4 errori che si commettono con i bambini plusdotati

Per un bambino plusdotato percepire il sostegno dei famigliari in ogni aspetto della propria vita è fondamentale. Grazie a questo appoggio, infatti, dimostrerà le sue capacità senza alcun timore.
4 errori che si commettono con i bambini plusdotati
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 17 aprile, 2023

A tutti noi genitori di un bambino con un alto quoziente intellettivo sarà capitato di non sapere come reagire di fronte a una determinata situazione. Sono diversi gli errori che si commettono con i bambini plusdotati.

Di solito accade perché non si conosce il modo corretto di reagire dinanzi alle brillanti capacità o alle debolezze del bambino.

L’educazione dei bambini tra le quattro mura domestica in generale è sempre po’ difficile, stressante, al punto da intimidirci talvolta.  E lo è ancora di più con i bambini dotati di alte capacità intellettive, poiché le loro richieste rappresentano una vera e propria sfida.

Gli strumenti scarseggiano, veniamo colti dalla disperazione ed è a questo punto che cominciamo a porre loro, senza intenzionalità, degli ostacoli sulla strada. Molte volte lo facciamo senza neanche rendercene conto.

Tuttavia, con una buona disposizione e la voglia di aiutare i nostri piccoli possiamo senza dubbio cercare gli strumenti e le strategie giuste per tirare fuori la loro intelligenza. La cosa importante è trovare il modello educativo giusto, adatto alle necessità del bambino, e applicarlo a casa.

Così facendo, quando commettiamo gli errori che si commettono con i bambini plusdotati, non ci sentiremo più in colpa.

In questi casi, la cosa migliore è esaminare i vantaggi e gli svantaggi di avere un bambino con un alto quoziente intellettivo affinché il suo sviluppo sia ottimo.

Errori che si commettono con i bambini plusdotati

1. Sgridarli perché scrivono male

In genere, quando rivediamo i compiti di scuola svolti dai bambini, ci ritroviamo a sfogliare pagine di quaderni e di libri scritte in una calligrafia che non ci fa sentire per niente orgogliosi. E li sgridiamo senza sapere i motivi che si nascondono dietro questa brutta calligrafia.

Il motivo risiede nella cosiddetta sindrome di dissincronia intellettiva psicomotoria.

Questa patologia fa riferimento a problemi di scrittura derivanti dalla difficoltà di coordinare i movimenti della mano. L’insistenza con cui si impone al bambino di scrivere correttamente può provocargli uno stato d’ansia e di insoddisfazione di se stesso. Si tratta di una situazione molto comune nelle case in cui vivono bambini plusdotati.

In questi casi dobbiamo trattare il piccolo con pazienza e molto affetto. Ai bambini piace veder riconosciuti i propri successi. E insistere in maniera negativa su questo punto debole equivale a favorire una bassa autostima.

Per cui, se presentano questa difficoltà, la cosa più sensata è aiutarli a correggere la propria scrittura con delle calligrafie semplici, affinché imparino a modellare le parole. È una prova che può essere superata facilmente.

Tra gli errori che commettiamo con i bambini plusdotati c'è quello di sgridarli per la loro calligrafia

2. Punizioni per aver dato una cattiva spiegazione

Quando assegniamo una lettura al bambino, pensiamo che, essendo plusdotato, ne farà una spiegazione straordinaria. E se non è all’altezza delle nostre aspettative, magari ci capita di punirlo con castighi inutili. Così facendo non cerchiamo la causa del suo errore e non contribuiamo neanche a correggerlo.

Una delle cause di questa difficoltà è che i bambini con un alto rendimento intellettivo hanno maggiore capacità di ragionamento che di linguaggio. Non memorizzano ciò che leggono, si limitano a capirlo.

Per questo, quando devono spiegarlo lo fanno con difficoltà, poiché non riescono a far corrispondere le parole a ciò che hanno letto in precedenza. È la cosiddetta dissincronia di linguaggio e ragionamento.

“Proteggetemi dalla sapienza che non piange, dalla filosofia che non ride e dalla grandezza che non si inchina davanti ai bambini”

3. Obbligarli ad appartenere a un gruppo in cui si sentono a disagio

I bambini plusdotati in genere cercano la compagnia degli adulti, poiché il loro quoziente intellettivo e la loro maturità possono arrivare a uguagliare quello dei grandi.

Fanno interventi pertinenti durante le conversazioni, apportano le proprie idee e in alcuni casi arrivano a risolvere i problemi con grande facilità.

Molti genitori considerano questo atteggiamento inappropriato e obbligano i bambini a stare con altri bambini della loro età. Ma, inseriti a forza in questi gruppi, i bambini superdotati si sentono isolati, si chiudono in se stessi, non provano alcun desiderio di manifestare le proprie capacità.

In alcuni casi questo atteggiamento provoca rifiuto e bullismo da parte degli altri componenti del gruppo.

4. Mancanza di interesse

I bambini superdotati sono molto curiosi. Hanno la necessità di esplorare e imparare tutto ciò che richiama la loro attenzione.

Tuttavia, ci sono genitori che non hanno tempo o voglia di aiutarli. Per questo rispondono male alle domande che vengono loro poste o lasciano da solo il bambino quando ha da fare dei compiti.

È uno dei più frequenti errori che si commettono con i bambini plusdotati, ma anche dei più gravi. I genitori dovrebbero aiutare sempre, al cento per cento i propri figli a migliorare in tutti gli ambiti.

Se il bambino fa troppe domande, è perché è spinto dal bisogno di imparare e desidera farlo. Dobbiamo rispondere gentilmente, in modo che il piccolo si nutra di conoscenza e senta il sostegno di tutta la famiglia.

Per evitare gli errori che si commettono con i bambini plusdotati, dobbiamo cominciare ad accettarli per come sono. È fondamentale non perdere la pazienza di fronte alla loro curiosità, non obbligarli a fare nulla, consigliarli e invitarli ad affrontare le sfide senza paura di fallire.

In definitiva, è prioritario dedicare del tempo ad aiutarli quando fanno i compiti ed elogiarli quando raggiungono degli obiettivi. In questo modo, avremo figli felici, che non avranno mai paura di dimostrare le proprie capacità.

 


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