4 errori che si commettono con i bambini plusdotati
A tutti noi genitori di un bambino con un alto quoziente intellettivo sarà capitato di non sapere come reagire di fronte a una determinata situazione. Sono diversi gli errori che si commettono con i bambini plusdotati.
Di solito accade perché non si conosce il modo corretto di reagire dinanzi alle brillanti capacità o alle debolezze del bambino.
L’educazione dei bambini tra le quattro mura domestica in generale è sempre po’ difficile, stressante, al punto da intimidirci talvolta. E lo è ancora di più con i bambini dotati di alte capacità intellettive, poiché le loro richieste rappresentano una vera e propria sfida.
Gli strumenti scarseggiano, veniamo colti dalla disperazione ed è a questo punto che cominciamo a porre loro, senza intenzionalità, degli ostacoli sulla strada. Molte volte lo facciamo senza neanche rendercene conto.
Tuttavia, con una buona disposizione e la voglia di aiutare i nostri piccoli possiamo senza dubbio cercare gli strumenti e le strategie giuste per tirare fuori la loro intelligenza. La cosa importante è trovare il modello educativo giusto, adatto alle necessità del bambino, e applicarlo a casa.
Così facendo, quando commettiamo gli errori che si commettono con i bambini plusdotati, non ci sentiremo più in colpa.
In questi casi, la cosa migliore è esaminare i vantaggi e gli svantaggi di avere un bambino con un alto quoziente intellettivo affinché il suo sviluppo sia ottimo.
Errori che si commettono con i bambini plusdotati
1. Sgridarli perché scrivono male
In genere, quando rivediamo i compiti di scuola svolti dai bambini, ci ritroviamo a sfogliare pagine di quaderni e di libri scritte in una calligrafia che non ci fa sentire per niente orgogliosi. E li sgridiamo senza sapere i motivi che si nascondono dietro questa brutta calligrafia.
Il motivo risiede nella cosiddetta sindrome di dissincronia intellettiva psicomotoria.
Questa patologia fa riferimento a problemi di scrittura derivanti dalla difficoltà di coordinare i movimenti della mano. L’insistenza con cui si impone al bambino di scrivere correttamente può provocargli uno stato d’ansia e di insoddisfazione di se stesso. Si tratta di una situazione molto comune nelle case in cui vivono bambini plusdotati.
In questi casi dobbiamo trattare il piccolo con pazienza e molto affetto. Ai bambini piace veder riconosciuti i propri successi. E insistere in maniera negativa su questo punto debole equivale a favorire una bassa autostima.
Per cui, se presentano questa difficoltà, la cosa più sensata è aiutarli a correggere la propria scrittura con delle calligrafie semplici, affinché imparino a modellare le parole. È una prova che può essere superata facilmente.
2. Punizioni per aver dato una cattiva spiegazione
Quando assegniamo una lettura al bambino, pensiamo che, essendo plusdotato, ne farà una spiegazione straordinaria. E se non è all’altezza delle nostre aspettative, magari ci capita di punirlo con castighi inutili. Così facendo non cerchiamo la causa del suo errore e non contribuiamo neanche a correggerlo.
Una delle cause di questa difficoltà è che i bambini con un alto rendimento intellettivo hanno maggiore capacità di ragionamento che di linguaggio. Non memorizzano ciò che leggono, si limitano a capirlo.
Per questo, quando devono spiegarlo lo fanno con difficoltà, poiché non riescono a far corrispondere le parole a ciò che hanno letto in precedenza. È la cosiddetta dissincronia di linguaggio e ragionamento.
“Proteggetemi dalla sapienza che non piange, dalla filosofia che non ride e dalla grandezza che non si inchina davanti ai bambini”
3. Obbligarli ad appartenere a un gruppo in cui si sentono a disagio
I bambini plusdotati in genere cercano la compagnia degli adulti, poiché il loro quoziente intellettivo e la loro maturità possono arrivare a uguagliare quello dei grandi.
Fanno interventi pertinenti durante le conversazioni, apportano le proprie idee e in alcuni casi arrivano a risolvere i problemi con grande facilità.
Molti genitori considerano questo atteggiamento inappropriato e obbligano i bambini a stare con altri bambini della loro età. Ma, inseriti a forza in questi gruppi, i bambini superdotati si sentono isolati, si chiudono in se stessi, non provano alcun desiderio di manifestare le proprie capacità.
In alcuni casi questo atteggiamento provoca rifiuto e bullismo da parte degli altri componenti del gruppo.
4. Mancanza di interesse
I bambini superdotati sono molto curiosi. Hanno la necessità di esplorare e imparare tutto ciò che richiama la loro attenzione.
Tuttavia, ci sono genitori che non hanno tempo o voglia di aiutarli. Per questo rispondono male alle domande che vengono loro poste o lasciano da solo il bambino quando ha da fare dei compiti.
È uno dei più frequenti errori che si commettono con i bambini plusdotati, ma anche dei più gravi. I genitori dovrebbero aiutare sempre, al cento per cento i propri figli a migliorare in tutti gli ambiti.
Se il bambino fa troppe domande, è perché è spinto dal bisogno di imparare e desidera farlo. Dobbiamo rispondere gentilmente, in modo che il piccolo si nutra di conoscenza e senta il sostegno di tutta la famiglia.
Per evitare gli errori che si commettono con i bambini plusdotati, dobbiamo cominciare ad accettarli per come sono. È fondamentale non perdere la pazienza di fronte alla loro curiosità, non obbligarli a fare nulla, consigliarli e invitarli ad affrontare le sfide senza paura di fallire.
In definitiva, è prioritario dedicare del tempo ad aiutarli quando fanno i compiti ed elogiarli quando raggiungono degli obiettivi. In questo modo, avremo figli felici, che non avranno mai paura di dimostrare le proprie capacità.
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