Cosa fare se mio figlio viene punto da una vespa?

Non è necessario andare nel panico se vostro figlio viene punto da una vespa. Dopo aver letto queste raccomandazioni, vi renderete conto di quanto sia semplice affrontare questa emergenza
Cosa fare se mio figlio viene punto da una vespa?

Scritto Naí Botello

Ultimo aggiornamento: 20 gennaio, 2023

E se mio figlio viene punto da una vespa? Sono le intossicazioni provocate dalle punture di insetto una delle preoccupazioni maggiori dei genitori. Questa paura nasce, in parte, dal fatto che i genitori non sanno come può reagire l’organismo del bambino in seguito alla puntura.

In questi casi, gli adulti si chiedono se non sia il caso di portare il bambino al pronto soccorso, se basta medicarlo in casa, o anche quali sintomi presenterà. Ecco perché capita spesso di domandarsi: che cosa fare se mio figlio viene punto da  una vespa?

I periodi dell’anno in cui ci sono più vespe sono la primavera e l’estate. Se consideriamo che sono anche i periodi in cui i bambini in genere escono di più a giocare all’aria aperta, è ovvio che c’è un rischio maggiore che possano ritrovarsi in una simile situazione.

Ecco perché desideriamo che siate a conoscenza delle soluzioni più immediate al problema. Solo così potrete gestire in modo efficace questa piccola emergenza.

Conoscere il nemico

La prima cosa da fare è non perdere la calma. Dovete sapere che, anche se allergico, nel caso in cui vostro figlio viene punto da una vespa, avrete il tempo sufficiente per valutare al situazione e prestargli tutte le cure necessarie. In teoria, non è da considerarsi un’emergenza letale.

Ebbene, una prima misura da adottare è sapere che nemico ci si trova davanti. Le vespe sono imenotteri. Vale a dire che appartengono alla famiglia delle api, ma a differenza di queste ultime, possiedono un pungiglione liscio che non rimane conficcato nella pelle della persona che è stata punta.

Pertanto, possono pungere diverse volte di seguito e aggravare la situazione rispetto a quanto può fare un ape. Questa, infatti, quando punge perde il pungiglione –  e con esso parte dell’addome – e muore.

Sia le api, sia le vespe inoculano un “veleno” contenente sostanze che provocano un forte dolore e infiammazione nell’area colpita. Tuttavia, di rado la puntura comporta conseguenze più gravi, soprattutto se la ferita viene curata nel modo adeguato.

Cosa fare se mio figlio viene punto da una vespa?

Se vostro figlio viene punto da una vespa, ecco alcune utili indicazioni per prestargli le cure più adeguate:

  • Lavate la zona con abbondante acqua fresca e un sapone delicato.
  • Nonostante in genere non accada nel caso delle vespese  il pungiglione rimane conficcato nella pelle, toglietelo con una pinzetta sterilizzata. Non pizzicate troppo la zona né date retta alle leggende popolari secondo cui bisogna succhiare la ferita per estrarre il pungiglione. Non fareste altro che contaminare la ferita e provocare ulteriori problemi.
  • Quindi disinfettate di nuovo la zona per essere sicuri che non sia rimasto nessun residuo contaminante.
  • Potete applicare delle creme specifiche a base di ammoniaca  che servono a eliminare il fastidio provocato dal prurito e dal bruciore.
  • Anche il ghiaccio è un buon alleato per disinfiammare la zona.
  • Nel caso in cui sospettiate un’allergia. Se notate che il piccolo ha problemi di respirazione o macchie rosse in diverse parti del corpo, la cosa migliore da fare è portarlo al pronto soccorso.  Solo così eviterete conseguenze più gravi o lo shock anafilattico.

“Le vespe sono della famiglia delle api, ma a differenza di queste ultime, possiedono un pungiglione liscio che non rimane conficcato nella pelle della persona che è stata punta.”

Cosa insegnare a vostro figlio sulle vespe

Nessuno è immune a incidenti con insetti o qualsiasi altro tipo di animali. Questo è un dato di fatto. Però dobbiamo senz’altro mettere in guardia i bambini  sui pericoli e le dolorose conseguenze di un incontro ravvicinato con un insetto. Soprattutto se gli si dà fastidio.  È molto importante che i piccoli sappiano quanto segue:

  • Non devono mai cercare di colpire o toccare un nido di vespe o api.  Neanche con delle pietre.  Infatti, di solito pensano, erroneamente, che la distanza offrirà loro un vantaggio per mettersi in salvo. Ma non è così.
  • Se uno di questi insetti si avvicina loro, non devono muoversi né iniziare ad agitare le mani in aria per scacciarlo. Questo non farà altro che spingerlo ancora di più ad attaccare.
  • Se siete in piscina, al lago o in spiaggia,  scuotete con prudenza i vestiti prima di indossarli.  Così facendo, scaccerete la possibile vespa che si è posata sopra e non entrerete in contatto con lei.
  • Durante le passeggiate all’aria aperta, o in estate, è raccomandabile mantenere gli alimenti chiusi. Soprattutto la frutta molto dolce, come la banana, per cui le vespe hanno un debole.

Infine, se le analisi hanno dimostrato che vostro figlio è incline a soffrire di allergie gravi,  è consigliabile consultare  il pediatra per avere un kit di emergenza preciso nonché delle indicazioni su come agire in casi delicati come il vostro.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.