La fase dell'egocentrismo nei bambini. Pericolo!

La fase dell'egocentrismo nei bambini. Pericolo!
María Alejandra Castro Arbeláez

Scritto e verificato la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 02 marzo, 2018

L’egocentrismo nei bambini si manifesta fin da una tenera età La domanda è: come dobbiamo comportarci noi genitori in questa fase

Che cosa comporta l’egocentrismo nei bambini

Quando una persona manifesta egocentrismo significa che pensa solo a se stessa e non gliene importa niente di quello che pensano gli altri.  Ebbene, nel caso dei bambini succede qualcosa di diverso: il fatto che manifestino egocentrismo non significa necessariamente che siano egocentrici. Stanno semplicemente attraversando una fase evolutiva.

In questa fase, i bambini pretendono di essere i protagonisti poiché non hanno ancora sviluppato il cosiddetto pensiero empatico. Ogni bambino deve attraversare questa tappa, anzi è sano che lo faccia. E i genitori non devono darle più importanza del dovuto. Quello che dovrebbero fare è manifestare affetto e pazienza nei confronti del piccolo.

Tappe della fase dell’egocentrismo nei bambini

“I tre mali dell’uomo attuale sono la non comunicazione, la rivoluzione tecnologica e la sua vita incentrata sul trionfo personale” –José Saramago (1922-2010).

La frase di Saramago fa riferimento al male che può derivare dal lasciare a briglia sciolta l’egoismo degli adulti come dei bambini. Ecco perché è fondamentale sapere come agire durante la fase dell’egocentrismo nei bambini. Però prima conviene conoscere le tappe di suddetta fase. Di seguito ve le illustriamo:

Tappa della scoperta

In questa tappa il bambino impara da tutto ciò che lo circonda. Quindi, se nota un comportamento individualista, lo imiterà. Per questo è importante insegnargli a comportarsi correttamente dandogli il buon esempio.

Tappa della creazione di un legame

Si verifica quando nel bambino sorgono sentimenti di affetto e di amicizia. Secondo lo psicologo Paul Osterrieth, i bambini fino a cinque anni di età non sentono il bisogno di condividere le cose con gli altri. Non capiscono, infatti, che quando si gioca lo si fa per  raggiungere un obiettivo comune.

Tuttavia, tra i 6 e i 7 anni, il bambino comincia a capire che cos’è la cooperazione. In questo tappa inizia a condividere i suoi beni con gli altri, manifestando così il legame che lo unisce a loro.

Tappa dell’accettazione

In questa tappa il bambino dimostra di aver già imparato le giuste abilità sociali. Tali abilità o comportamenti si apprendono attraverso l’istruzione, l’imitazione, la preparazione e la pratica. È questo l’obiettivo che ogni genitore deve sforzarsi di raggiungere con i propri figli.

Quando comincia la fase dell’egocentrismo nei bambini? 

In che momento comincia la fase dell’egocentrismo nei bambini? Se lo saranno chiesto molti genitori.  Secondo diversi studi, la fase dell’egocentrismo nei bambini si manifesta a partire dai 2-3 anni di età. Accade perché ogni individuo tende a essere egocentrico  per natura. Tuttavia, un buono sviluppo dato da una buona educazione, possono far sì che questa tendenza cambi.

 

Manifestazioni di egocentrismo nei bambini

Manifestazioni di egocentrismo nei bambini

Durante la fase dell’egocentrismo, è molto comune che i bambini si lascino andare facilmente ai capricci. Questo perché, soprattutto i più piccoli, non si rendono ancora conto e trovandosi di fronte a un rifiuto, provano una grande frustrazione.

Attraverso i capricci e le urla, i calci e gli insulti, il bambino cerca di ottenere quello che vuole. È quindi necessario aiutarlo a fare sì che questi capricci non diventino la norma.

Come comportarsi durante la fase dell’egocentrismo dei bambini

I genitori devono avere un atteggiamento positivo, tenendo sempre presente che un comportamento diverso da parte dei figli è possibile se li si esorta con costanza a comportarsi bene. Per riuscirci, si possono seguire alcuni dei seguenti consigli.

Nel caso di un capriccio dovuto a un comportamento egocentrico del bambino, quello che dovete fare non è dargli quello che pretende affinché si tranquillizzi e neanche distrarlo con un’altra alternativa. L’atteggiamento ideale è mantenere la calma o spiegargli come stanno le cose. E bisogna farlo con poche parole.

Una volta passato il capriccio, si può spiegare al bambino quello che ci aspettiamo da lui la prossima volta. Inoltre, è essenziale che l’ambiente famigliare sia tranquillo e sereno.

Il ruolo svolto dall’acquisizione completa del linguaggio

La fase dell’egocentrismo nei bambini inizierà a scomparire con lo sviluppo completo del linguaggio. Ossia, intorno ai 4 anni. Il motivo è che, tramite il linguaggio, i bambini cominciano a socializzare con gli altri e a capire anche altri punti di vista. È così che sviluppano maturità e comprensione.

L'egocentrismo nei bambini diminuisce con l'acquisizione del linguaggio

No forzate, esortate

Esortare e non forzare, questo dev’essere il motto di ogni genitore al momento di insegnare ai propri figli l’importanza di condividere. Per questo, attraverso il proprio comportamento, i genitori  possono insegnare ai figli che esistono altre persone e che anche queste persone hanno delle necessità.

Risulta fondamentale, quindi, far capire al bambino che ci si può divertire condividendo le cose con gli altri. Un aspetto che può risultare interessante e che si può ottenere principalmente dando il buon esempio.

Non ricorrete all’obbligo

I genitori non devono obbligare i propri figli a condividere i giochi se non desiderano farlo. Piuttosto, bisogna insegnare loro come si devono fare le cose. Una cosa è obbligare, un’altra, ben diversa, è insegnare. Non bisogna neanche ridicolizzare il loro comportamento. Se lo si fa, aumenterà la sensazione nel bambino di  non essere compreso.

Questo sono solo alcuni modi di agire durante la fase dell’egocentrismo nei bambini. La cosa importante è insegnare con tranquillità e dando l’esempio. Un aspetto che i genitori non devono dare per scontato quando insegnano.


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