Che cosa sono gli esercizi di Kegel

Che cosa sono gli esercizi di Kegel

Ultimo aggiornamento: 03 novembre, 2017

Probabilmente vi sarà già capitato di sentir parlare degli esercizi di Kegel, che vengono caldamente raccomandati alle donne incinte. Anche se sono utili per migliorare il proprio stato nel corso della gravidanza, non sono indicati esclusivamente in questo caso. Infatti sono nati soprattutto per migliorare l’incontinenza urinaria e possono essere praticati da chiunque.

Questi esercizi furono inventati negli anni Quaranta da un ginecologo di nome Arnold Kegel, da cui prendono il nome. In principio, il  loro scopo consisteva nel migliorare l’apparato urinario dopo il parto e aiutare il muscolo pubococcigeo.

Come conseguenza di questi esercizi, la parete pelvica si rafforza, in modo da prevenire e correggere problemi di incontinenza. Gli esercizi di Kegel sono quindi consigliati alle donne in gravidanza e a quelle che hanno già partorito. Anche se esistono alcuni dubbi sulla loro effettiva efficacia nel post partum, un po’ di esercizio non guasta mai, soprattutto quando è noto che potrebbe portare anche dei benefici alla salute sessuale.

Benefici degli esercizi di Kegel

Il principale effetto di questi esercizi è quello di rafforzare i muscoli pelvici. Com’è ovvio, questa struttura è presente sia nel corpo femminile che in quello maschile: di conseguenza, i vantaggi riguardano entrambi i sessi. Nel 1940, il dottor Kegel sosteneva che questi movimenti aiutassero le madri a migliorare i problemi di incontinenza successivi al parto.

Una donna incinta fa gli esercizi di Kegel.

In seguito gli esperti sono stati in grado di determinare che la loro efficacia riguarda anche il miglioramento di altri fattori. Pertanto, la loro validità viene associata ad aspetti come l’attività sessuale, la postura e la debolezza della vescica e dei muscoli pelvici. Nel caso delle donne in gravidanza, la parete pelvica tende a indebolirsi per lo sforzo e a provocare incontinenza urinaria.

La pratica di questi esercizi è particolarmente indicata per rafforzare i tessuti che impediscono l’indebolimento dei muscoli che controllano lo sfintere. Ecco altri benefici che derivano dagli esercizi di Kegel:

  • Possono contribuire a un miglioramento del tono muscolare nel momento del parto naturale, perché si concentrano sulla regione pelvica.
  • Evitano o riducono l’incontinenza urinaria.
  • Favoriscono il recupero postoperatorio in seguito a interventi ginecologici nel caso delle donne, e a operazioni alla prostata per gli uomini.
  • Contribuiscono al recupero del tono muscolare e di parte delle caratteristiche della zona vaginale dopo il parto e/o come effetto dell’età.
  • Favoriscono l’attività e il piacere sessuale.
  • Praticando gli esercizi di Kegel per circa cinque minuti, tre volte al giorno per poche settimane, è possibile raggiungere eccellenti risultati nel controllo della vescica.

In cosa consistono gli esercizi di Kegel?

L’esecuzione di questi movimenti è davvero semplice: non richiedono un notevole sforzo e, se effettuati in maniera corretta, non dovrebbero produrre alcun effetto secondario. Il movimento in sé è quasi lo stesso, ma si raccomanda che venga eseguito almeno in tre posizioni differenti: in piedi, seduti e distesi.

Per localizzare i muscoli che dobbiamo esercitare si consiglia di seguire la seguente routine di esercizi:

Esercizio n. 1

Consiste nel cercare di trattenere il flusso di urina mentre ci troviamo seduti sul water. Questo movimento ti permetterà di migliorare il controllo dei muscoli e identificare quali sono quelli da esercitare.

Esercizio n. 2

Realizzeremo movimenti simili nel momento in cui eviteremo di tentare di defecare; a questo scopo, è necessario stringere e muovere l’intestino fino a provare una sensazione simile a quella che sentiamo quando l’evacuazione è imminente. Quando impariamo a dominare questo movimento, significa che stiamo esercitando i muscoli nella maniera corretta.

Esercizio n. 3

Da distese, premete un dito dentro la vagina, finché non riuscite a sentire la pressione nel dito. Il movimento è simile a quello effettuato quando cercate di evitare la fuoriuscita urina; per capire se state realizzando correttamente l’esercizio, è necessario sentire che state premendo davvero.

Esercizi generali

Dopo aver localizzato i muscoli da attivare, si raccomanda di ripetere per circa cinque settimane, l’esercizio seguente.

  • Con la vescica vuota: distesi, in piedi o seduti, contraiamo i muscoli della parete pelvica per circa otto secondi. Poi rilassiamo i muscoli e riposiamo per dieci secondi. Ripetere il movimento una decina di volte per ogni seduta.

I muscoli che attiveremo sono quelli che abbiamo scoperto grazie agli esercizi principali. È importante identificarli per non rischiare di contrarre quelli sbagliati.

È necessario mantenere la respirazione, senza esagerare con la quantità di ripetizioni o sedute giornaliere. Approfittate dell’occasione di praticarli ogni volta che vi capita di tossire, sollevare qualcosa, starnutire o saltare.

Potete chiedere al vostro medico di raccomandarvi dei pesi speciali per aiutarvi ad eseguire questi esercizi.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.



Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.