Che cosa sono le perle di latte?

Ultimo aggiornamento: 14 dicembre, 2017

Sono molti gli interrogativi che ci poniamo quando diventiamo madri. Uno dei più frequenti riguarda tutto ciò che ha a che vedere con l’allattamento materno, in termini generali o nel dettaglio, come nel caso delle perle di latte.

Conoscere dettagliatamente i cambiamenti che il nostro organismo attraversa è fondamentale. In questo modo disporremo degli strumenti adatti per affrontarli e percorrere felicemente il cammino della maternità.

Ogni donna in dolce attesa deve sapere che cosa sono le perle di latte o punti bianchi sul capezzolo. Sono piccoli e brillanti, e presentano una sfumatura madreperlacea. In generale, si infiammano se il piccolo viene allattato senza pause, per poi sgonfiarsi senza importanti complicazioni.

Una volta conclusa la poppata, il capezzolo assume un colore biancastro, ed è una cosa normale.

I dotti attraverso i quali esce il liquido si ostruiscono, formando le cosiddette perline di latte materno, il cui volume varia nel corso della giornata. Possono formarsi se, succhiando dal seno, il bebè chiude la bocca con forza e dà degli strattoni con la testa.

Cause che provocano la formazione delle perle di latte

Le perle possono comparire spontaneamente oppure essere causate da un’infezione o un’ostruzione mammaria. Che cosa si può fare di fronte a questo disturbo?

  • Allattare assumendo una postura comoda per entrambi
  • La madre può assumere degli antinfiammatori orali prescritti dal medico, se lo ritiene necessario
  • Il trattamento è lo stesso adottato nei casi di ingurgitazione e nelle ostruzioni mammarie
  • Vengono solitamente gestite riscaldando la zona interessata

La pratica costante dell’allattamento e l’osservazione delle perle di latte ci indicano di che cosa si tratta effettivamente.

I sintomi di fronte ai quali dovremmo preoccuparci

L'allattamento e le perle di latte

In alcuni casi si presentano dei sintomi di allarme, come febbre o forte infiammazione, in caso di persistenza oppure quando le perle di latte compaiono di frequente. Questa sintomatologia imporrà di sottoporsi immediatamente a un’analisi batteriologica di laboratorio. In base ai risultati, gli specialisti indicheranno un trattamento a base di antibiotici.

Questi punti bianchi sono di solito dolorosi e provocano un intenso prurito, trasmettendo una sensazione di bruciore. Nonostante la presenza di questi sintomi, non vengono considerati gravi. Tuttavia, se non sono trattati tempestivamente da un medico, possono condurre a gravi problemi.

La maggior parte di questi forellini si altera o si infiamma in seguito a un’infezione microbica della mammella, causando la mastite subacuta. Questa consiste in una tipologia di mastite che non presenta la sintomatologia tipica: febbre, dolore a un settore della mammella, arrossamento o infiammazione dell’intero seno.

I batteri patogeni hanno la capacità di formare dei biofilm, cioè di aderire ai dotti e, congiuntamente a residui di calcio, formare delle ostruzioni, dalle quali viene prodotto il liquido.

Consigli

Allattamento e perle di latte

Vi raccomandiamo di seguire questi consigli:

  • Normalmente, dall’apparizione delle perle di latte sui capezzoli, si forma una crosta che si distaccherà dopo circa 5-7 giorni. Sarà il bimbo, attraverso la suzione, a far scomparire magicamente queste perline.
  • È molto importante non addormentarci mai mentre stiamo allattando il bambino, che potrebbe soffocarsi o riempirsi d’aria, succhiare male dal petto e provocare immediatamente una mastite acuta.
  • Se il puntino è molto grande e visibile, l’ideale è riscaldare un po’ la zona interessata, ammorbidendo la parte indurita (crosta) e agevolandone il distacco.
  • Una maniera di drenare il seno consiste nel premere il capezzolo, in modo che il dotto ostruito venga liberato dal liquido. Subito dopo, dovrete attaccare il piccolo al seno, lasciando che sia lui a terminare lo svuotamento del dotto, attraverso la suzione.
  • Esistono casi in cui le perle sono di origine batterica e si estendono in profondità. Di solito coinvolgono tutto il dotto mammario. Di fronte a questa malattia si raccomanda di ricorrere immediatamente all’assistenza del medico. Quest’ultimo indicherà di interrompere o prosegure l’allattamento e prescriverà un trattamento a base di antibiotici. È necessario sottoporsi a un ulteriore controllo, nel caso in cui dovessero presentarsi altre complicazioni.
  • Durante l’allattamento bisogna prestare particolare attenzione all’igiene delle mani e dei capezzoli. In questo modo si eviterà di contrarre infezioni.
  • Cercate di effettuare l’allattamento in un luogo tranquillo, nel quale sia voi che il bebè vi sentiate più comodi e rilassati possibile.

Allattare significa amore per il vostro bebè

È necessario che i nostri figli vengano allattati in maniera esclusiva per i primi sei mesi. Poi, fino ai due anni di età, l’allattamento sarà combinato con l’alimentazione convenzionale. Questo permetterà di apportare gli elementi nutritivi necessari per la sua crescita e un sano sviluppo.

A partire dalla nascita e dalla prima alimentazione con il colostro, ha inizio una relazione affettiva di dipendenza tra la mamma e il bebè.

L’allattamento è un’esperienza meravigliosa, soprattutto se condotto con amore e dedizione.


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