Il ciclo dell'acqua e come spiegarlo ai bambini

Per i bambini l'acqua è un mistero, ma possiamo spiegargli da dove ha origine grazie alla descrizione del ciclo dell'acqua.
Il ciclo dell'acqua e come spiegarlo ai bambini
Samanta Ruiz

Scritto e verificato l'insegnante Samanta Ruiz.

Ultimo aggiornamento: 14 marzo, 2023

L’acqua è tra elementi che più scatenano la curiosità nei più piccoli. Da dove proviene? Perché il mare è così grande? Perché piove? Queste sono alcune delle domande frequenti, dalle quali partire per spiegare ai bambini, con parole semplici, cosa sia il ciclo dell’acqua.

Per capire questo concetto piuttosto astratto, il trucco è associarlo a fenomeni di vita quotidiana che i bambini conoscono. Iniziamo dando una definizione delle diverse “forme dell’acqua”.

Il ciclo dell’acqua per i bambini: gli stati dell’acqua

L’acqua è un elemento camaleontico ma costante. Il ciclo dell’acqua non è altro che il cambiamento continuo degli stati dell’acqua, il motivo per il quale la quantità di acqua sul nostro pianeta ha mantenuto per milioni di anni gli stessi livelli. In questo ciclo costante l’acqua può attraversare i diversi stati:

Il ciclo dell'acqua: disegno esplicativo.
  • Liquido: questa forma è la più comune. Proprio da qui potete dare inizio alla vostra spiegazione sul ciclo dell’acqua per i bambini. Gli esempi sono di facile comprensione e tratti dalla quotidianità, visto che vediamo e tocchiamo l’acqua allo stato liquido quando ci facciamo la doccia, quando la pioggia ci bagna o quando beviamo. Possiamo anche vederla scorrere in un fiume o al mare.
  • Solido: quando l’acqua allo stato liquido ha una temperatura inferiore a 0 °C, i modi in cui i bambini possono vedere l’acqua allo stato solido sono sotto forma di ghiaccio e neve.
  • Gassoso: in questo stato dell’acqua possiamo osservare le nuvole, la nebbia e il vapore acqueo. Quando si fa un bagno molto caldo o si mette a bollire una pentola con dell’acqua, potrebbe formarsi del vapore e depositarsi su diverse superfici.

I cambiamenti dell’acqua: da uno stato all’altro

Non appena i piccoli avranno compreso la differenza e le caratteristiche dei tre stati dell’acqua, è il momento di mostrare loro come fa l’elemento a passare da uno stato all’altro. Per questo motivo è necessario definire alcuni concetti in particolare:

  1. Quando l’acqua passa dallo stato solido a quello liquido, il processo si chiama fusione. Per esempio, se lasciate un cubetto di ghiaccio a temperatura ambiente, si scioglie lentamente e diventa acqua allo stato liquido.
  2. Se la congelate di nuovo, il passaggio da liquido a solido si chiama solidificazione.
  3. Il passaggio da stato liquido a gassoso prende il nome di evaporazione. L’acqua evapora quando si riscalda a temperature elevate e forma il vapore acqueo. In natura, l’evaporazione dell’acqua dei fiumi e dei mari forma le nuvole, che non sono altro che l’accumulo di milioni di particelle di acqua.
  4. Nella situazione opposta, quella in cui l’acqua passa dallo stato gassoso allo stato liquido, parliamo di condensazione. Questo succede quando il vapore viene a contatto con una superficie fredda, per esempio quando gli specchi del bagno si “appannano”, quando facciamo la doccia o quando l’acqua, allo stato gassoso delle nuvole, subisce un forte abbassamento della temperatura e si condensa, per riversarsi sotto forma di pioggia.

Il ciclo dell’acqua spiegato ai bambini

Una volta definiti i concetti basilari dello stato dell’acqua e scoperto come si chiamano i diversi passaggi, possiamo affrontare il tema del ciclo dell’acqua in natura . Iniziamo a parlare della vaporizzazione, ma potremmo spiegarlo partendo da qualunque punto del ciclo, perché è un ciclo costante.

L’energia del Sole è promotrice per eccellenza del ciclo dell’acqua. Il calore solare raggiunge il nostro pianeta e fa innalzare le temperature della superficie, sia della terra che dell’acqua dei fiumi, dei mari, degli oceani e dei laghi. A quel punto, l’acqua si trasforma in vapore. Persino il ghiaccio subisce l’effetto del calore e passa allo stato liquido, evaporando anch’esso. Anche gli esseri viventi contribuiscono con il sudore e la traspirazione.

Quando l’acqua si trasforma in vapore, diventa leggera, risale attraverso l’aria e forma le nuvole. Qui si accumulano agglomerati di milioni di particelle. Quando le nuvole diventano dense e si abbassa la temperatura dell’aria, l’acqua si condensa, trasformandosi in pioggia, grandine o neve.

Così, le precipitazioni restituiscono l’acqua alla terra, al mare, al fiume o alla montagna, in base alle differenze di temperatura, al vento, al rilievo, ecc. E il ciclo inizia di nuovo..

Dimentichiamo che il ciclo dell’acqua e il ciclo della vita sono un’unica cosa.

-Jaques Y. Cousteau, navigatore e ricercatore-

Illustrazione con montagne, nuvole e lago.

L’acqua è una risorsa rinnovabile?

Chiaramente l’acqua cambia stato e torna a riprendere il suo posto nel ciclo, ecco perché si dice che l’acqua sia una risorsa rinnovabile. In ogni caso, è necessario prendersene cura e sfruttarla responsabilmente, visto che la sua quantità è finita e non è così abbondante, soprattutto l’acqua potabile, che è l’acqua adatta al consumo umano.

A questo proposito, sia a casa che a scuola possiamo fare qualcosa per preservare l’acqua, mettendo in atto i seguenti accorgimenti:

  • Non lasciate aperto il rubinetto quando dovete lavare i denti.
  • Chiudete bene i rubinetti che perdono.
  • Fate una doccia veloce anziché un bagno.
  • Non giocate con l’acqua.

Spiegare il ciclo dell’acqua ai bambini è facile, visto che potete trovare molti esempi nella vita quotidiana. Inoltre, se lo fate aggiungendo il tema della salvaguardia del nostro pianeta, di sicuro manterrete viva la loro attenzione.


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