5 consigli per curare la diastasi addominale

5 consigli per curare la diastasi addominale

Ultimo aggiornamento: 02 novembre, 2017

Il fenomeno della diastasi addominale si verifica in tutte le donne in stato interessante. Tuttavia, per alcune la situazione può essere più grave che per altre. Perciò il recupero dopo il parto può ritardare un po’ in alcune occasioni. La diastasi, infatti, non è solo un inestetismo estetico.

Ritornare al nostro fisico originario dopo una gravidanza è un processo che richiede tempo. Anche se sembra complicato e difficile da ottenere, esistono alcuni accorgimenti che possiamo adottare subito dopo aver dato alla luce nostro figlio.

Sappiamo che con la nascita di un bambino, la nostra vita passerà in secondo piano rispetto a quella del bebè. Tuttavia anche il nostro recupero fisico è importante, non solo perché influisce sulla capacità di occuparci del bambino ma anche perché meglio ci sentiamo con noi stesse e migliore sarà la qualità di vita della famiglia intera.

Per evitare possibili casi di depressione  è necessario che le mamme comincino il recupero fisico e mentale subito dopo aver partorito. Tra l’altro, la situazione giova sia al rapporto familiare che al benessere del neonato.

Addio alla diastasi addominale

La diastasi addominale in una donna incinta (a destra)

Il problema della diastasi addominale è uno dei più frequenti. Si tratta della dilatazione del muscolo retto, dell’addome che si verifica per creare lo spazio che andrà ad accogliere il bambino. L’utero comincia ad espandersi man mano che la gravidanza aumenta e ciò produce la scissione dei muscoli addominali.

Tali muscoli non tornano allo stato naturale subito dopo il parto. A differenza di altri tessuti e della cavità uterina e vaginale, questi muscoli non si riallineano autonomamente. Nel caso di una distensione del muscolo, in particolare, occorre un recupero speciale. Ecco alcuni consigli che possono aiutarvi.

Alimentazione adeguata

Come per altri aspetti della gravidanza e della fase post-parto, l’alimentazione è la chiave di volta. È fortemente consigliato adottare una dieta salutare, equilibrata e bilanciata che ci accompagnerà anche durante la fase dell’allattamento.

Mantenere l’idratazione

In particolare con questo tipo di problema si raccomanda un’idratazione adeguata. Assumere molti liquidi e bere molta acqua aiuta il recupero muscolare e migliora la produzione di latte. E’ anche consigliato mantenere la pelle idratata tramite l’uso di oli naturali che aiutano a recuperare l’elasticità.

Esercizi specifici per la diastasi addominale

La diastasi addominale può provocare un problema di gonfiore persistente dell’area anche dopo varie settimane dal parto. Da qui l’aspetto di un addome al terzo mese di gravidanza.

La distensione che si verifica per diversi mesi non si può recuperare da un giorno all’altro. Ma tuttavia, non tutti gli esercizi sono consigliati per questo tipo di problema.

Il fisioterapista Rafael Vicetto ci spiega che non è consigliabile fare addominali, perché questo esercizio acuisce la separazione.

Pertanto, si raccomandano esercizi leggeri a basso impatto nella zona addominale. Saltare e correre non sono esercizi consigliabili in questo caso per il suolo pelvico, invece una camminata giornaliera di 45 minuti risulta più benefica.

La sensazione di essere grassa dura nove mesi, la felicità di essere madre dura tutta la vita.

-Nikki Dalton-

Valutazione medica

Prima di iniziare qualsiasi trattamento e allenamento, è opportuno consultare uno specialista per una valutazione medica. A volte, la diastasi addominale può portare a lesioni come la rottura della linea alba. Quando questo succede si può incorrere in sintomi fastidiosi come dolore, problemi digestivi e perdite di urina.

Dopo una valutazione medica si può iniziare un percorso personalizzato. Nel frattempo non è raccomandabile esercitare o forzare la zona addominale. A seconda della gravità del problema ci saranno raccomandazioni specifiche.

StopDiastasi: cos’è e come funziona?

Per molto tempo il rimedio più diffuso per trattare la diastasi è stato il ricorso alla chirurgia estetica. Recentemente si è però sviluppato un sistema conosciuto come StopDiastasi. Si tratta di un trattamento non invasivo che aiuta a recuperare l’estensione del muscolo addominale in modi differenti.

Per iniziare il fisioterapista guida il trattamento. E’ comune che venga consigliato l’uso di un busto speciale. In secondo luogo, si raccomandano esercizi di base da inserire nelle nostre attività. L’idea è quella di creare delle abitudini relazionate al nostro modo di muoverci, sederci, piegarci e occuparci del bebè.

Il trattamento include anche esercizi di ginnastica posturale e respiratoria. Con questo tipo di allenamento si possono notare risultati già dopo le prime settimane. Quando applicato in maniera corretta, permette un recupero della forma fisica già dopo 21 giorni.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.