Ti insegnerò a valorizzarti, figlio mio

Ti insegnerò a valorizzarti, figlio mio
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2021

“Ti insegnerò a valorizzarti, piccolo mio. Ti insegnerò che sei degno di questo mondo, che puoi inseguire tutti i tuoi sogni perché le tue gambe sono forti e la tua mente è libera. Imparerai che puoi scalare qualsiasi vetta per arrivare a toccare le stelle con le dita. Ti insegnerò a valorizzarti restando umile, senza però dimenticarti della grandezza di quei cuori che rispettano se stessi”.

Questo messaggio, quest’idea, è qualcosa che noi in qualità di genitori, educatori, dovremmo sempre tenere a mente. In ogni caso, come ci spiega Wayne Dyer nel suo libro Le vostre zone erronee, quando una persona stima se stessa, la disapprovazione altrui non è qualcosa che ci preoccupa o spaventa. Come adulti, conosciamo molto bene questo concetto. Purtroppo non si può dire lo stesso dei bambini.

L’amor proprio è il punto di partenza per la crescita personale di quelle persone che sentono il bisogno di farsi carico della propria esistenza.

-Viktor Frankl-

Ne deriva che un’educazione di questo tipo, nella quale sono presenti spesso critiche rivolte ai bambini nel tentativo di insegnare loro “come va il mondo”, creerà un’autostima debole a corto e lungo termine. Una percezione di se stessi mancante di tanti fondamentali elementi emotivi. Quando un bambino del genere arriverà all’età adulta vivrà la sua vita continuamente soggetto a quello che gli altri penseranno di lui.

Allo stesso modo, non è facile creare una condizione di autovalutazione salutare che tutti i bambini dovrebbero cominciare ad imparare molto presto nella vita. Queste condizioni vengono a mancare soprattutto perché se mamma e papà non si valorizzano in primis trasmetteranno le loro insicurezze ai loro piccoli.

 

Mi occuperò di me stessa per trasmetterti la mia forza

Investire tempo per lavorare su se stessi, sul proprio benessere, sulla propria salute emotiva e sulla crescita personale è fondamentale. Se sei felice comunichi felicità a tutti. Se saprai trasmettere la tua felicità regalerai al mondo uomini e donne forti.

Gli obiettivi, l’impegno, sono importanti. Per questo ti proponiamo alcune idee su cui riflettere.

Ti insegnerò a valorizzarti tramite il gioco

Il gioco è una grande strategia mediante la quale iniziare a introdurre valori e applicare adeguate strategie psicologiche per i bambini.

Un metodo ludico e semplice è attraverso le bambole, che siano semplici peluche o Lego.

Si possono ricreare storie: “A scuola hanno detto a Carlo che è brutto e imbranato” “Cosa gli dirai per aiutarlo?” “E se fossi nei panni di Carlo, che penseresti? Come reagiresti? Crederesti davvero di essere brutto e imbranato solo perché lo dice un altro bambino?”

Correggere rafforzando positivamente

Saper correggere i nostri bambini è un’arte che pochi genitori possiedono. Occorre evitare di cadere in situazioni come: “Hai rotto di nuovo qualcosa, sei il bambino più cattivo del mondo”, “E’ chiaro che non sei bravo in matematica, sei stato bocciato; tuo fratello si applica molto più di te”.

Il rafforzamento positivo nel correggere si basa sul concetto di far capire al bambino cosa ha sbagliato e come potrebbe fare meglio.

Con il metodo del rafforzamento positivo non si devono fare paragoni. Bisogna saper trasmettere al bambino sicurezza in se stesso: “So che hai sbagliato, però credo in te e so che farai bene la prossima volta”.     

Evitare complimenti poco credibili o altisonanti

In molte occasioni determinate parole, frasi e aggettivi in principio positivi, non risultano utili al momento di lavorare sull’autostima.

Espressioni come “Sei il più bello”, Sei il più intelligente del mondo”,  questo modo di lodare in cui ci limitiamo a vedere il disegno del bambino e a dirgli “è molto bello” in realtà non serve.

Il rafforzamento arricchente, che favorisce l’autostima e aiuta il piccolo a valorizzare positivamente se stesso, richiede che il commento sia sincero, sensato, adeguato, e soprattutto reale.

Per questo è essenziale personalizzare: “Sei un bambino responsabile, e ti adoro per come sei. So che ti impegnerai in tutto quello che ti proporrò perché sai sforzarti, e anche se a volte sbaglierai, sarò lì per aiutarti”.

Essere oggettivi nelle valutazioni e fare in modo che siano utili: “Mi piace questo disegno però credo che questo colore ci stia meglio, che ne pensi?”

Le persone che pensano di non essere capaci di fare qualcosa, non la faranno mai, anche se hanno tutte le capacità.

-Indira Gandhi-

Ti insegnerò a valorizzarti tramite l’autonomia e la responsabilità

Per accrescere la sua autostima è indispensabile che al piccolo vengano affidate delle responsabilità e che impari man mano ad essere autonomo. In questo modo si sentirà orgoglioso dei suoi successi e delle sue capacità.

Tuttavia il grado di responsabilità sarà sempre proporzionato alle sue capacità e al modo in cui dimostra di potersi assumere con successo determinati impegni.

Questo, comunque, lo dimostrerà nel tempo. Lì dove noi saremo degli abili mediatori, dei saggi genitori che sanno come offrire ali ai nostri figli, costruendo allo stesso tempo radici forti.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Bowlby, J. (1986). Vínculos afectivos: formación, desarrollo y pérdida. Madrid: Morata.
  • Bowlby, J. (1995). Teoría del apego. Lebovici, Weil-HalpernF.
  • Garrido-Rojas, L. (2006). Apego, emoción y regulación emocional. Implicaciones para la salud. Revista latinoamericana de psicología, 38(3), 493-507. https://www.redalyc.org/pdf/805/80538304.pdf
  • Marrone, M., Diamond, N., Juri, L., & Bleichmar, H. (2001). La teoría del apego: un enfoque actual. Madrid: Psimática.
  • Moneta, M. (2003). El Apego. Aspectos clínicos y psicobiológicos de la díada madre-hijo. Santiago: Cuatro Vientos.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.