Buonumore: un ingrediente essenziale per educare i nostri figli
Quando si tratta dell’educazione dei nostri figli, ogni consiglio utile è ben accetto, dal momento che l’infanzia è una delle tappe più difficili che un genitore deve affrontare. E se oggi provassimo a metterci un pizzico di buonumore?Sappiamo bene che gli estremi non sono mai buoni. Se educhiamo i nostri figli in modo troppo severo o, al contrario, in modo troppo permissivo, possiamo influire negativamente sul loro corretto sviluppo. Per questo motivo l’equilibrio è sempre altamente raccomandato.
Uno dei timori più frequenti dei genitori è quello di non riuscire ad educare correttamente i propri figli, per questo consigliamo sempre di essere il più possibile risoluti e decisi. Questo non significa essere inflessibili o rinunciare alla simpatia e al divertimento, anzi. Un pizzico di buon umore può infatti “alleggerire” l’arduo compito dell’educazione.
I benefici del buonumore
Il senso dell’umorismo è molto più apprezzato in società di quanto si tenda a credere. Senza un po’ di buonumore, la vita sarebbe triste e grigia, poiché l’essere sociale, ludico e buono che c’è in ognuno di noi non avrebbe la libertà di manifestarsi.
Il malumore è motivo di biasimo, rattrista e mette a disagio sia chi ne soffre, sia chi indirettamente lo subisce. Il buonumore, invece, influisce positivamente su molti aspetti della nostra vita. I suoi benefici si ripercuotono sul nostro organismo, sulle nostre relazioni interpersonali e persino sullo sviluppo cognitivo.
Per la maggior parte degli specialisti il segreto per migliorare la nostra salute e la nostra vita sociale risiede proprio nel buonumore. Essere allegri e riuscire a trasmettere questa energia positiva offre grandi benefici. Eccone alcuni:
- Riduce lo stress
- Rafforza il sistema immunitario
- Facilita l’integrazione all’interno di un gruppo
- Riduce gli sbalzi della pressione sanguigna
- Ci permette di godere appieno di molte situazioni
- Permette di pensare con più chiarezza
- Favorisce la presa di decisione
- Stabilizza i livelli di zucchero nel sangue
- La risata stimola i muscoli e brucia calorie
- L’allegria promuove la gratitudine, l’entusiasmo e la forza di volontà
“I professionisti della terapia del sorriso insegnano alle persone a ridere, a espirare ed inspirare meglio e a mantenersi più in forma”
Il buonumore per educare
È possibile che il buonumore, che è in grado di rilassarci tanto da incidere sulla nostra salute, ci induca al lassismo? Che troppa felicità ci renda incapaci di reagire di fronte al comportamento scorretto o alla cattiva condotta dei nostri figli? Certo che no! Se siamo in grado di creare un ambiente equilibrato, in cui il sorriso e lo scherzo convivono con le regole e la disciplina, tutto scorrerà liscio come l’olio. Non sarà necessario adottare posizioni estreme, ne in un senso né in un altro, per educare in modo corretto i nostri piccoli.
Se ci mostriamo allegri e di buonumore, non per questo i nostri figli vivranno abbandonati al loro stessi. Il fatto che ci vedano come persone divertenti favorisce la fiducia e la confidenza tra i membri della famiglia. Molte situazioni di conflitto possono essere risolte con un pizzico di senso dell’umorismo. L’educazione di un figlio, in cui i momenti critici sono all’ordine del giorno, non fa eccezione.
L’unica cosa da tener ben presente è che bisogna stabilire dei limiti, essendo questi ultimi di vitale importanza per crescere. Ecco dunque come conciliare regole e buonumore nell’educazione dei nostri bambini:
- Stabilire uno spazio per lo svago. Questo momento avrà le sue norme, che verranno decise e condivise in precedenza, in modo che i nostri figli sappiano che esiste, durante la giornata, uno spazio in cui ci si può svagare, divertire e farsi quattro risate.
- Essere costanti. Dovremo rispettare questo momento di buon umore e promuoverlo come se si trattasse di una medicina da assumere regolarmente, perché solo così noteremo i benefici che può apportare al rapporto con i nostri figli.
- Essere tolleranti. Non tutti accettano di buon grado gli scherzi o le battute simpatiche, forse perché a volte si associa il riso ad una perdita di compostezza e di autorità, ma questo è piuttosto un problema degli adulti. I bambini, invece, non sono in grado di calibrare l’eccesso, e può succedere che qualche volta esagerino, oltrepassando i limiti. In questi casi cerchiamo di essere comprensivi e tolleranti.
- Essere moderati. Un pizzico di buonumore ci fa entrare in sintonia con gli altri, in particolar modo con i nostri figli, che imparano a vederci con occhi diversi e non come i soliti “carabinieri” autoritari di cui non ci si può fidare. Ma bisogna sapersi controllare ed essere rispettosi: quando certi limiti vengono superati, lo scherzo può diventare pesante, e la battuta spiritosa, un’offesa. È importante, quindi, stabilire insieme quali sono questi limiti, per non cadere nella maleducazione o nell’insolenza.
Il buonumore è una grande risorsa a cui attingere per migliorare la convivenza con i nostri figli. Il fatto che ci vedano come persone divertenti e in grado di offrire momenti di svago e autentico divertimento ci aiuterà ad educarli meglio, liberandoci da molte tensioni e rafforzando i vincoli familiari.
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