale a dire, la difficoltà nel momento di mangiare può generare disturbi depressioni e ansiosi nell’età adulta.

Fino a questo momento i ricercatori non hanno identificato uno schema che determini questa condotta. Per questo, non dobbiamo iniziare già ad allarmarci. Non tutti i bambini con problemi selettivi nel momento di mangiare soffrono di ansia e/o depressione infantile. Al momento sembra che ci sia una maggiore incidenza nei casi in cui il momento del pasto diventa insopportabile.

Secondo i ricercatori, questo ha molto a che vedere con l’atteggiamento che noi genitori abbiamo di fronte a queste situazioni. Ad esempio, quando cerchiamo di obbligarli a mangiare o siamo molto rigidi su ciò che devono mangiare. Molte volte questi episodi sono caratterizzati da grida, minacce, castighi e discussioni. In questo senso, la situazione diventa più stressante per il bambino, ripercuotendosi possibilmente sullo sviluppo di una depressione infantile.

depressione infantile e alimentazione

Possibili effetti della depressione infantile

Il bambino che soffre di depressione può essere colpito in diversi modi. In questo caso non solo c’è un rischio a livello psicologico, perché anche la sua alimentazione si vede compromessa. Poiché non mangiano tutto o fanno fatica a mangiare le quantità adeguate di cibo, sono esposti a sviluppare malattie.

Si generano possibili effetti anche in ambito sociale, perché il bambino non si comporta bene a tavola. Allo stesso modo, persone che non siano i suoi genitori fanno fatica ad occuparsi di un bambino che non mangia tutto. Le persone selettive con il cibo non sempre sono ben comprese, ragione per cui in futuro potrebbero avere difficoltà a relazionarsi.

È frequente che questi bambini sviluppino un certo timore verso il consumo di certi alimenti. Questo avviene per un aumento del sistema di protezione contro l’avvelenamento, un processo biologico che esiste naturalmente in tutte le persone. Significa che si produce un’alterazione di un sistema naturale dell’organismo. Per questo, questi bambini presentano un disturbo che li porta a preoccuparsi eccessivamente per alimenti che considerano rischiosi.

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